Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure

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martedì 17 dicembre 2019

ATLETICA NOVESE: Campione di Società 2019

Campione di Società con Ilaria Bergaglio
Eccomi con qualche giorno di ritardo ad aggiornarvi sul Diploma di benemerenza con medaglia d'oro che mi è stato conferito sabato 14 gennaio, al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, in occasione delle premiazioni di fine anno di Atletica Novese.

In questa stupefacente annata, tra i molti successi ottenuti da atleta e i continui attestati di stima come allenatore - che ricevo quotidianamente e di cui sono infinitamente grato, va ad aggiungersi anche la prima posizione conquistata nel 14° Concorso Sociale Maschile.

Gruppo di lavoro Esordienti
Con me, nella foto a corredo di questo articolo, la Campionessa di Società e amica Ilaria Bergaglio - in questa occasione premiata anche come Campionessa Nazionale di Gran Fondo UISP nella categoria SF35, dopo l'Ultra Maratona del Gran Sasso.

Premiati anche i più piccini, ovvero gli esordienti della squadra che hanno totalizzato il maggior numero di presenze durante l'anno, parecchi dei quali appartenenti al mio gruppo di lavoro.

Ora avanti così a gonfie vele verso altri traguardi! :D

A bombazza! 💣






venerdì 13 dicembre 2019

ALLENARSI a VUOTO: L'allenamento a digiuno della mattina. Perch'è si fa? [Fisiologia dello Sport]

Correre a digiuno la mattina è utile al fine di utilizzare al meglio il sistema energetico degli acidi grassi e migliorare la potenza lipidica? Nel nuovo VIDEO vi spiego il mio punto di vista dandovi anche qualche consiglio sul tema "Allenarsi a Vuoto", basandosi sulla fisiologia dello sport e capendo cosa si va a cercare da ogni allenamento.



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**Mattia Bianucci - Personal Trainer ONLINE**- Alessandria e Novi Ligure

lunedì 9 dicembre 2019

Cicli di Allenamento: PERIODIZZAZIONE o NON PERIODIZZAZIONE?


Meglio un ciclo di allenamento PERIODIZZATO o NON PERIODIZZATO? E' da questa domanda che prende vita il PODCAST#15 :D

I cicli di allenamento devono essere sapientemente adattati, cuciti e progettati sulle esigenze individuali di ogni singolo atleta, basandosi, nel caso di agonisti, sulla rotazione annuale delle gare in calendario e da qui, muoversi di conseguenza per ritrovarsi nella giusta condizione atletica quando conta!

 Dove trovate tutto questo? Solo su The Original #MyOwnWorkoutTV 💣



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**Mattia Bianucci - Personal Trainer ONLINE**- Alessandria e Novi Ligure

domenica 1 dicembre 2019

Come evitare l'USURA fisica e MENTALE in allenamento (Running & Multisport)

Nel nuovo video rispondo ad una domanda che mi è stata posta di recente: "Come si evita l'usura fisica e mentale data da una routine continuativa di allenamento?" Questo discorso può interessare una moltitudine di sport, non solo la corsa.

Ecco allora che il termini VARIETA' e SPERIMENTAZIONE rappresentano la chiave per mantenersi sempre il più possibile freschi e motivati nell'affrontare gli allenamenti! E spesso i due concetti si sintetizzano in due parole: MultiSport Training.



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**Mattia Bianucci - Personal Trainer ONLINE e Istruttore di Corsa Naturale **- Alessandria e Novi Ligure

lunedì 25 novembre 2019

i benefici nel velocizzare i ritmi di corsa durante il RECUPERO TRA RIPETUTE e allenamento intervallato


La maggior parte dei runners e degli allenatori tende a concentrarsi esclusivamente sulle porzioni veloci di un allenamento ad intervalli o ripetute, ponendo poca enfasi e importanza al periodo di recupero tra ripetute stesse. In altre parole, i dettami degli allenamenti intervallati indicheranno spesso la precisa durata e l'intensità (o passo) per le ripetute veloci (ad esempio “8 X 400m a ritmo gara sui 5 km) ma raramente la durata o la distanza degli intervalli di recupero (ad esempio “1 minuto di recupero” o “200m jog”).

L'autore durante un
riscaldamento
Da ciò ne consegue che gli intervalli di recupero siano spesso sottovalutati – un periodo di pausa durante il quale, per molti, l'intensità è irrilevante. Ma ad ogni modo, riconcendrandosi sulla porzione di recupero degli allenamenti intervallati, i runners posso ottenere una gamma più ampia di benefici; in particolare, quando l'intensità del periodo di recupero viene considerata in aggiunta alla durata, possiamo drasticamente alterare gli effetti allenanti di una sessione.

Quando si considera un programma di allenamento, il più delle volte la gente è concentrata esclusivamente sulla velocità e sulla durata della ripetuta, mentre la porzione di recupero viene pressoché trascurata; questo tuttavia è un errore, in quanto il modo con cui gestite la fase di recupero può dettare in maniera netta il feeling o la buona resa della ripetuta (nel segmento veloce successivo). Potrete così gestire lo “stress” e la risposta a tale stress, andando appunto a “manipolare” nient'altro che la fase di recupero.

La chiave nel rivalutare le fasi di recupero attivo sta nel visualizzarle ed interpretarle non come un periodo di riposo, ma piuttosto come un “galleggiamento” o, se preferite, una “fluttuazione” - ad un passo aerobico di qualità che sia un pochino più lento di un tipico ritmo “medio” ma certamente più veloce di un ritmo da “jogging”. Gli allenamenti con rapidi intervalli di recupero offrono un'ampia gamma di benefici per i podisti di tutte le distanze, dai novizi agli elite, dai mezzofondisti agli ultramaratoneti.
Quanto veloce dovrebbe essere corsa una prova ripetuta o un intervallo? Alla miglior velocità che siate in grado di mantenere mentre contemporaneamente riuscite anche gestire la fase di recupero ad un buon passo brillante e svelto e non un semplice jogging (o peggio ancora camminando). Così facendo possiamo imparare presto come gestirci al meglio nella fase di sforzo intenso e allo stesso tempo essere in grado di recuperare ad un buon passo aerobico di qualità.

Per dirla in termini semplici, durante le fasi di recupero non si spinge troppo forte, ma è sufficiente correre ad un buon ritmo svelto e brillante, poco più lento di un passo maratona (es. per un maratoneta che viaggi alla media di 4':15'', nelle ripetute sui 1000 potrebbe verosimilmente tenere un passo di 3':45-50''/km con una porzione di recupero attivo [diciamo di 3 minuti] sia al ritmo gara di riferimento, che 5 o 6'' più lento), questo è il ritmo giusto (o livello di sforzo) da ricercare nel recupero.

Il concetto di recupero in “galleggiamento” o “fluttuazione” non è nuovo, ma è sotto-utilizzato in larga scala da molti allenatori e atleti. Coach di caratura internazionale, negli anni, hanno attuato alcune variazioni sul tema per un certo periodo di tempo.
Un “pioniere” del recupero attivo in galleggiamento è il Coach australiano della University of Queensland, Pat Clohessy, che collaborò per anni con l'ex detentore del record mondiale di maratona, Rob “Deek” de Castella. Clohessy utilizzava a cadenza regolare una sessione di 8 X 400m con 200m di recupero in “galleggiamento” nella preparazione di Deek, di altri atleti e durante la formazione degli allenatori. In questa sessione, in inglese definita “Aussie Quarters”, de Castella correva i “galleggiamenti” abbastanza velocemente da riuscire a completare 3 miglia in circa 14 minuti, arrivando quasi a sfiorare la sua soglia anaerobica.

Steve Moneghetti
Sulla stessa falsariga, il grande Australiano Steve Moneghetti – un maratoneta da 2h:08' e medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali – co-creò una sessione di allenamento ora conosciuta come “Mona” Fartlek. Tale allenamento consiste in ripetute veloci da 2 X 90''- 4 X 60'' – 4 X 30'' – 4 X 15'', tutte con egual recupero, appunto in “galleggiamento”. Il passo di Moneghetti variava di circa 30 secondi a miglio tra segmenti veloci e segmenti in “fluttuazione”. “Ero solito cavalcare la mia soglia anaerobica (appena al di sopra nei segmenti veloci e appena al di sotto nei “galleggiamenti”), che è un allenamento ideale proprio per innalzare la soglia – spiega Moneghetti”.

Anche Renato Canova, allenatore di fama mondiale specializzato in maratona è un promotore dei recuperi “svelti”. Un lavoro come 3 X 3-5 miglia a passo maratona è altamente gara-specifico a causa del volume di corsa a ritmo gara, ma Canova ne migliora sensibilmente i benefici, prescrivendo un segmento di recupero attivo “svelto” da un miglio ad un ritmo di 15-30 secondi più lento del passo maratona.

E QUINDI?

Rapidi intervalli di recupero aiutano i podisti ad imparare a gestire meglio i “sottoprodotti” della fatica (Lactate Shuttle). Con un breve recupero in “galleggiamento” dovete essere in grado di gestirvi al meglio gli stati di fatica, correndo ancora ad un buon ritmo aerobico - e questo è di estremo beneficio per chi voglia concentrarsi su distanze tra i 5 e 10 km.
Lo scopo è quello di insegnare al corpo a smaltire attivamente il lattato ematico prodotto mentre si corre e ciò e possibile farlo... solo correndo! E NON STANDO FERMI IN PIEDI O CAMMINANDO per tot minuti, in quanto fisiologicamente è inutile.

“Mescolare” assieme differenti ritmi di lavoro in una singola sessione di allenamento ci consente di targettizzare differenti capacità. Citando gli “Aussie Quarters” di Pat Clohessy come esempio, possiamo notare come essi svolgano un ruolo di “mantenimento aerobico”, dato che l'allenamento sfiora un ritmo di soglia anaerobica – così com'è altresì vero che siano più specifici per eventi di mezzofondo a causa del passo più elevato con cui vengono interpretati e il ritmo irregolare e discontinuo. In altre parole, i 400m possono essere più specifici per distanze come i 10km e le gare più brevi rispetto alle corse in accelerazione (o progressivi), tuttavia offrono molti benefici aerobici simili. E' un ottimo modo per fare pratica con lievi cambi di ritmo in corsa, una grande dote da acquisire in proiezione gara.

Segmenti di rapido recupero durante l'allenamento intervallato permettono al podista di rimanere sempre in controllo dell'intensità generale di esercizio, andando ad evitare di spingere troppo forte nei segmenti veloci, in quanto “alta intensità” significa anche “alti rischi” (di infortunarsi e bruciarsi). Per i novizi che stanno ancora sviluppando la loro sensibilità ai ritmi di allenamento, questa tipologia di lavoro è molto importante, in quanto ci consente di migliorare progressivamente la nostra capacità di gestire ritmi via via più intensi e la qualità generale delle nostre corse in modo più sicuro.

Imparare a recuperare ad un passo più svelto può essere vitale per superare le fasi di crisi a proprio vantaggio durante una maratona o ultra-maratona; sviluppando infatti la capacità di sentirci bene correndo 15-20 secondi più lentamente del ritmo maratona nel bel mezzo di una sessione di allenamento, avremo una potente “arma” da utilizzare poi quando saremo in gara. Costruire questa abilità può fare la differenza (sia dal punto di vista psicologico che fisiologico) tra il gestirsi bene e finire forte, o ritrovarsi ad un certo punto a trascinarsi correndo dei “positive splits” piuttosto che dei “negative splits” (progressione sul finale).

E per concludere, lavori di ripetute con recuperi rapidi sono facilmente personalizzabili ad una vasta gamma di tipologie di fondo e ambiente – sia che ci si alleni a sensazione o a medie predefinite; queste sessioni possono essere svolte indifferentemente in pista, su strada o tracciati campestri.




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**Mattia Bianucci - Personal Trainer ONLINE**- Alessandria e Novi Ligure

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mercoledì 20 novembre 2019

Allenamento con i PESI per la CORSA


Nel PODCAST #14 - Le differenti combinazioni di pesi e ripetizioni agevolano diversi tipi di benefici. Questo è possibile osservarlo chiaramente prendendo in considerazione tre programmi di allenamento con i pesi che vedremo assieme..

In definitiva, l'allenamento coi pesi può essere orientato alla pura costruzione della forza, come nel caso della ginnastica isometrica, oppure alla mera costruzione di forza e resistenza. Ma come fare per trovare il proprio equilibrio ottimale?

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martedì 12 novembre 2019

Come PREVENIRE gli INFORTUNI nel Running (Tecnica di Corsa & MultiSport)

Agire sul miglioramento della Tecnica di Corsa, sull'allineamento posturale e sull'appoggio dei piedi ancora prima di cominciare un programma di allenamento - oltre a consentire all'atleta di raggiungere migliori performance con un livello di sforzo molto più "economico", può anche essere la chiave per evitare numerosi infortuni tipici, strettamente correlati alla Corsa e ad una tecnica scorretta.

La maggior parte degli infortuni nel Running coinvolge la zona dal ginocchio in giù.. per quale ragione? in questo video/presentazione vi illustro come lavoro io a questo proposito, su cosa metto maggior enfasi in un programma di allenamento e come dicipline quali il Nordic Walking Sportivo, Il Nordic Running e il salto con la corda possano essere degli egregi "correttori posturali".

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