Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure

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domenica 8 novembre 2015

Castellazzo Half Marathon 2015

(Con i colori della Cartotecnica Piemontese: un'altra medaglia si va ad aggiungere al mio già folto medagliere di mezze maratone disputate. Ci tengo a ringraziare Hicham Dhimi dei Maratoneti Capriatesi per avermi aiutato a riprendere il passo sul finale, in un momento di difficoltà. Questo ragazzo è sempre molto generoso e disponibile ad aiutare gli altri.)


(Il Team Quality e la soddisfazione di Claudia alla sua prima mezza)



Ultima gara stagionale per me, questa Castellazzo Half Marathon, corsa l'ultima volta esattamente dieci anni fa. Dopo numerose mezze maratone disputate in Europa, oggi, sono tornato a cimentarmi sulla distanza a due passi da casa, in assoluta comodità.
Ho partecipato principalmente per testarmi su alcuni accorgimenti e studi sulla tecnica di corsa che sto sperimentato ed affinando negli ultimi mesi e non per un chissà che tipo di attrattiva questo percorso potesse presentarmi. 21 km quasi del tutto piatti su strade provinciali, dove le uniche cose che contano sono il fare ritmo e rimanere concentrati in sè stessi quando ci si trova a percorrere i lunghissimi rettilinei.
L'impostazione di gara avrebbe riguardato un progressivo o Negative Split suddiviso in 7+7+7 km, ma oggi l'interpretazione non mi è riuscita proprio alla perfezione e credo di essere partito con un pò troppo brio, nonostante il ritmo iniziale, abbondantemente sotto i 4', riuscissi a gestirlo piuttosto bene.
All'altezza del quattordicesimo chilometro ho cominciato ad accusare un pò di disagio sui polpacci, tale da costringermi ad abbassare lievemente il ritmo, ma purtroppo in maniera consistente.
In pratica la condotta nei primi 7 km sarebbe stata meglio protrarla nei 7 km centrali di gara con una progressione meno brusca.
Fortunatamente, tra il diciassettesimo e il diciottesimo chilometro, sono stato in grado di riacquisire abbastanza lucidità per tornare in carreggiata con un'azione di recupero che mi ha permesso, nonostante tutto, di chiudere in 1h:26':48'', che in proiezione e senza quel disagio fisico al quattordicesimo chilometro, avrebbe potuto anche essere, agevolmente sull'1h:22', ma va bene lo stesso!
La cosa che non mi ha lasciato soddisfatto da questa mezza, è che non sono riuscito a rimanere concentrato sullo sforzo e chiuso in me stesso, "impassibile" agli eventi esterni, come faccio di solito, sempre e solo focalizzato sul mio passo. In alcuni frangenti mi è venuto quasi naturale seguire certi "trenini" di ritmo e "tatticamente" non è stata la scelta più azzeccata. 
Per contro, però, posso ben dire di essere tornato ai miei ritmi sulla mezza, e anche meglio, considerata l'ultima disputata a marzo in quel di Madrid, ancora da semi infortunato (borsite calcaneare sinistra dovuta a circuito fit-camp un pò improvvisato nell'estate 2014), chiusa ben oltre l'ora e trenta.

Parlando dell'evento dal punto di vista organizzativo, nulla da dire, ottimo lavoro da parte degli amici della Cartotecnica Piemontese in ogni singolo aspetto, grazie alla minuziosa regia di Damiano Guida.
Degna di nota la prestazione della mia amica e compagna di allenamento Claudia Marchisa, qui sopra con me in foto, terza donna assoluta che è riuscita a terminare la sua prima mezza maratona in 1h:29':03", davvero brava! Gli ultimi allenamenti fatti ci hanno ripagato alla grande!

Da domani sarà on-line la mia galleria fotografica completa; per ulteriori approfondimenti e classifiche, vi rimando al blog di FAUSTO DEANDREA

A presto!



mercoledì 4 novembre 2015

Aerobica Supplementare

(Gli allenamenti aerobici a ritmi blandi possono essere svolti anche ogni giorno come recupero e rigenerazione, proprio come insegnava l'illustre coach neozelandese Arthur Lydiard, inventore del jogging tra gli anni '60 e '70. Inoltre, su un buona capacità aerobica di base, si costruiscono tutte le altre qualità)


Rapido aggiornamento sulla seduta di oggi; come ben denota il titolo, ho eseguito una seduta aerobica molto tranquilla, al remoergometro, della durata di 20'. L'obiettivo è stato mantenere caldo il motore ma a bassi giri, in vista della mezza maratona di domenica.
Focus della sessione: il rilassamento muscolare totale e la respirazione di solo naso. Un trucco per sapere se vi state allenando sempre in zona aerobica? La tenuta della respirazione di solo naso appunto, per tutta la durata dell'allenamento, senza aver bisogno di aprire la bocca per extra ossigeno. Non facile, ma si migliora molto la capacità polmonare. Provate! :)





lunedì 2 novembre 2015

Rilassamento Funzionale






 


(Estratto dal libro ChiMarathon di Danny & Katherine Dreyer dal titolo "Functional Relaxation; Traduzione e adattamento in italiano: Matt J. Baner)

Quello che consideriamo come obiettivo finale della fase di condizionamento è l'andare oltre il bisogno di compiere uno sforzo e imparare il rilassamento funzionale in cui potrete sperimentare la forte sensazione di essere davvero rilassati nei vostri movimenti e sentirete quanto ciò possa beneficiare la vostra corsa. Non potete essere completamente rilassati se prima non trovate il corretto allineamento posturale.
Facendo nuovamente riferimento alla metafora del suonare un brano musicale al piano, la fase della tecnica avviene quando imparate a leggere la musica e a trovare le note sulla tastiera. Potete paragonare questo all'allineamento posturale; state gettando le basi. Avete imparato a seguire la melodia e ad aggiungere qualche accordo basilare. La fase di condizionamento accade quando, dopo settimane di pratica, non avete più necessità di leggere la musica e le vostre mani sanno esattamente come muoversi. Mentre vi sentite più a vostro agio con il pezzo, la vostra mente, le vostre mani e le dita possono rilassarsi e avrete modo di aggiungere sfumature ed emozioni alla vostra musica, che diventerà più arte che forma.
Katherine ed Io assistemmo ad un concerto di pianoforte del prodigio cinese Lang Lang mentre eseguiva Rachmaninoff nella bellissima Davies Symphony Hall di San Francisco. Non ho mai visto nessuno suonare il piano con una tale venerazione e amore; non ho nemmeno mai sentito la musica penetrarmi nel cuore nel modo in cui fece la sua. La platea presente era completamente affascinata dallo spettacolo.
Durante l'intervallo si potevano sentire persone esclamare il loro piacere con parole come "direttamente dal paradiso", "angelico", "squisito", "mai sentito niente di simile prima". Eravamo tutti legati da questa esperienza condivisa, guardandoci a vicenda e realizzando quanto fossimo fortunati nel poter assistere a questa performance.
Mi piacerebbe essere a questo livello con la mia pratica della corsa; e certe volte, quando ogni cosa è al posto giusto, sento di poter accedere a quella dimensione in cui la mia corsa non riguarda la tecnica, ma semplicemente il muoversi attraverso lo spazio. Questo non accade in ogni mia uscita di corsa, ma so che il potenziale è lì, e lavoro sempre per raggiungerlo, spesso soltanto focalizzandomi su uno o due aspetti della forma. Quando riesco a toccare quel "punto di beatitudine", quando la mia corsa è libera e facile, mi sento realizzato nella vita e il mio spirito vola. Ecco perchè amo così tanto correre.

sabato 31 ottobre 2015

Nordic Ski Walking: recensione dei bastoni Leki Spin Titanium

(Estrema versatilità: con questi bastoni si può fare tutto, persino correre!)


(Lacciolo funzionale e altamente performante anche in tecnica Ski Bounding, rapidissimo da sganciare dal bastone)


(I gommini vengono dati in dotazione, e nei negozi specializzati sono reperibili i ricambi a prezzi assurdi. Per il sottoscritto si tratta di un accessorio assolutamente superfluo in quanto si consuma molto rapidamente e porta i praticanti a trascinarsi dietro i bastoni, anzichè esprimersi in spinte potenti. Consiglio vivamente, e fin da subito, di imparare e perfezionare la vostra tecnica nordica preferita senza utilizzarli, nemmeno su asfalto. Così facendo dovrete concentrarvi molto di più sulla corretta tecnica di braccia)









Riporto qui sul mio blog l'approfondita recensione di http://bastoncininordicwalking.it/ del modello Leki Bastoncini da Nordic Walking Spin, che utilizzo in diverse applicazioni di marcia nordica, partendo dal Nordic Walking fino ad arrivare ai più vigorosi Ski Walking e Ski Bounding. Ottimo compromesso tra prezzo, versatilità, leggerezza e solidità. E' possibile visionare ulteriori recensioni su Amazon.it Caldamente consigliati! Buona lettura!


"Ho usato questi Leki Bastoncini da Nordic Walking Spin telescopici  per circa 20 ore di cammino per un paio di mesi complessivi. Essendo un principiante di nordic walking ho usato i bastoni per sessioni di allenamento di 30-40 minuti di durata, prevalentemente su asfalto, superfici dure ma anche su prati e colline, utilizzando questo modello al posto dei classici bastoncini da trekking.
Fino ad ora, devo dire che mi hanno soddisfatto veramente molto. Durante le svariate ore di camminata non ho notato nessun affaticamento particolare sulle braccia, in questo caso i bastoncini hanno fatto il loro dovere, le vibrazioni del terreno sono state assorbite ottimamente. Un singolo bastoncino può reggere fino a 140 Kg di peso, fattore che fa rientrare questo modello nei top di categoria.
Mi ha colpito molto la stabilità di questa coppia di bastoni su tutte le superfici su cui le ho provate e sono contento di dire che gli ammortizzatori in gomma non mostrano alcun segno di usura importante.La lunghezza di questi poli può essere regolata inoltre molto facilmente.
Questo modello è realizzato in alluminio, esistono però bastoni più leggeri in fibra di carbonio, ma questo modello non è più pesante delle altre tipologie di bastoni, anche da trekking, che ho avuto la fortuna e l’occasione di provare.
Nel complesso i Leki Bastoncini da Nordic Walking Spin, sono un gran modello di bastoncini per il nordic walking, vengono inoltre venduti con garanzia a vita di casa Leki sulla rottura dei bastoncini.
Per il loro design e caratteristiche ricordano molto i Leki Supreme, ma si differenziano da questi ultimi per la presenza della cinghia trigger standard.
Sono costruiti in alluminio 7075 sottoposto a trattamento termico, sono regolabili da 100 fino a 135 cm e consentono di personalizzare rapidamente e facilmente la lunghezza dei bastoncini, la lunghezza minima è quindi 100 centimetri, la lunghezza massima è 135 centimetri. Il bloccaggio Super Lock System garantisce ampi margini di sicurezza e grande tenuta del bloccaggio su molte tipologie di terreno e con ogni tecnica di utilizzo da parte del nordic walker.
Per quanto riguarda invece i lacci per i polsi, il modello Leki Spin prevede il sistema Trigger Strap, regolabile, con supporto per il polso in materiale traspirante, modificabile con sistema click-in / click-out. Non ci sarà quindi bisogno di sganciare i lacci per prendere un sorso d’acqua o maneggiare altri oggeti, il sistema Trigger Strap.







L’impugnatura è un modello molto ergonomico in plastica, il design è curato e la combinazione di colore bianco/nero è veramente molto bella.

Ecco alcune specifiche tecniche dei Leki Bastoncini da Nordic Walking Spin:

- Diametro 16/14 centimetri

- Peso: 216gr
- Lunghezza : 100-135cm
- Sistema Trigger e Trigger Strap
- Bloccaggio Super Lock System
- M.C. Alluminio 7075
- Power Grip Pad
- Bande catarifrangenti
- Interchangeable Nordic Basket System

Il puntale è in metallo duro con gomma Powergrip Pad, abbiamo utilizzato la gomma sul puntale per camminare anche sul marciapiede ed ha fornito sorprendentemente un’ottimo sistema di ammortizzazione con effetto push-off. Leki mette a disposizione inoltre per questo modello una grandevarietà di punte intercambiabili per le diverse esigenze di ogni nordi walker, come le punte a fiocco di neve.

I Leki Bastoncini da Nordic Walking Spin possono essere facilmente puliti con un panno umido, sono abbastanza difficili da scalfire e vengono fornite con bande laterali catarifrangenti.
Cosa ci è piaciuto :

- Corpo leggero e la lunghezza facilmente regolabile.

- Impugnature confortevoli con cinghie a rilascio rapido per un facile accesso a bottiglia d’acqua,   telefono, e altri oggetti personali.
- Lo stress sugli arti superiori è veramente impercettibile durante la camminata".


Per acquistare subito questi bastoni, clicca sul pulsante qua sotto.

giovedì 29 ottobre 2015

Allenamenti settimanali

(In azione su uno strappo in salita a Capriata domenica scorsa. Foto dalla galleria di Fausto Deandrea)



Dopo la gara di Capriata, tre sono state le uscite di allenamento svolte fino a stasera. Le prime due orientate più che altro sulla rigenerazione fino ad arrivare a quella di oggi, in cui ho lievemente aumentato l'intensità.

Lunedi: Riposo

Martedi: Uscita di rigenerazione a passo libero suddivisa in due frazioni: 25' di Nordic Ski Walking + 25' di Corsa svelta e molto sciolta. Esercizi isometrici e stretching a completare la seduta.

Mercoledi: Seduta aerobica alternativa di Rowathlon, ritmi davvero blandi in cui mi sono prevalentemente concentrato sul rilassamento muscolare e la respirazione profonda, principalmente eseguita di "solo naso". Tre frazioni di 7' ciascuna, Remoergometro / Bike / Salto con la corda. Stretching generale a completare la sessione.

Giovedi: Uscita di Fartlek con variazioni 1' sprint / 1' recupero a ripetizione. Seduta libera, non tenendo conto del chilometraggio ma del minutaggio. Mi sono focalizzato molto sulla cura dei tre cardini della mia tecnica di corsa: Allineamento Posturale - Rilassamento Muscolare - Inclinazione Ottimale. Seduta in cui ho "giocato" con soddisfazione ad accentuare o meno l'inclinazione del corpo come vero e proprio "pedale del gas" durante le variazioni, così come la scuola ChiRunning insegna. Sono rimasto in azione per circa 32 minuti belli intensi. Rientrato in sala macchine, ho concluso con ancora qualche minuto di step, alternando i piedi e richiamando la tecnica di corsa in salita e, infine, esercizi addominali come mia consuetudine.
Tra poco, prima di andare a letto, mi dedicherò ad un pò di stretching.

A presto!