Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure: Il doping tra gli amatori

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giovedì 22 dicembre 2016

Il doping tra gli amatori

Articolo di approfondimento tratto da https://tapascione.com che merita ben più di un momento di riflessione. Buona lettura! 


Il doping a livello amatoriale: piaga che colpisce anche le gare più insospettabili. Il sito Repubblica.it ha dedicato un articolo a questo fenomeno che sta crescendo di anno in anno. In un video, alcuni farmacisti raccontano che le abitudini dei runners stanno cambiando moltissimo e di come cerchino di migliorare sempre di più le proprie prestazioni inseguendo un falso mito e cioè quello del doping.  Ancora più pericolosi però sono i “drogati” fai da te e cioè quelli che si informano su internet facendosi delle “autoprescrizioni”, acquistando cioè sul web pillole e polveri di ogni genere non avendo però ben chiare le conseguenze o gli effetti collaterali delle sostanze che assumeranno. 

Pensate che il Ministero della Salute ha stimato in tre quarti* il numero degli atleti che ricorrono ad un aiutino. In parole povere, se siamo 4 amici che fanno sport, solo uno di noi è totalmente pulito, significa che non ha assunto neanche un integratore. Bisogna dire che molti dei farmaci che vengono utilizzati NON SONO VIETATI sia chiaro, ma vengono prescritti solo per casi curativi. Se vengono utilizzati da soggetti sani diventa doping.

Per tornare agli integratori bisogna ammettere che vengono assunti con troppa facilità. Spesso si vedono runners imbottirsi di barrette prima di fare una 10 km. Basterebbe confrontarsi con un nutrizionista per sapere che sotto una certa soglia di impegno fisico per reintegrare è sufficiente l’acqua e della frutta (non parlatemi di ricostruzione muscolare per un dieci…)

Ma con cosa si dopano gli amatori?

* Diuretici. Si usano per perdere peso e per mascherare l’utilizzo di altre sostanze dopanti. Aumentano infatti il volume urinario fino anche a 6 litri al giorno.

* Ormoni. Ci sono di diversa natura. L’ERITROPOIETINA O EPO ad esempio stimola la produzione di globuli rossi aumentando così la disponibilità di ossigeno ai tessuti muscolari favorendo il recupero durante l’attività. Pensate durante una maratona che aiuto può dare. Altri ormoni utilizzati sono la CORTICOTROPINA, l’INSULINA, la GONADOTROPINA. Il rischio a cui si va incontro però è molto alto, basta citare l’ictus, l’infarto, fenomeni tossici al fegato, trombosi, tumori.

* Stimolanti. Riducono il senso di fatica, aumentano l’aggressività e la competitività. Fra gli stimolanti più utilizzati citiamo la COCAINA, le AMFETAMINE, l’EFEDRINA, la CAFFEINA.
Riuscire a stanare chi si dopa è impossibile. Tenete presente che un’analisi costa intorno ai 1000 euro. Voi spendereste 1000 euro per controllare il runner che ha vinto la tapasciata della parrocchia?

Dati

- 12  milioni gli sportivi in Italia.
- 3 milioni gli sportivi tesserati.
- 38.676 i maratoneti del 2015 (dato della rivista Correre).
- 1.427 i test eseguiti dalla Commissione di Vigilanza nei settori amatoriali e giovanili (nuoto,  atletica, ciclismo)
- 58 casi di positività nel 2015 (4,06%)
- 72,9% la percentuale di atleti sottoposti a controllo che ha dichiarato di aver assunto prodotti  farmaceutici e salutistici.

Operazione “Finti Atleti”

Un caso, scoppiato il 10 agosto 2015, fece molto scalpore, lo chiamarono “Operazione Finti Atleti”. 34 persone fra podisti, ciclisti, infermieri e presidenti di società sportive furono indagati dalla Polizia di Stato di Ragusa in quanto scoperti ad utilizzare, somministrare e “spacciare” sostanze dopanti. Pensate che fra i medicinali sequestrati trovarono prodotti utilizzati per le cure oncologiche. L’indagine era scaturita dalla segnalazione di un ciclista anonimo stanco di essere umiliato dai compagni più “prestanti”. La Squadra Mobile effettuò dei controlli durante la dodicesima Coppa “S.S.Salvatore” e la maratona della “Fidippide”. Pensate che uno dei partecipanti alla maratona, aveva in auto una borsa piena di sostanze dopanti. Una specie di farmacia ambulante. Oggi, molti di questi atleti, non possono più gareggiare perché squalificati a vita. Ma la cosa più triste è che i soggetti si dopavano per vincere il salame la domenica o per avere la meglio sui propri compagni di squadra durante gli allenamenti. Si avete letto bene. Quest’ultimi non partecipavano nemmeno a delle gare.




*Media è data dall’insieme degli atleti che praticano ciclismo, nuoto, atletica o vanno in palestra.




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