Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure

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domenica 12 marzo 2017

Montaldo Bormida: Commento e galleria fotografica

Ciao ragazzi!

Rapido flash sulla gara di stamattina in scena a Montaldo Bormida AL. Ho deciso di affrontare questo tracciato la settimana scorsa, alla stregua di un allenamento collinare che altrimenti avrei corso nelle mie zone abituali. Se dovessi racchiudere l'essenza della gara con una sola parola? Presto detto: stracciagambe. Allettati dal volantino con su scritto "Nuovo Percorso da 9 km! Vieni a provarlo con noi!", alla fine i km, dopo i rilevamenti finali dei vari dispositivi gps, sono stati ben 10,7! XD XD
In breve s'è trattato di un collinare molto severo, dai dislivelli piuttosto marcati e continui sia in salita che discesa, quest'ultima già da inizio gara. Molti hanno concordato sul fatto che questo tracciato avesse molto più la natura di Trail che della Corsa su strada; in realtà queste gare nell'ovadese presentano caratteristiche distintive proprie e prendono il nome di Collinari Ovadesi :D con un fondo tipico e del tutto particolare! Vengono anche chiamati Collinari tra vigne e sono la créme de la créme che abbiamo in provincia, i più duri. Non si allenano nè coi trail nè con le corse su strada, bisogna semplicemente correrci per imparare a gestirsi! E non esistono nemmeno calzature adatte, in quanto parliamo di tracciati ibridi al 100% :D

Detto questo, dal momento che per me si trattava di un allenamento, sono partito molto calmo e rilassato, lasciando che le gambe girassero autonomamente; alcuni grattacapi li ho avuto nella zona di sterrato simil boschetto in salita, a memoria direi più o meno tra il quinto e il sesto km e successivamente sulla salita impegnativa e ripida tra il sesto e il settimo, dove ho dovuto adottare un assetto da "corsa in montagna". Lungo i km restanti, sebbene con non molta facilità, la gara diventava più gestibile; pittoresco il passaggio all'interno della Cantina Tre Castelli a poche centinaia di metri dall'attacco graduale ma probante all'ultima rampa di salita da 500m circa che, a sensazione, stimerei intorno al 13-14% ovvero il massimo che si può chiedere alla collina, la domenica mattina sui finali di gara, per raggiungere il Nirvana Podistico! XD XD Ed era proprio in vetta a questa salita, di rientro in paese, che ci attendeva il buon Pier Marco Gallo dietro al traguardo! :)

In definitiva la gara mi è piaciuta e l'ho chiusa in 47':34", ma più da allenamento che per gareggiarci aggiungerei; in diversi tratti la difficoltà non era ben distribuita e risultava davvero complicato fare ritmo senza andare su di giri, ma in fin dei conti s'è trattato di un'edizione prototipo o edizione n.0 se preferite e sono convinto che qualche dettaglio verrà migliorato.
Vincono Enrico Ponta per "perdita di orientamento in gara" di Diego Picollo, (anche se in realtà s'è trattato di disattenzione dell'operatore alla segnaletica di gara, che non è stata celere a richiamare gli atleti in tempo utile) e, in campo femminile, Teresa Repetto mia compagna di società.

Per qualsiasi altra informazione sulla gara vi rimando ai siti www.atleticanovese.it e www.deandreafausto.blogspot.it 


Salutandovi, vi lascio alla mia galleria fotografica!
A presto!



















































































venerdì 10 marzo 2017

Kalenji Kiprun SD: le prime impressioni

Ciao a tutti!

Qualche giorno fa mi trovavo da Decathlon appositamente per acquistare un paio di solette antishock rinforzate sulla zona del tallone da sostituire a quelle normalmente in dotazione nelle scarpe da running, visto che ultimamente, soprattutto correndo su tratti in discesa, le mie borse retrocalcaneari si stanno un pò lamentando e devo fare molta attenzione.


Le Bro... ehm ehm, volevo dire Le Kalenji Kiprun SD nella
versione rosso/nero/bianco
Tra un girovagare e l'altro, non ho potuto fare a meno, ovviamente, di soffermarmi sul settore Running e soprattutto scarpe da running; per voler essere ancora più precisi, davanti allo scaffale etichettato come "Fine Serie". Qui, un modello in particolare ha subito catturato la mia attenzione, ovvero le Kalenji Kiprun SD che vedete immortalate nella foto quà a destra.


Ora, voi sapete bene a quale marca di scarpe sia stato e continui ad essere "fedele" negli ultimi anni; non ne farò menzione, ma se siete un pò scafati in scarpe, e anche solo al primo colpo d'occhio, sono convinto che avrete capito al volo! Ecco, molto semplicemente, questa è la versione Kalenji di quella ben più blasonata calzatura da running! Anzi, vi dirò di più; dopo il primo test fatto in collina ieri pomeriggio, una bella sessione di corsa in progressione, posso dire che questa Kiprun SD sia una spanna e mezza superiore alla sua cugina di simili sembianze. Booomba!! 

Foto d'Archivio: Esplode la primavera in Svezia
Non mi dilungherò sulle specifiche tecniche, visto che sono facilmente reperibili on-line, ma vi parlerò delle impressioni immediate che ho avuto alla prima calzata.
La scarpa si dimostra straordinariamente leggera, tanto da avere la sensazione che il piede sia libero, nudo, percependo soltanto il morbido del battistrada (concetto che sta alla base delle cosiddette minimal shoes), perfettamente ammortizzato a tutta pianta per una protezione totale. Inoltre, ad ogni appoggio, il piede sembra sempre fermo e perfettamente allineato, o se volete stabilizzato, come in un binario. Devo dire che il primo test è stato strepitoso e le sensazioni generali davvero ottime. Ragazzi, qui stiamo parlando di un "fine serie" 2016 come lo definiscono i tipi di Decathlon sulla cui etichetta compare il prezzo di 30 €, si avete letto bene... dai 79 che costava, e a mio avviso la scarpa è tanta roba e non ha davvero nulla a cui invidiare alla sua controparte americana. 
SD sta per "Short Distance" distanze brevi, che Kalenji consiglia, da quel poco che ho letto in Internet, fino ai 21km per andature svelte. Certo, ora bisognerà vedere come si comporteranno nel lungo periodo e come sarà il loro livello di durabilità, ma per il momento mi sento di appioppar loro un bell'8! :)

A presto!


mercoledì 8 marzo 2017

Windsprints in pista

Ciao a tutti!

Smaltite le endorfine accumulate dopo il Trofeo Avis, la settimana finora si è sviluppata in sedute "aerobiche tampone" per permettere all'organismo di liberarsi bene da tutte le scorie. Partendo dal tardo pomeriggio di domenica, al fine di rigenerare un pò dalla gara mi sono fatto 20' di remoergometro a ritmo estremamente lento e in massimo rilassamento seguiti da esercizi di stretching; lunedi recupero attivo ancora con esercizi di stretching e respirazione.

Venendo a ieri, prima di andare in pista allo stadio di Novi col mitico Viper ho fatto 30' aerobici molto blandi suddivisi in due frazioni da 15' ciascuna con remoergometro + bike intramezzate da esercizi addominali. Successivamente, una volta in pista, i nostri lavori si sono differenziati: dopo 5' di jogging in comune sul perimetro del campo da calcio ed alcuni esercizi di scioglimento muscolare, il Viper in proiezione della 24 X 1h con la Cartotecnica Piemontese si è impegnato in un medio da 40' totali suddivisi in due metà da 20' invertendo il senso di marcia; per lui già un buon minutaggio complessivo e un'ottima tenuta mentale alla monotonia che caratterizza l'anello da 400m, e considerando che era l'allenamento d'esordio in pista, buona la prima!

Viper conquista la pista; alla prima esperienza, 40' a testa bassa
Parlando del sottoscritto invece, mi sono sottoposto ad una seduta diciamo di richiamo della reattività di gambe con sprint di una lunghezza tale da non permettere all'acido lattico di accumularsi, quindi della durata mai superiore ai 20 secondi, seguiti da abbondante recupero in corsa blanda. Sprint di questo tipo permettono di utilizzare un "carburante" chiamato creatin fosfato presente nei muscoli. Tale fosfato ad alta energia può essere rapidamente reintrodotto tramite brevi intramezzi al passo o jogging. evitando così di innescare l'indesiderato meccanismo di produzione di acido lattico con relativa acidosi che impedisce di fare qualsiasi tipo di scatto più lungo (cedimento neuromuscolare).
La corsa alattacida è quindi ideale per sviluppare una "memoria muscolare" nei movimenti e coordinazione associati alla velocità degli sprint, mentre contemporaneamente si continua a costruire e mantenere la condizione aerobica.

Poi le solite zingarate. E' la pista che fa il vero atleta!!
Ho suddiviso quindi 20' di esercizio in due parti da 10' invertendo il senso di marcia. Nella prima parte ho sprintato per 100 m recuperando 100 m in curva, mentre nella seconda parte, sprint ogni 50 m e recupero di 50 m, il tutto senza soluzione di continuità. Mi sono divertito, il lavoro è stato stimolante ed intenso ma mai eccessivamente faticoso, come da programma. Per concludere la seduta ho poi fatto un richiamo della tecnica di corsa in salita andando su e giù dai gradoni dello stadio per 8 volte in estrema scioltezza e infine, di nuovo col Viper, 5' di jogging sul perimetro del campo da calcio hanno definitivamente completato la sessione.

Prima di salutarvi, per coloro che sono maestri nella padronanza della lingua inglese, vi lascio con un preziosissimo video del Coach internazionale Arthur Lydiard che illustra in maniera altamente scientifica ed esaustiva il funzionamento degli Windsprints che danno il titolo al post! A presto!


domenica 5 marzo 2017

Trofeo Avis Casale - Galleria Fotografica & Commento

Ciao a tutti!

Il Trofeo Avis di Casale Monferrato cadeva nel calendario in un momento perfetto per inserirlo in una preparazione proiettata alla mezza maratona, nella fattispecie quella di Edimburgo, che insieme ad un nutrito gruppo di podisti da squadre miste della provincia, andrò ad affrontare a fine maggio.
Non avevo mai preso parte a questa gara prima d'ora e devo dire che è stata una piacevole scoperta; per quanto mi riguarda, la scelta delle gare su strada è spesso determinata dalla difficoltà del percorso; più è impegnativo e più mi sento stimolato a parteciparvi e, di fatto, considero sempre il tracciato stesso come l'avversario principale. Riuscire poi a pianificare una buona strategia di gara ed essere in grado di applicarla bene è la mia personale vittoria, più soddisfacente di tempi e piazzamenti.

L'approccio alla gara avviene sempre tramite un "processo" di visualizzazione mentale nei giorni precedenti all'evento e anche per il Trofeo Avis non ho fatto nessuna eccezione. Nel 2013, il buon Edmil Albertone insieme a Simone Patrucco produssero per le raccolte video de "Il Monferrato" un filmato di presentazione, illustrando molti dettagli tecnici di questo impegnativo e panoramico percorso; ne ho fatto tesoro, studiandomelo per bene e in gara è servito, in quanto sapevo esattamente cosa aspettarmi. La memorizzazione del profilo altimetrico, poi, ha fatto il resto.

Molto semplicemente, la gara nei suoi 10 km di estensione si suddivide in 5,3 km di salita comprensivi di saliscendi più o meno dolci e continuativi che fanno diciamo da "sandwich" ad un bel rampone che sale irto, senza soluzione di continuità per più di 2 km con percentuali oscillanti tra l'11 e il 14%, tale rampa raggiunge il suo picco di massima asprezza in località San Giorgio. 
Nella fase al 14% di pendenza ho avuto qualche difficoltà viaggiando al ritmo di 4', ovvero stavo andando in acidosi e per questo motivo ho dovuto adottare una tecnica di ChiRunning chiamata "Lateral Stride" o falcata laterale, utilizzata dagli ultra maratoneti in maniera molto efficace per scalare strappi di salita duri quando la fatica subentra; non parlerò di questa tecnica in sede di commento alla gara, ma sono quasi certo che chi mi ha visto avrà pensato: "questo è un pò matto". Ah ah ah XD

La seconda metà di gara, invece, è caratterizzata da 5 km scarsi quasi completamente in discesa a fionda, fatta eccezione dell'ultimo km di rientro a Casale in piano; uno scollinamento totale e liberatorio dopo l'impegnativa salita di cui ho appena parlato. In questo frangente è possibile recuperare e lasciarsi andare ritrovando ritmo e giro di gambe, ed è proprio qui che sono riuscito a recuperare circa tre posizioni e un buon livello di freschezza per sprintare fino all'arco gonfiabile.

Concludo questo mio primo Trofeo Avis piuttosto soddisfatto in 40':11". C'è ancora da rifinire qualcosa nell'allenamento collinare, ma va già bene! L'organizzazione dell'evento è stata più che soddisfacente e gli amici dell'Avis e BioCorrendo hanno dimostrato grande impegno e massiccia divulgazione tramite social-media per garantire una buona riuscita. Di fatto, apprendo che i 300 partecipanti di oggi sono un numero record mai registrato dalla manifestazione.

Salutandovi, vi lascio alla galleria fotografica!

A presto!!


GALLERIA FOTOGRAFICA