Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure

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domenica 17 aprile 2016

Bric e Fos 2016 - Mirabello Monferrato: Commento e galleria fotografica

Era già da un paio d'anni che mi invitavano a questa Bric e Fos di Mirabello, parlandomene come di una gara ben organizzata e dal bel percorso; per una ragione o per l'altra, non avevo mai colto la palla al balzo di venire a correre questa gara dietro casa, ma ecco che arriva l'edizione 2016, e finalmente eccomi qui a scriverne.

Partiti da Alessandria alle 7:45 circa in tre: il sottoscritto, mio papà fotoreporter e il mitico Viper, in un quarto d'ora scarsa arriviamo in una Mirabello dal clima fresco e coperto perfetto per me, e già in pieno fermento tra festa degli Alpini, gara di MTB e gara podistica. Senza alcuna difficoltà troviamo parcheggio davanti al campo sportivo e via verso i tavoli di iscrizione: 5 € e bottiglia di vino annessa con etichetta personalizzata a tema Bric e Fos. Dopo aver salutato, baciato e abbracciato tutti i nostri cari amici e amiche dei campi gara, procediamo con gli abituali 15' di riscaldamento prima della partenza.

Per parlare della gara, voglio partire dal prospetto altimetrico del percorso trovato sull'utilissimo sito Genova di corsa:


Molto semplicemente, dopo l'uscita dal paese ci siamo trovati su un tratto da 5km di (semi) piano dal fondo completamente ghiaioso ma ben corribile; l'impulso istintivo, su questo tratto, era di darci dentro ed andare via forte, cosa che mi sono guardato bene dal fare, cercando di rimanere ad un ritmo svelto, ma comunque in controllo, ben sapendo cosa ci avrebbe aspettato poco dopo..

Con Lu Monferrato sempre più palese all'orizzonte, ci troviamo al quinto chilometro, ed è da qui che inizia il primo problema della gara, ovvero la grande smorzata di ritmo che siamo stati costretti a fare; una salita di colpo, da zero a mito... come passare dalla quinta alla prima marcia.
In questo frangente non è stato affatto facile cambiare di netto l'assetto di corsa, e i primi metri della prima "gobba" sono stati parecchio duri sulle gambe. Poi, discesa dal 6,83 km fino al 7,54km e via di nuovo a scalare la seconda gobba dal 7,54 km al 8,38 km! Questo strappo, specialmente sui metri finali mi è parso parecchio verticale, in alcuni commenti su FB, diversi l'hanno definito come "un vero e proprio muro", fatto sta che su questo tratto mi sono trovato parecchio imballato e in acidosi, e per venire fuori da questa fase di stallo ho dovuto utilizzare la tecnica del passo laterale incrociato...

Lo scollinamento con gambe quasi completamente imballate è stato molto pesante, ma è durato una frazione di secondo, in quanto, fortunatamente, dal 8,38 km in poi cominciava una discesa a picco ed inesorabile di 4 km, vero e proprio "giro di boa" e rientro a Mirabello a tutto gas.
Ho utilizzato gli ultimi quattro km per "riassettarmi" e ritrovare nuovamente un giro di gambe potente ed un'inclinazione del corpo ottimale; soprattutto sulla discesa secca, ho letteralmente lasciato andare le gambe e rifiatato, arrivando molto bene al traguardo in 50':01", undicesimo assoluto e secondo di categoria. Contento.

Riassumendo; percorso molto divertente, perfetto per esprimersi in un poderoso progressivo collinare, anche in allenamento. Tracciato perfettamente suddiviso in tre settori di "assetto corsa": 1) 5 km in controllo 2) 3 km di scalata e massimo punto di impegno fisico 3) 4 km di progressione in velocità.
Ad ogni modo, andava gestito con moltissima intelligenza, dal momento che una volta arrivati a Lu, bruciarsi era davvero un attimo.

Questa gara di Mirabello ha visto il ritorno del Team Quality compatto, cosa che non avveniva da un pò di tempo. Claudia Marchisa termina seconda a circa un minuto e mezzo dall'inossidabile Ilaria Bergaglio, prima, con ancora addosso un pesante allenamento di prove ripetute svolto venerdi.. ora è tempo di scaricare!! :D :D
Anche il Viper Tiziano Sanna termina la gara bene e in armonia con le sue vertebre! Usando la testa e divertendosi, che è la cosa che più conta. Presente anche Alessandro Schiara a sostegno di Claudia e del team; Ale è al momento impegnato a risolvere un infortunio e l'augurio che gli facciamo è di un rapido rientro.
La manifestazione AICS/Pro Loco Mirabello ha funzionato bene nella sua essenzialità; ogni tassello al suo posto e nessuna particolare segnalazione da fare. Bell'atmosfera insieme agli amici di sempre ed evento riuscito bene... cosa che si è evinta anche dal sorriso di Enrico Carminati al termine della gara!

Per la classifica dettagliata e altre gallerie fotografiche, vi invito a visitare, come sempre, il blog di Fausto BIO CORRENDO mentre salutandovi vi lascio alla mia Galleria Fotografica! A presto! :D :D





































































































venerdì 15 aprile 2016

8 Falsi miti sull'alimentazione vegana



Propongo un interessante articolo di approfondimento e informazione che, da vegetariano, ha catturato non poco la mia attenzione;  apparso sul mensile di informazione L'informatore Alessandrino di oggi, diretto da Giuseppe Accardo. Buona lettura!



Quando si parla di alimentazione vegana o vegetariana, i miti abbondano, e le bufale... anche! Se non avete mai pensato di diventare vegani, o se ci avete pensato ma temete il "grande passo", è probabilmente a causa di queste notizie assolutamente errate. Scopriamo allora insieme i principali miti contro l'alimentazione a base vegetale, e sfatiamoli.

1) Non si possono ottenere abbastanza proteine dagli alimenti di origine vegetale
La carne non ha il monopolio delle proteine! Infatti quasi tutti gli alimenti (eccetto l'alcool e lo zucchero) contengono una certa quantità di proteine. Un etto di fagioli freschi o cotti ha la stessa quantità di proteine di 60 g di carne bianca. Per ottenere tutti gli aminoacidi essenziali, occorre concentrarsi sulla varietà: per cui è importante mangiare diversi alimenti vegetali ricchi di proteine, tra cui lenticchie, fagioli, noci, semi e latte di mandorla. Inoltre, non dimenticate che le diete vegane tendono ad avere livelli più alti di fibra, magnesio, potassio, acido folico, carotenoidi, flavonoidi, vitamina C e vitamina E rispetto all'alimentazione onnivora.

2) L'allenamento può risentirne
Se atleti come Mirco Bergamasco (rugbista), Carmelo Anthony (cestista), Venus Williams (tennista) e Marco Olmo (ultramaratoneta) possono eliminare la carne dalla loro alimentazione e ottenere risultati sportivi e atletici di massima portata, si può certamente affermare che un'alimentazione a base vegetale è ottima per l'attività fisica! Un vegetariano/vegano può ottenere le stesse e identiche prestazioni di un atleta che mangia carne. L'unica vitamina che non si trova nelle fonti vegetali e dev'essere assunta tramite integratori o capsule a base di alghe è la vitamina B12.

3) Le diete senza carne non sono sicure per le donne incinte
Una donna vegana o vegetariana che segue un'alimentazione sana non solo non risente dell'assenza di carne in gravidanza, ma rischia di meno il diabete gestazionale e la pressione alta. L'ideale per una buona alimentazione vegan in gravidanza è assumere più noci, burro di noci, frutta secca e semi.

4) Mangiare vegano è costoso
La carne e il pesce sono tra i cibi più cari sul mercato, per cui, nel complesso, mangiare vegano è sicuramente meno costoso. L'ideale è non comprare piatti già pronti o elaborati, ma alimenti freschi e semplici: il tofu al naturale costa molto meno di quello già condito, così come il seitan già pronto costa molto di più del glutine di frumento in polvere da preparare a casa. E poi... non dimentichiamo i cari vecchi legumi della nostra tradizione italiana: da sempre, fagioli, lenticchie, ceci, fave e piselli sono tra gli alimenti proteici meno cari sul mercato.

5) Le diete a base vegetale non sono salutari
E' esattamente il contrario! Eliminare la carne dalla propria alimentazione, vuol dire abbassare di molto il rischio di contrarre malattie cardiache, cancro e diabete.

6) L'alimentazione vegana non sazia
Se mangiamo alimenti vegetali e si ha fame, la "colpa" non è dell'origine vegetale degli alimenti, ma di qualche probabile errore che si sta facendo: forse non si stanno assumendo abbastanza fibre, grassi o proteine perché si sta facendo qualche sbaglio nella scelta dei cibi. Al contrario, si può tranquillamente dire che gli alimenti a base vegetale saziano ancora di più, perché sono ricchi di fibre, che sono la parte della pianta che non viene digerita, per cui mantengono l'intestino pieno e stabilizzano gli zuccheri nel sangue per tenere sotto controllo l'appetito.
Quindi, se avete fame, prendete pure una manciata di noci: sono una combinazione eccellente di fibre, proteine e grassi sani.

7) Con l'alimentazione vegana si ha meno energia
Il passaggio ad un'alimentazione vegana comporta un aumento di energia. Se questo non avviene, vuol dire che non si stanno mangiando alimenti ricchi di ferro o addizionati con vitamina B12. Per ottenere il massimo da cibi ricchi di ferro come spinaci, lenticchie, ceci, fagioli e anacardi, è utile mangiarli insieme ad alimenti ricchi di vitamina C, come arance, pomodori e broccoli: infatti, la vitamina C aiuta il corpo ad assorbire più ferro.

8) L'alimentazione diventa noiosa
Non mangiare carne non vuol dire "mangiare sempre le stesse cose". Una volta che si esce dalla falsa convinzione che i vegani "mangiano solo insalata", si può scoprire che ci sono tantissime ricette vegane e vegetariane, e che la ripetitività è quanto di più distante da questo tipo di alimentazione. Basta entrare in qualsiasi libreria per scegliere il libro di ricette vegane più adatto alle proprie esigenze, anche se il web è pieno di fonti molto stimolanti per stupire se stessi e i propri amici ai fornelli.





Rimanendo in tema, Amazon consiglia:


giovedì 14 aprile 2016

L'attività fisica orientale ed occidentale

(Il Piccolo Drago Lee, Sifu Bruce Lee sulla sinistra e il famoso karateka e attore Chuck Norris) 


(Di Li Xiao Long, Bruce Lee - Il Tao del Kung Fu)

Cè una grande differenza tra l'attività fisica cinese e quella occidentale. Alcune delle diversità più ovvie sono le seguenti: gli esercizi cinesi sono ritmici, mentre quelli occidentali sono dinamici e pieni di tensione; l'esercizio cinese è sia uno stile di vita che un'educazione mentale, mentre quello occidentale non è altro che uno sport e un'educazione fisica.

Forse la differenza principale risiede nel fatto che l'attività fisica cinese è yin (morbidezza), mentre quella occidentale è yang (durezza). Possiamo paragonare la mentalità occidentale ad una quercia che si erge ferma e rigida contro un forte vento. Se il vento si fa ancora più forte, l'albero si spezza. La mentalità cinese, invece, è come il bambù che si piega ad un forte vento. Quando il vento cessa, il bambù si raddrizza più forte di prima.

L'attività fisica occidentale è un gratuito spreco di energia. Lo sforzo eccessivo e l'abnorme sviluppo degli organi corporei insito nell'atletica occidentale sono di detrimento alla propria salute. L'attività fisica cinese, d'altra parte, enfatizza molto la conservazione dell'energia; il principio è sempre quello della moderazione, in quanto opposto al raggiungimento degli estremi. Qualunque esercizio si possa fare, esso consiste sempre in movimenti armoniosi ideati per normalizzare, non per agitare il proprio regime corporeo.

Esso intende porre come base il regime mentale, il cui unico fine è quello di indurre la pace e la calma della mente. Con tale base, esso mira a stimolare un normale funzionamento dei processi interni della respirazione e della circolazione sanguigna.



domenica 10 aprile 2016

Il Valle Rio Trail di Tiziano "Viper" Sanna

Indeciso se uscire per un allenamento collinare oppure se indossare un pettorale, fatto sta che in questa domenica primaverile, il buon Tiziano "Viper" Sanna del Gruppo Podistico Cartotecnica Piemontese, dopo aver sondato il "pacchetto gare" disponibili in giro, all'ultimo momento decide di prendere parte al Valle Rio Trail di Altavilla Monferrato nella versione 10k e me lo fa sapere con un sms.

Ecco le sue impressioni nel suo resoconto dell'evento:

"Bella gara, con un bel percorso, che su suggerimento degli organizzatori ho corso con le Ghost 7 della Brooks anzichè le scarpe da trail, non necessarie, visto il fondo che pur presentando tratto con erba mediamente alta aveva un buon grip. 
Primo km con due discese corte ma ripide, modello Pessinate di Cantalupo Ligure (impegnativa gara AICS in Val Borbera), poi, dal secondo, salite lunghe e impegnative, dove ho dovuto calibrare bene le forze visto il mio attuale stato di forma.
Percorso ottimamente segnalato e presidiato. Ho chiuso con un dignitoso 53':51'' con un buon ritmo finale che mi ha permesso di tenere dietro alcuni "lupi". Al traguardo, leggera salita da fare di potenza.
Organizzazione della gara ottima sotto ogni aspetto, tenendo presente che era la prima edizione. Anche i commenti di chi ha corso la 23k sono stati positivi. A fare da cornice a tutto questo, inoltre, paesaggi stupendi e correrci in mezzo vale bene lo sforzo fisico che occorre per fare la gara".


Il "Viper" ha inoltre documentato l'evento con qualche foto che vi presento:

(Il paesaggio menzionato nel commento alla gara)


(Tiziano "Viper" Sanna, secondo da sinistra, immortalato insieme al resto della rappresentanza Cartotecnica Piemontese)


(Si scrive Ghost 7 si legge Tiziano Sanna)


(Il gonfiabile che mette fine a "tutte le pene". Sulla sinistra è visibile Vincenzo Scuro, vincitore alla sua prima esperienza nel trail. Complimenti a lui!)


Le Ghost 7 Brooks su AMAZON