Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure

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sabato 30 maggio 2009

Seduta di ieri: manubri + calci al sacco

Ieri ho voluto sperimentare l'allenamento serale, al fine di sentire come avrebbe risposto il fisico. Non l'avevo mai fatto prima e devo dire che la cosa è fattibile ma si arriva alla fine, almeno per quanto mi riguarda, completamente vuoti di energia, lavorando in assoluta riserva.
Ho eseguito, con manubri da 5 kg, una seduta di circuito per tutte le parti, quindi senza pause tra una serie e l'altra: 1 x 20 rip + 2 x 25 rip sulla fascia addominale e lombare.
Arrivato gli ultimi esercizi per gli addominali, ha cominciato a calarmi la palpebra leggermente, saranno state le 22:30.
La seduta di trasformazione delle forza in potenza, ovvero forza veloce ripassando tutti i calci al sacco, non è stata semplice. Ho sudato pesantemente durante l'esecuzione e più di una volta ho dovuto fermarmi a bere di gola tra una serie e l'altra. Non ero lucido, soprattutto poi nella fase di posizione statica/isometrica sulle posizioni di calcio ho penato un pò..
Alla fine penso che allenarsi alla sera dalle 22:00 in poi possa andar bene per abituare l'organismo a lavorare senza più energie, ma su di me, la sensazione è stata di mancanza di lucidità muscolare ad un certo punto, trasudazione eccessiva e stanchezza finale..
Ho voluto sperimentare, ma salvo casi eccezionali, non credo che mi eserciterò più di sera..

giovedì 28 maggio 2009

Mercoledi e Oggi: cross training + corsa a ritmo medio

Riassunto degli ultimi due giorni di allenamento:
Ieri ho effettuato una seduta di cross training 15 + 15 minuti vogatore + corda a ritmo allegro. Dopo varie "prove" di saldatura sul remo rotto, grazie all'aiuto di mio papà e ad un fabbro di sua conoscenza, alla fine siamo arrivati ad una saldatura solida, almeno molto più solida rispetto a quella fatta dal primo fabbro testato. Durante la seduta sono riuscito a tirare bene con la resistenza impostata su 8 e il remo ha retto a dovere! Meno male! Se il primo fabbro mi aveva promesso che sarei potuto andare avanti altri 2 anni senza poi riuscire nemmeno a dare tre colpi, con il lavoro fatto dal secondo, una sessione sono riuscito a chiuderla.
I valori: 15 minuti, totale colpi 405, media 27.
Sono passato poi ad eseguire un grande lavoro di corda a ritmo svelto con tutte le combinazioni di salti a cadenza di musica. Sto acquisendo grande coordinazione e agilità nel lavoro di piedi e sono soddisfatto, poi la corda mi diverte ed è sempre un esercizio stimolante...ho notato che, avendo a disposizione abbastanza spazio per muovermi in avanti e indietro saltando, riesco a rendere l'esercizio ancora più aerobico di quanto non lo sia già e combinare i salti in avanzamento e in arretramento richiede ancora più coordinazione e abilità da sviluppare.
Alla fine stretching totale.
Oggi, invece sono andato a correre; su percorso misto ho eseguito una seduta al ritmo più svelto e costante che riuscissi a mantenere. Le sensazioni prima di partire erano di gambe pesanti e un pò di male ai piedi, abbastanza usuale dopo essere stato in piedi tutto il giorno.. Mi sto concentrando sul rilassamento mentre corro, in quello che io chiamo il rilassamento nello sforzo: voglio fare in modo di abituare il fisico e la muscolatura a rimanere rilassati anche nelle fasi di sforzo massimale, in modo tale da abituare l'organismo a fare di questo tipo di stimoli una consuetudine.
Ciò significa mantenere ginocchia basse, falcata armonica quasi pattinata, spalle basse e mani socchiuse in un pugno semi aperto. Credo sia importante che le spalle siano coinvolte nell'azione di corsa, nel senso che dovrebbero dare ritmo e cadenza all'azione. Su strada osservo molte persone essere quasi totalmente rigide nel busto con le spalle praticamente bloccate.
Al fine di economia della corsa, ad ogni uscita cerco di migliorarmi sotto l'aspetto mobilità, mi piace correre forte ma morbido muscolarmente.
Ho letto su qualche rivista, un pò di tempo fa, che controllando i muscoli facciali, mantenendoli morbidi sentendo la "guancia penzolante", si riesce di conseguenza a rilassare tutto il resto del corpo. Personalmente, in modo particolare durante le sedute lunghe, mi piace sentire le gambe rilassate durante l'azione, un pò come se si muovessero con volontà propria.
E poi penso che il respirare bene sia anch'essa un'arte tutta da affinare; fino a qualche anno fa, mi accorgevo, durante i momenti di corsa più tirati, che andavo quasi letteralmente in apnea accumulando lattato nei muscoli molto più di quanto faccia adesso.
Col tempo, di seduta in seduta, mi sto accorgendo di quanto una corretta azione respiratoria sia utile dal punto di vista dell'economia e del controllo sul rilassamento, ma anche per mantenere costanza sul ritmo. Ascoltare il mio respiro mentre sono in azione dà ritmo alla corsa, anche in massima spinta. Io respiro così, naso/bocca in entrata, bocca in uscita. Provate ad ascoltare il vostro respiro, quasi sicuramente scoprirete, specialemente durante le vostre prove ripetute tiratissime, che inconsapevolemente sarete in apnea e il vostro rendimento nè sarà limitato.. a quel punto provate a respirare normalmente anche se a frequenza aumentata e alla fine della prova sarete meno stanchi e recupererete prima...
Oggi ho corso 7.850 km in 30:30 minuti mantenendo un'ottima azione in scioltezza e ritmo costante. Tra poco vado a fare stretching...:)

(Articoli utili: http://www.my-personaltrainer.it/respirare-nasobocca.html, http://www.runtheplanet.com/italy/ipizzol2.asp)

martedì 26 maggio 2009

Corsa a ritmo discontinuo - Cambi di ritmo seduta di ieri

Oggi, appena dopo la lieve pioggia passeggera che è scesa verso le 19:00, ho raggiunto il percorso degli argini. Grazie alla pioggia e a un pò d'aria, la temperatura percepita non è stata di pesante afa come ieri e infatti la corsa è andata molto bene.
Ho eseguito una seduta "secca" di 5 km in 18:58, con estremi cambi di ritmo e frequenza, ho dato il massimo nei cambi di ritmo e molta enfasi nella discontinuità tra i vari scatti e riprese; mi diverto da matti a sprintare velocissimo per una distanza di 250/300 metri per poi abbassare i giri di colpo tornando alla corsa lenta o medio/lenta e poi via nuovamente di sprint!
Trovo personalmente che questo modo di allenarsi sia molto più divertente delle monotone e meccaniche ripetute con l'occhio incollato costantemente al cronometro, in più, a livello di allenamento anaerobico, se ben eseguito offre gli stessi risultati, se non migliori, perchè in questo caso, definito un percorso, non ci si ferma mai camminando per recuperare ma si procede in modo continuo semplicemente diminuendo la velocità e la falcata. L'ho provato su di me, le ripetute alla lunga mi annoiano e stancano e penso anche che limitino la propria creatività agonistica. Il fartlek è molto più efficace per abituarsi ai reali cambi di ritmo nelle gare.
Terminato il percorso ho poi eseguito degli scatti di corsa all'indietro in piano e in salita aggiungendo anche incroci di gambe per la mobilità, la coordinazione e il lavoro di piedi...
Questa seduta mi è piaciuta molto e mi ha soddisfatto, l'organismo già abbastanza sotto sforzo per il caldo, sembra rispondere bene, nelle sedute infrasettimanali, agli stimoli brevi ma intensi..continuerò a lavorare in questo senso..
Arrivato a casa, stretching per le gambe e schiena.

lunedì 25 maggio 2009

Corpo libero + sacco veloce

La seduta di oggi ha riguardato il corpo libero "secco" con successiva trasformazione della forza al sacco veloce. Ho eseguito, a corpo libero, delle serie veloci da 10 ripetizioni ciascuna ma con repentino cambio di stazioni senza pause, in modo tale da mantenere il sangue in circolo e le pulsazioni elevate, proprio come un circuito, e mi piace molto; mi piace perchè riesco a metterci più intensità e coinvolgimento quando mi alleno così e sento di spremere i muscoli a dovere..
Arrivato alla "fulcro della potenza", ovvero la fascia addominale, ho raddoppiato come sempre le serie. Ad ogni modo, se il trend di temperatura tenderà a seguire quello attuale, opterò sicuramente per sessioni di allenamento più corte e altamente qualitative, credo sia giusto così in giornate dove si suda da fermi...
Purtroppo, dopo il lungo collinare di due settimane fa è tornata a manifestarsi una vecchia infiammazione tendinea esterna all'anca sinistra; dopo aver fatto alcune ricerche ho scoperto che si tratta di trocanterite o borsite trocanterica, "un'infiammazione dei tendini che si inseriscono sul grande trocantere e della borsa sierosa che li ricopre". In pratica i tendini che circondano l'osso grande trocantere, ovvero l'osso sporgente esterno dell'anca sono infiammati (http://www.ancaeginocchio.it/anca/trocanterite.html) e mentre scrivo questo post mi sto già curando con massiccio ghiaccio applicato sulla zona. Spero che, con le dovute cure, passi presto, in modo tale che non mi dia problemi mentre corro e ancora di più mentre cammino.
La seconda fase dell'allenamento di oggi, poi ha riguardato il ripasso di pugni, principalmente cross e montanti al sacco veloce in oscillazione. Ci ho messo tanta intensità nel colpire divertendomi molto nel creare un buon gioco di gambe opposto al movimento del sacco per poi effettuare combinazioni di pugni. Questo è molto utile per sviluppare tempismo, senso della distanza e coordinazione, fattore importante: è bene, al fine di creare maggior intensità, considerare il sacco come un avversario reale in carne ed ossa, molto pericoloso nelle sue oscillazioni. Così facendo ci si abitua, con la pratica, a riportarsi molto velocemente in posizione di guardia e rimanere in continuo movimento con un gran gioco di gambe, fermatevi o distraetevi e il sacco vi colpirà in faccia di ritorno, garantito!
Ho fatto una sudata non indifferente, sono soddisfatto!
Prima di chiudere, siccome avevo ancora parecchie energie ho messo su nello stereo una bella botta di Industrial:



E olè allenamento completato! Yeah! /..\

domenica 24 maggio 2009

Essere Acqua - e oggi ce ne sarebbe stato bisogno


(direttamente da http://mb-comics.blogspot.com)

Oggi ci sarebbe stato bisogno di essere come acqua dentro le scarpette da corsa.
Per il caldo ho preferito evitare di rimanere su strada e ho optato per andare a correre in campagna su sterrato.
La seduta su strada di lungo che avevo originariamente programmato sarebbe stata molto interessante, con percorso variegato e tanti saliscendi, ma ho preferito rimandarla tra due settimane quando sarò in ferie, magari andando a correrla di mattina..
Oggi, semplicemente, ho corso a ritmo lento 8,5 km in 36 minuti. C'era fortunatamente un pò di vento a mitigare l'afa. Sono partito di casa con poca voglia di fare tanti chilometri e questa è stata la seduta ideale che il mio fisico richiedeva. Con queste temperature bisogna fare molta attenzione a non forzare, onde evitare la bollitura, in quanto, almeno per quel che mi riguarda, il fisico fa più fatica a recuperare....

venerdì 22 maggio 2009

Ultime sedute

Ieri ho eseguito una seduta di corsa al ritmo del fondo medio di 7km corsi in 23 minuti spaccati. Ho cercato di mantenere il ritmo più svelto che riuscissi a mantenere e la cadenza è sempre stata soddisfacente. Grazie ai 10 minuti di riscaldamento alla corda effettuati a casa, sono riuscito a partire già bello caldo e sciolto di spalle.
Mi piace molto questo tipo di allenamento veloce e regolare sul ritmo di corsa, quando le condizioni atmosferiche lo consentono e mi sento ancora fresco, sul finale riesco quasi sempre a dare un'ultima sferzata alla velocità di corsa. Ci sono riuscito abbastanza bene anche ieri all'altezza del cavalcavia sul finale, nonostante l'afa che si è fatta sentire.
Ho mantenuto un ritmo medio di 3:45 per tutta la durata della seduta. All'inizio la sensazione era quella di gambe un pò inchiodate, ma verso il quinto chilometro la condizione è migliorata nettamente. Al termine ho eseguito stretching dinamico da tutte le angolazioni per le gambe e in e lavori di mobilità per le spalle (articolo interessante sulla tecnica di corsa: http://nuke.runningcenterclub.to.it/Default.aspx?tabid=102).

Oggi, invece, ho portato il "remo strozzato" del vogatore di cui ho scritto nel post precedente dal fabbro....arrivo lì e con apparente semplicità il tizio afferra il "moncherino" e tra una telefonata e un tiro di sigaretta risalda il tutto sul punto di rottura, poi mi congeda dicendomi: "ecco qui adesso potrai remare per altri due anni". "Ok, quanto le devo?" chiedo io, e lui: "niente, a posto così", quindi ribatto: "Ohh grazie! Arrivederci!".
Torno a casa e tutto contento raggiungo la mia "sale macchine", apro il vogatore, reinserisco il tubo del remo all'interno del suo perno vuoto e, al completo di viti e bulloni, riporto il tutto com'era prima della rottura. Mi posiziono sul sedile scorrevole, affero le maniglie, prima botta di vogata e.........TRACK!!! Altro che remare altri due anni! Il fabbro, gratis, mi ha fatto una boiata di lavoro! E va beh, in qualche modo troverò un ricambio ;).
Successivamente, nel tardo pomeriggio, sono ritornato nella mia "palestrina" e qui ho esguito una seduta di pesi di resistenza a 30 ripetizioni per serie su tutte le parti con carico 7 kg per manubrio. Ho dato libero sfogo alla creatività riprovando alcuni esercizi che non eseguivo da tempo. Poi, al sacco veloce, al fine di trasformare la forza mi sono concentrato sul ripasso libero dei calci a a gancio alti e dei calci laterali con footwork. Il calcio laterale destro riesco a portarlo molto meno in alto rispetto al sinistro e devo migliorare la flessibilità delle anche per livellare la situazione...continuo a lavorarci su...:)

mercoledì 20 maggio 2009

Ultimi due giorni di allenamento

La seduta di corsa di ieri ha riguardato i cambi di ritmo o come chiamo io questa metodica di allenamento, ritmo discontinuo.

Su un distanza di 8km ho effettuato scatti e riprese di varia lunghezza, in media 350-500 m di scatto e poi recupero in corsa lenta o lentissima di 80-100 m, curando, anche in fase di sforzo massimale, il rilassamento generale e la fluidità di corsa, rilassamento nello sforzo, sono convinto che migliorarsi e lavorare sotto questo aspetto renda la corsa ancora più naturale...
In questi ultimi giorni sta facendo più caldo e, almeno durante la settimana, tendo a dare più importanza all'aspetto qualitativo delle mie sedute di corsa, in quanto comincio l'allenamento dopo essere stato in piedi tutto il giorno ed aver macinato già parecchi chilometri camminando, quindi credo che le sessioni più "secche" e corte siano l'ideale dato che arrivo alla sera non troppo bollito! ah ah.
Ho concluso il fartlek in 22:18, dopodichè mi sono dedicato all'aspetto mobilità di gambe e piedi eseguendo sprint di corsa all'indietro in rapida sequenza in salita. Vi do un consiglio, podisti di ogni età e "cilindrata": curate e sviluppate le potenzialità dei vostri piedi con esercizi preatletici di base come balzi e skip a ginocchia alte, corsa all'indietro per lavorare con la spinta della parte avanzata della pianta del piede, e salto con la corda. Otterrete, con costanza, impegno e dedizione, tanto valore aggiunto alla qualità della vostra corsa.
Una volta tornato a casa, poi, stretching di 40 secondi su tutte le parti.

Oggi, invece, era giornata di cross training. Raggiunta la "sala macchine", ecco il programma: 15 minuti di progressivo al vogatore a resistenza 8 + 15 minuti di progressivo alla corda. Comincio, sono al quinto minuto di voga ed ecco presentarsi qualcosa di strano e inaspettato...uno strano indurimento al remo destro, mi sporgo leggermente in fuori per controllare la siutazione e cosa scopro? Nooooo il remo si è divelto alla base, tra il perno e il punto dove il ferro curva, ovvero dove si trova la saldatura. Qui scopro quanto sottile sia il lamierino che compone il remo e la prima parte di seduta termina qui, a meno che non voglia remare dal solo lato sinistro e non mi sembra il caso. Aiutato da mio papà, stacco il remo e domani dovrò portarlo da un fabbro a farlo saldare.....;) Di 15 minuti ne riesco a remare solo 5 a causa di "problemi tecnici":



(il mio vogatore)

Che mi rimane da fare? Saltare con la corda naturalemte! Attacco a palla una mega botta di musica industrial nello stereo e via! 15 minuti di corda a gran ritmo progressivo e massima scioltezza generale...ho saltato praticamente in tutti gli stili possibili: incroci, skip alternati, skip a ginocchia alte, saltelli in avanzamento e arretramento, "a slalom" e mi sono fatto una bella sudata!
Musica ritmata e corda offrono sempre gran divertimento!
Riesco a portare a termine questa seduta nella sua interezza; saltando, fortunatamente, la corda non si è strappata! Ah ah ah!
Ora vado a fare un pò di stretching!