giovedì 24 dicembre 2020
IL POTENZIAMENTO MUSCOLARE in palestra di un RUNNER [Functional Training]
lunedì 14 dicembre 2020
Reggio Emilia - CAMPIONATO ITALIANO di MARATONA: Considerazioni tecniche + il concetto di Negative Split
sabato 12 dicembre 2020
MEZZA MARATONA DI INDOOR ROWING - [Mattia Bianucci Trainer]
martedì 8 dicembre 2020
INDOOR ROWING: Campionato Britannico (BRIC ONLINE)
Lo scorso weekend si è concluso il BRIC Online Challenge organizzato dalla British
A corredo di questo reportage, potete vedere l'attestato che certifica il mio primo posto in classifica sulla distanza dei 2000m su WaterRower (remoergometro ad acqua). Questa per me è stata la sesta gara stagionale, tra Running e Indoor Rowing; una buona stagione nonostante tutto!
Saluti!
PER LEZIONI ONE TO ONE Online DI REMOERGOMETRO, contattatemi su:
facebook.com/mattiabianuccitrainer
mercoledì 2 dicembre 2020
2000m su REMOERGOMETRO ad ACQUA - Indoor Rowing: V-Podcast con CONSIGLI generali sulla preparazione
lunedì 23 novembre 2020
MARATONA: Correre il MEDIO da 35 km va bene per un Atleta Amatore? 🤔 [LE PILLOLE DEL COACH VIDEO]
mercoledì 18 novembre 2020
POTENZA LATTACIDA: La Tenuta della Velocità per la Distanza 😱 [Come Interpretare le RIPETUTE]
lunedì 16 novembre 2020
I 12 PRINCIPI per l'ALLENAMENTO di ENDURANCE di My Own Workout [Mattia Bianucci Trainer]
Allenarsi per la distanza non è decisamente una “scienza spaziale”, sebbene per il mezzofondo la questione diventi un tantino più problematica! Penso che ci siano alcuni principi che dovrebbero essere adottati e ricordati in modo sistematico per qualsiasi programma di allenamento dagli 800m fino alla Maratona, adattabili anche a tutte le discipline di Endurance. Ovviamente, in base alle circostanze e all'atleta che si ha di fronte è necessario applicare alcune variazioni e aggiustamenti a seconda della distanza gara specifica, il periodo dell'anno in cui ci si trova, gare in calendario e considerazioni sullo stile di vita quotidiano.
PRINCIPIO 1 – Correre a lungo almeno una volta alla settimana
Questo può significare un'ora per alcuni, due ore e mezza per altri – a seconda della tipologia di atleta preso in esame, dall'evento in preparazione e dal livello di allenamento. Per quale motivo? La corsa lunga sviluppa la resistenza aerobica, la forza muscolo-scheletrica e il ritmo/cadenza che è un elemento così essenziale all'atleta per acquisire un'estensione di falcata ottimale alla velocità richiesta.
PRINCIPIO 2 – Correre ancora a lungo durante la settimana
Vedere Principio 1. Queste uscite possono essere del 20-30% più corte rispetto alla corsa lunga.
PRINCIPIO 3 – Pensare in termini di 1-2 anni di programmazione
Molti atleti pianificano la preparazione di giorno in giorno o settimanalmente. Spesso sento atleti riportarmi di aver accumulato 3 settimane di allenamento continuativo ma ancora non vedono risultati e “friggono”. Il vero sviluppo si ottiene da un lavoro sistematico, continuo e prolungato di allenamento, non in poche settimane.
PRINCIPIO 4 – Avete bisogno di essere in “forma” al fine di “allenarvi”
Veramente molti, troppi atleti, soprattutto quelli che si dedicano a distanze di mezzofondo, non curano la propria “forma base” attraverso periodi di corsa prolungata e continua, preferendo svolgere “workout” o “sessioni”. Tutto l'allenamento si riduce a “sessioni”, spesso di Interval Training o prove ripetute a giorni sequenziali in settimana. Gli elementi di allenamento descritti al Principio 1 e 2 sono le SESSIONI PRINCIPALI della settimana!
PRINCIPIO 5 – Utilizzate l'ambiente a disposizione
Non esitate ad introdurre varietà alle vostre uscite: correte in collina, su fondo sconnesso, sterrato, fango, erba, sentieri. Tutta questa varietà andrà a rafforzare l'atleta dal punto di vista mentale, muscolo-scheletrico e anche tendineo. Il Fartlek può essere di beneficio tanto quanto correre su una pista di atletica. Abituarsi a correre su superfici irregolari lavora la propriocettività dei piedi, contribuendo a rendere meno traumatico il “feeling” ad un eventuale passaggio alle chiodate in pista.
PRINCIPIO 6 – Evitate gli infortuni
PRINCIPIO 7 – Viaggiate leggeri
L'influsso gravitazionale è sempre all'opera e non si arrende mai; sviluppate perciò una “struttura” muscolare leggera e funzionale. Uno o due chili in più addosso possono fare una differenza incredibile e incidere sulle performance atletiche.
PRINCIPIO 8 – Prendetevi cura di voi stessi
Il più grande nemico della forma fisica è la mancanza di sonno regolare (carenza delle adeguate ore di sonno). Mangiate bene e ricordatevi che IL RECUPERO E IL RIPOSO sono PARTE INTEGRANTE DELL'ALLENAMENTO. In particolare le donne atlete devono essere rigorose nel controllare ciclicamente i livelli di ferro nel sangue.
PRINCIPIO 9 – Il principio dell'equilibrio tra giorno intenso / giorno leggero (difficile/facile) è riscontrabile in qualsiasi buon programma di allenamento
Strinarsi di Interval Training e Ripetute ogni giorno è la garanzia, o se preferite “biglietto da visita”, per non raggiungere i livelli di allenamento/forma sperati. Uscite di rigenerazione o comunque qualsiasi tipo di corsa blanda fanno parte della programmazione tanto quanto un set di 6-8 X 400m corso il giorno prima. Equilibrio negli stimoli sui vari sistemi energetici.
PRINCIPIO 10 – Pianificate la “strada” da percorrere
Spesso gli atleti cominciano con l'allenamento di domani o la gara della prossima settimana, piuttosto che cerchiare sul calendario la data dell'evento target e “pianificare muovendosi a ritroso”; in termini di “programmazione” questo risulta molto più saggio, al fine di dare spazio alla giusta percentuale di carico, scarico, tapering e rifinitura (ma anche per gestire meglio le energie nell'intero macrociclo e distribuire adeguatamente gli sforzi focalizzandosi su appuntamenti che contano, evitando che l'atleta si perda a fare 200 gare all'anno, giungendo a ottobre/novembre scarico/a e infortunato) . Scegliere una gara il giovedi per la domenica, come spesso accade (accadeva), risulta un modus operandi piuttosto “random”, non apprezzato da allenatori come chi vi scrive! :)
PRINCIPIO 11 – Attenzione alle Super Sessioni
Preferisco limitare i rischi di infortunio e massimizzare le possibilità di essere pronti sulla linea di partenza alla data prestabilita, “predicando” il concetto di allenamento moderato (e controllato) di settimana in settimana, piuttosto che fare i leoni in allenamento - dando tutto con relativi super screenshot di dati GPS, per poi magari ritrovarci infortunati la settimana prima della gara a lungo preparata. In allenamento non si va mai a pieno sforzo, quello lo lasciamo al giorno che conta, cioè la data cerchiata in calendario. Ci alleniamo per gareggiare (allenavamo nel Pre-Covid) non gareggiamo per gareggiare.
PRINCIPIO 12 – Divertitevi in allenamento e non praticate in modo “meccanico”. Ascoltatevi e ascoltate il vostro corpo.
Siate esigenti con voi stessi per centrare gli obiettivi prefissati, ma non fatene una questione di vita o di morte... non diventate degli esaltati! :)
Se seguite i primi 5 principi sopra elencati, ridurrete il rischio di infortuni. Infortunarsi inevitabilmente compromette la continuità di un programma di allenamento e il “fitness” è difficile da costruire ma anche da mantenere. Allenarsi su un infortunio debilitante è tutto tranne che cosa saggia. Avere l'accortezza di fermarsi quando si presenta un principio di infortunio può risparmiarvi molti mesi di allenamento dopo. Se durante l'allenamento il dolore diventa ingestibile, fermatevi immediatamente.
Personal Trainer Alessandria - Personal Coach Novi Ligure - Allenatore Running Corsa Naturale
NUOVO BLOG - Nordic Walking Alessandria Original
http://www.nordicwalkingalessandriaoriginal.blogspot.com
venerdì 13 novembre 2020
MARATONA DI INDOOR ROWING - Certificato della British Rowing e Medaglia
Buongiorno amici, ma soprattutto Amiche! :)
Come ho scritto anche via social: quest'anno avrei dovuto correre due maratone a piedi: La Maratona del Riso di Santhià, che si sarebbe dovuta tenere il primo maggio, poi rinviata al 13 settembre e infine, per ovvie ragioni, annullata. La T-Fast Torino Marathon che avrebbe dovuto essere recuperata alla fine di questo mese, in quanto rinviata l'anno scorso per rischio idrogeologico (alluvione), ma che alla fine ha seguito la stessa sorte.
giovedì 12 novembre 2020
ALLENAMENTO MARATONA: Come Integrare Corsa e Indoor Rowing [Le Pillole Del Coach VIDEO]
lunedì 9 novembre 2020
VOGATORE: Come si usano le gambe nell'INDOOR ROWING [Canottaggio Indoor Tutorial]
sabato 7 novembre 2020
VOGATORE: Allenamento Guidato in 2 sui 10.000m Concept2/WaterRower [Remoergometro Workout]
martedì 20 ottobre 2020
BRUCIARE quasi 400 CALORIE in 30 minuti!! - ROWATHLON/ERGATHLON - LIVE #1 Stagione 2
domenica 18 ottobre 2020
Maratona al VOGATORE - Indoor Rowing Marathon [British Rowing Events]
Buona domenica cari amici, ma soprattutto Amiche! :)
Era già da diverse settimane che la "vision" aveva preso forma nella mia mente - esattamente dall'acquisto, ai primi di settembre, del Rower Sea della Toorx (un remoergometro ad acqua per uso intensivo) ed oggi, dopo diversi step intermedi su distanze dai 3000m fino alla mezza maratona, sono passato all'azione affrontando "sua maestà" la maratona.
Ho voluto dare un tocco di ufficialità a questo mio tentativo sulla distanza in Indoor Rowing, iscrivendomi sul portale British Rowing - sito inglese che raccoglie notizie e approfondimenti dal mondo del canottaggio e permette ai praticanti di questa disciplina di incontrarsi e sfidarsi virtualmente in diversi formati di race su distanze variegate; nel mio caso la Top Row Rowing Challenge.
Molti di coloro che mi leggono, avranno sicuramente già affrontato la maratona correndo; vogare una maratona presente degli innegabili vantaggi per la struttura muscolo-scheletrica, dal momento che il peso è sempre completamente sostenuto, ma anche delle difficoltà differenti. Sebbene le "strategie" su come affrontare la distanza e la relativa distribuzione dello sforzo non differiscano particolarmente, nell'Indoor Rowing dobbiamo considerare il fatto che TUTTO il corpo all'unisono lavorerà per 42,195m, non solo le gambe - per cui, in questa disciplina più che nella corsa - è necessario prestare particolare attenzione a questi focus:
- Padroneggiare la tecnica 3 X 3
- Padroneggiare il corretto ritmo respiratorio
- Imparare a percepire le tensioni muscolari e scioglierle
- Fare proprio il concetto di progressione graduale/negative split
BONUS:
- Indossare dei guanti protettivi per le mani
- Piazzare un'imbottitura sul sellino, onde evitare notevoli disagi ai glutei
A questo punto vi starete chiedendo: "Ok ma com'è andato questo tentativo?"
Benone devo dire! In quanto sono riuscito a concludere la prova sotto le 3h, per la precisione in 2h:55':47'' molto contento! :) In una scala di difficoltà da 1 a 10 posso fare le seguenti valutazioni:
- Difficoltà Mentale: 10
- Difficoltà Fisica: 8
Ho gestito la gara con la testa e l'esperienza data dalle (non molte) maratone che ho corso (a piedi), ma soprattutto ricordandomi degli insegnamenti di Coach Keith Livingstone: essenzialmente: stare tranquilli e rilassati mantenendo un ritmo svelto per i "primi" 32 km per poi fare la "gara vera" negli ultimi 10 km, in graduale progressione. Così ho fatto:
- 32 km ad un ritmo fisso svelto di 24 colpi
- 10 km in progressione da 25 fino a 34 colpi
Per quel che concerne l'integrazione durante la prova/gara ho utilizzato:
- 1 borraccia d'acqua per bere 3 volte
- 1 hand gel assunto al transito della mezza maratona
- 1 hand gel assunto al transito dei 32 km
Traendo le somme: meglio correre una maratona o vogare una maratona?
Sebbene l'impegno fisico sia alquanto importante per entrambi gli sport, bisogna considerare che l'Indoor Rowing richiede, oltre che una certa forza resistente, anche una notevole stamina mentale per rimanere su una macchina "stazionaria" per più di due ore e mezza.
Su un remoergometro, in particolare a casa, non c'è l'amico o l'amica (o il compagno di squadra) con cui intercambiarsi al ritmo: ci siete solo voi e la macchina... e al massimo un webinar Online da ascoltare (come nel mio caso) o un pò di musica.
Dopo aver vogato una maratona ci si sente stanchi ma forti e "grossi" a livello muscolare.
Dopo aver corso una maratona ci si sente accartocciati su sé stessi.
Correre una maratona è decisamente più impattante e "distruttivo" a livello muscolo-tendineo e i tempi di recupero per riparare questi "danni" sono decisamente più lunghi; solitamente consiglio un mese di lavoro leggero per rientrare gradualmente ad un normale ciclo di allenamento.
Queste ovviamente sono mie opinioni del tutto personal! Alla fine dei conti, ognuno è libero di fare le proprie scelte!
Un abbraccio
PERSONAL TRAINER ALESSANDRIA - PERSONAL COACH NOVI LIGURE
CANOTTAGGIO INDOOR ALESSANDRIA
NORDIC WALKING PASSION ALESSANDRIA - NWP
venerdì 16 ottobre 2020
CANOTTAGGIO INDOOR & SALTO CON LA CORDA - Allenamento Guidato Salva Tempo - Pausa Pranzo WOD
In questo Mini WOD Crossfit troverete:
- 5 minuti di salto con la corda intramezzati da 30'' di mountain climbers
- 3 km di indoor rowing (vogatore) svelti
- 5 minuti di salto con la corda intramezzati da 30'' di mountain climbers
Sudate con me! :)
#CrossFit #IndoorRowing #SaltoConLaCorda #CanottaggioIndoor #Vogatore #LiveWorkouts
giovedì 8 ottobre 2020
CERTIFICATI E ATTESTATI NON SOLO FITNESS [Mattia Bianucci Trainer]
Da molti mesi a questa parte, considerata la particolarissima situazione che stiamo vivendo in questo 2020 - la scuola di formazione Non Solo Fitness affiliata AICS - CONI, sta tenendo, a cadenza settimanale - Webinar/Corsi di Formazione su tematiche variegate, molto approfonditi e articolati
Qui di seguito potete vedere il mio costante percorso di aggiornamento dal periodo di lockdown fino ad oggi:
mercoledì 7 ottobre 2020
Focus ON: TENDINOPATIA ACHILLEA Intersezionale / Inserzionale
Come ho ricordato in un recente video - è necessario distinguere due tipi di tendinopatia Achillea: quella che coinvolge la parte mediana del tendine e quella Intersezionale, cioè che coinvolge il punto in cui il tendine si "innesta" nell'osso del calcagno.
Nella foto allegata al post qui a sinistra (un "case study" tratta da una pubblicazione scientifica), vediamo i tendini di un maratoneta che ha continuato, tramite varie procedure di "contenimento", ad allenarsi sul dolore, in pessime condizioni di salute.
Ecco, questo è il punto a cui non arrivare nel modo più assoluto. L'infiammazione e il dolore annesso sono chiari segnali che il piede vi sta mandando affinché riduciate immediatamente il sovraccarico sul tendine - sia dal punto di vista quantitativo (km corsi) che qualitativo (sessioni sul passo/sprint/intervalli).
È necessario quindi, in casi acuti come in foto, sospendere la corsa immediatamente per un periodo di tempo definito dalle valutazioni del fisioterapista in linea con il preparatore ed andare a lavorare in modo mirato non solo sui sintomi (dolore e infiammazione) ma soprattutto sulla causa (eccessivo sovraccarico):
Potenziare il blocco polpaccio-tendine a livello Intersezionale: a questo proposito risultano benefiche e molto efficaci varie procedure di "tenuta isometrica" anche in monopodalica.
Evitare qualsiasi movimento che porti il piedi in "dorsiflessione"; ad esempio, lo stretching classico su scalino col pieno range di movimento (ROM) risulta controproducente, in quanto da posizione dorsiflessa l'osso del calcagno continuerà a premere/comprimere il tendine danneggiandolo ulteriormente.
Integrare attività aerobiche e protocolli Cross Training di potenziamento, utili a mantenere intensità di lavoro simili alla corsa ma "low impact", cioè a basso impatto articolare.
Indossare un plantare che consenta di mantenere il tallone in posizione rialzata (al fine di evitare, appunto, la dorsiflessione del piede il più possibile).
- Lavorare sulla tecnica di corsa, sulla postura e sul rilassamento generale - in questo caso specifico degli arti inferiori, ma soprattutto imparare ad appoggiare con tutta la pianta del piede, limitando i tempi di contatto al suolo dello stesso.
L'atleta a cui appartengono i piedi esaminati è riuscito, tramite l'applicazione per circa 2 mesi delle procedure appena descritte, a rinormalizzare la situazione in maniera soddisfacente - evitando "l'ultima spiaggia", ovvero l'intervento chirurgico.
In conclusione è fondamentale tenere a mente questo: anche se la situazione viene risolta definitivamente o quasi, tornare alle vecchie abitudini che hanno portato all'infortunio - essenzialmente il sovraccarico garantito da mesi, anni, settimane di allenamento con SOLO CORSA, trovo che sia una mossa poco saggia e pericolosa
Train Smart
#achillestendonitis #PersonalTrainer #Tendine #MyOwnWorkout
Personal Coach Alessandria - Personal Trainer Novi Ligure - Istruttore Indoor Rowing