Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure

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giovedì 23 giugno 2016

Bollito al Quartiere G3


(Passaggio della gara "Cittadella Sotto La Luna" di giovedi scorso immortalato dall'obiettivo di BioCorrendo)



Ciao a tutti!

Rapido aggiornamento su quella che è stata la mia gara ieri in quel di Novi Ligure, nella fattispecie al Quartiere G3, punto di ritrovo anche per la famigerata "Colli Novesi", organizzata sempre dalla mia squadra, l'Atletica Novese... si giocava in casa quindi.
Non sono fresco fisicamente, questo è sicuro; La Bestieta di Camagna ha richiesto un lunedi di recupero attivo e martedi di scarico con un'oretta di marcia ski walking, ma ad ogni modo la leggerezza di gambe è tutt'altra cosa. 
Difficilmente in settimana corro di mercoledi, giorno normalmente dedicato ad attività aerobiche MultiSport supplementari inserito in mezzo a due giorni di corsa, ma questa era una circostanza particolare a cui tenevo essere presente. 
Affronto la prova alla stregua di un allenamento di corto veloce partendo piuttosto di impeto alla media di 3':35" a km, ritmo che però si trasforma, inesorabilmente, in un medio da 3':48" di km in km andando sempre più in acidosi. Questo mi fa capire ancora una volta quanto sia importante recuperare bene. Tra il quarto e il quinto km sono già belle cotto a puntino, in tutti sensi e perdo ritmo e potenza.

Bello il tracciato, prevalentemente in sterrato e mai monotono che mi piacerebbe rifare con un pò più di freschezza addosso. Termino questi 6 km in 22':50" ben al di sotto delle mie capacità, ma con le gambe che avevo ieri direi che va più che bene.
Da ieri ha cominciato a presentarsi il tipo di clima che io trovo assolutamente sfavorevole all'attività fisica, ovvero il caldo umido che trasforma lo sport all'aperto in un "calvario" sotto molti punti di vista. La sensazione di correre dentro ad un forno è assolutamente da scongiurare, almeno per quanto mi riguarda.

Per ora è tutto.. a presto!!


domenica 19 giugno 2016

La Bestieta di Camagna

A Camagna, stamattina, è stata l'occasione per rifarmi dalla 4 Colli del 2 giugno scorso, gara disputata sempre con partenza dal paese monferrino, ma di certo terminata non in modo brillante per diverse ragioni che ho già spiegato in un precedente post. Oggi il discorso è stato diverso e sono riuscito ad affrontare la gara come si doveva e ben focalizzato.
Non c'è stato bisogno di molto studio altimetrico del tracciato in quanto avevo già corso la Bestieta l'anno scorso e me la ricordavo ancora bene. In breve, su questo tipo di percorso, bisogna essere bravi a distribuire bene le energie per 7,5 km di normalissimo collinare con saliscendi corribilissimi, con parecchia discesa su cui rifiatare mi verrebbe da aggiungere.
La vera difficoltà sopraggiunge dal settimo km appunto, momento in cui si svolta a sinistra riuscendo già a scorgere la zona di arrivo con l'originale campanile che contraddistingue il paese a distanza, e, su sterrato, ci si avvia verso 3 km abbondanti di salita impegnativa, chiave di volta della gara a tutti gli effetti.

In questo frangente, arrivando lanciati dal precedente tratto di discesa, bisognava essere bravi a cambiare assetto di corsa e "marcia" repentinamente, in quanto, al suo culmine, la salita sarebbe risultata piuttosto erta e per lo più su sterrato. E' infatti a poche centinaia di metri dal rientro in paese su asfalto che inizio ad accusare una piccola crisi lattacida, l'unica avuta in una gara lineare, ritrovandomi per qualche istante pericolosamente in zona anaerobica totale. 
Fortunatamente, Ilaria (Bergaglio) che stava sopraggiungendo da dietro, incitandomi a riprendere ritmo, in pochi metri di affiancamento è riuscita a darmi quell'input sufficiente a consentirmi di rientrare sul mio "binario" e andare a concludere di nuovo in modo brillante. Ringrazio Ilaria: sono piccoli gesti che nelle gare, in momenti di difficoltà, fanno la differenza. (Nota: Ilaria ha poi concluso la gara prima tra le donne e nona assoluta).

E' stata una bella mattinata tra amici e una bella gara, organizzata davvero bene e con molta cura. Il clima è stato favorevole, almeno per quanto mi riguarda. Termino la mia prova in ottava posizione assoluta col tempo di 42':20" limando più di 4' dal tempo della scorsa edizione, e primo nella mia categoria. Team Quality presente, oltre che con il sottoscritto, anche con Claudia Marchisa, oggi seconda tra le donne e Alessandro Schiara, per l'occasione in veste anche lui di fotoreporter.
Complimenti al vincitore Diego Picollo; oggi siamo riusciti a vederlo diciamo fino al secondo km, poi è scomparso alla vista volatilizzandosi. Una qualità atletica e una costanza di risultati davvero ammirevoli. Bravo Diego!

BIO CORRENDO, oggi presente sul posto, è sempre il blog di riferimento per un punto di vista generale sulle gare, per le classifiche aggiornate e le gallerie fotografiche, quindi vi invito a fargli visita!

Per il momento vi lascio alla mia galleria fotografica! A presto!





















































sabato 18 giugno 2016

Allenarsi e non affaticarsi

("Training and not straining" - Arthur Lydiard)


Tratto dal libro "Running to the top" di coach Arthur Lydiard. Traduzione e adattamento in italiano di Matt J. Baner.

Se volete svolgere un sacco di allenamento o esercizio per migliorare la vostra condizione fisica senza sviluppare prodotto di scarto, lo sforzo deve essere aerobico. Quando respiriamo, l'energia chimica dei carboidrati e altre molecole viene trasformata in un tipo di energia biologicamente utile mentre queste molecole alimentari subiscono ossidazione. Le cellule metabolizzano molecole come il glucosio attraverso una serie di reazioni enzimatiche e l'energia presente nei legami chimici delle molecole alimentari viene trasformata e conservata come energia dell'ATP.


L'ATP è la fonte di energia utilizzata dalle cellule per trasmettere impulsi nervosi, per generare contrazioni muscolari e tutta una miriade di altre funzioni vitali. La sua importanza nell'atleta, quindi, è suprema.

In condizioni aerobiche, una molecola di glucosio produce trentotto molecole di ATP, ma, quando vi allenate in modo anaerobico, una molecola ne produrrà solo due. Quindi risulta diciannove volte più economico correre in maniera aerobica.

La gente chiede costantemente dove sia la soglia aerobica. Bene, sapete quando la state oltrepassando? E' facile, se correte ve ne accorgete quando cominciate ad avvertire disagio, sapete che vi state spingendo oltre i vostri limiti e quando questo accade, state correndo in modo anaerobico. Il vostro corpo non riceve abbastanza energia dall'ossigeno che gli state fornendo e quindi attinge dalle riserve.


Non c'è nessuno scatto improvviso dell'"interruttore" nel passaggio da aerobico ad anaerobico.
Naturalmente, più duramente lavorate una volta entrati in fase anaerobica, maggiore sarà il debito di ossigeno che creerete in quanto maggiore è la deplezione di ogni riserva energetica accumulata.

Quello che succede mentre vi allenate in fase aerobica è che applicate una pressione costante al cuore che pomperà a ritmo regolare, aumentando la quantità di sangue ossigenato, innalzando sempre più la vostra massima capacità aerobica, spostando la soglia più in alto cosicché possiate mantenere un carico di lavoro crescente senza andare in debito di ossigeno. E' meglio andare un pò più piano che troppo forte al fine di far funzionare questo "meccanismo progressivo" a vostro favore. Dovete, almeno inizialmente, tenervi fuori da quello stato anaerobico.