Ieri pioveva fuori, giornata da abbiocco. Avrei voluto andare fuori per un'oretta di corsa tranquilla, in rilassamento, il ritmo cadenzato dal respiro regolare.
E invece alla fine ho optato per un allenamento al coperto, in palestra, in quanto non avevo voglia di prendermi freddo. Ho corso 35 minuti a ritmo svelto ma molto sciolto su un nuovo tappeto Technogym che non avevo ancora provato, più ammortizzato di quello usato fino alla seduta prima e mi sono trovato bene: in pendenza variabile manualmente da 0,5 a 3,5 ho tenuto un'andatura sui 14 km/h per aumentare a 16 km/h nei cinque minuti finali. Le gambe han girato molto bene.
Successivamente mi sono messo i guantoni e, al sacco pesante, mi sono allenato sul diretto avanzato abbinato al lavoro di gambe, passo e scivolamento avanzando e arretrando.
Con il "footwork" l'intensità del lavoro cardiovascolare sale sensibilmente e ho chiuso la seduta con una botta di qualità dopo la corsa svelta. Successivamente, stretching generale.
Oggi, invece, andrò a testare, dopo un pò di tempo, un tipo di esercitazione per lo sviluppo della forza pura chiamata "isometria". Si tratta di sollecitare i muscoli alla massima contrazione possibile, ovvero rimanendo fissi nella posizione mediana di un piegamento per 10/12 secondi circa.
E' un lavoro che non sarebbe completo di per sè e quindi va abbinato, in seguito, a esercizi di trasformazione della forza (come nel mio caso, il vogatore) e stretching.
L'enorme vantaggio è che, durando non più di 15/20 min, permette di ottenere risultati qualitativi davvero ottimi. L'aspetto dell'ottimizzazione del tempo nell'allenamento mi è sempre interessato: MASSIMO con il MINIMO = EFFICACIA.