Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure: Percorsi sperimentali

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martedì 17 novembre 2015

Fartlek Facile

(Costantemente: cura dell'allineamento posturale, rilassamento, inclinazione e focus)




Correre alla sera, col buio, non mi piace; correre dovendomi nasare gli scarichi delle automobili mi piace ancora meno, nelle piste di atletica una noia mortale. Senza luce, viene a mancare una grande fonte di energia data dal sole, chiaramente percepibile. Quando ci sono belle giornate limpide, ci si sente belli svegli, pimpanti e arzilli, mentre  giornate come quella di oggi conciliano solo il sonno e l'assopimento. Scontato direte voi, beh in parte lo è, ma non se parliamo di allenamento, in quanto c'è una grossa differenza in termini di rendimento nell'allenarsi di mattino presto, nel primo pomeriggio o tardi la sera.
Delle tre, sicuramente l'ultima è la circostanza apparentemente peggiore e per diverse ragioni in questa stagione, non solo per la già citata oscurità che non aiuta, ma anche per il fatto che bisogna affrontare la seduta dopo una giornata di lavoro.
In questi casi, l'allenamento permette di imparare a trovare dentro di sè risorse inaspettate, quella che io definisco energia latente, e per farlo bisogna scavare molto molto in profondità (dentro di noi abbiamo molta più energia di quanto pensiamo). Capita di terminare la giornata sentendosi piuttosto scarichi, ma con la visualizzazione mentale dell'allenamento che da lì a poco andremo a svolgere o anche solo indossando le scarpette da running appena rientrati a casa, il nostro stato piscofisico cambia di colpo.
Inoltre, bisogna imparare ad essere flessibili in ogni situazione e fare di necessità virtù, traendo il meglio da ogni circostanza.

Questa sera ho messo in atto un'intuizione che ho avuto qualche giorno fa per ovviare al "problema" del correre al buio respirando gli scarichi per strada e dovendo attraversare incroci trafficati. Per farlo ho elaborato un percorso ad anello di 600m che avevo in mente da tempo, formato principalmente da una pista ciclabile quasi totalmente sgombra e anche piuttosto distante dal traffico delle macchine, tra l'altro con sufficiente illuminazione. Et voilà! Ecco la mia personale "pista di atletica".
Ci ho corso sopra un fartlek facile per 30' continuativi che in parte, ovvero dal 16° minuto in poi sono stati un pò una rottura di balle, come si addice a qualsivoglia tipo di allenamento in pista; ma sono anche contento perchè ci si può esercitare in quasi totale tranquillità, a ritmo regolare e senza traffico.
Non ho contato il numero di giri e nemmeno la media, in quanto è stata un'uscita sperimentale al 100% e ne sono soddisfatto. Sicuramente la prossima volta la interpreterò in maniera più veloce e ad un minutaggio inferiore; il girotondo, per 20', è già più che sufficiente, sia come fartlek che, appunto, come corto veloce.
In linea di massima, ho sprintato nei tratti rettilinei della pista recuperando attivamente in curva, senza soluzione di continuità per 30'. A sensazione devo aver percorso circa 7 km.

Al termine di tutto ciò ho continuato con qualche minuto di lavori per la reattività dei piedi con saltelli sugli scalini e, infine, esercizi isometrici su tutta la zona addominale e stretching.

Siate creativi!
A presto!