Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure

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giovedì 11 febbraio 2016

Post gara e allenamenti settimanali



Mentre scrivo, sono già tre le uscite di allenamento effettuate dopo la divertentissima e muscolarmente impegnativa gara di Fubine disputata domenica scorsa. 
La settimana che segue una gara, generalmente, è di buon senso dedicarla a lavori di recupero e rigenerazione al fine di "ripulire" i muscoli da affaticamenti e scorie varie, questo finchè la condizione di freschezza muscolare non torna a livelli normali ed equilibrati.
Già dal pomeriggio di domenica, a distanza di qualche ora dalla gara, ho utilizzato il remoergometro per una sessione blanda di defaticamento da 20' che ha avuto come fine principale il "massaggio muscolare" dato dall'aerobica lenta; successivamente, come di consueto, stretching generale su tutto il corpo. Poi, in settimana:

LUNEDI: Riposo e recupero attivo con bagno caldo e Olio 31 + stretching generale.

MARTEDI: Sensazione di gambe appesantite e indolenzite, quindi 20' di salto con la corda a ritmo molto blando da jogging + tecnica di corsa in salita su e giù da un gradino per 2' e infine esercizi isometrici con tenute da 6'' su tutte le parti del corpo. Stretching finale.

MERCOLEDI: 15' di fartlek facile su circuito da 400m. Sprint sui rettilinei e recupero nelle curve, senza soluzione di continuità. Coperta la distanza di 4 km; rientrato a casa, ancora stretching generale su tutto il corpo.

GIOVEDI: questa sera, sessione di Rowathlon (canottaggio indoor / bici / corsa) a ritmi medi, distribuita in 30' generali suddivisi in 10' per ogni frazione, con solo brevi pause per bere tra una frazione e l'altra. Successivamente, richiamo della forza su bicipiti e tricipiti tramite esercizi con gli elastici e su tutta la fascia addominale e lombare. Stretching generale.

A presto!
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domenica 7 febbraio 2016

Corri e Pranza a Fubine 2016

Stamattina la sveglia è suonata alle 7:00, la seconda alle 7:02, ma ero già in piedi. Si sapeva già da tutta la scorsa settimana che oggi sarebbe stata una giornata coperta e minacciosa di pioggia; fortunatamente, alla fine s'è rivelata soltanto sotto forma di lieve pioggerella con temperatura fresca sui 4-5 C°. Nessun podista si fa fermare da due gocce d'acqua, e tra l'altro, per il sottoscritto, queste appena descritte sono condizioni perfette per praticare sport all'aperto e godersela.
La gara di Fubine in programma oggi non è stata scelta per una ragione particolare, se non fosse perchè si trattava di un evento podistico a cui non avevo mai partecipato (a cui seguiranno altre gare in calendario mai disputate) dall'altimetria alquanto interessante e potenzialmente problematica:


Conoscere le altimetrie e studiarsi i percorsi prima di parteciparvi credo che sia molto importante e dà un certo vantaggio psicologico; sai come muoverti, dove spingere e dove risparmiare energia, quando cambiare l'assetto di corsa e via dicendo. Ho finalizzato tutto questo nel primo pomeriggio di ieri, percorrendo mentalmente il percorso, "leggendolo" sulla foto qua sopra e, soprattutto, sfruttando un dettagliatissimo video dimostrativo di qualche anno fa, in cui Daniele Novella e Paolo Bertaia, due forti podisti valenzani, illustrano il tracciato nello specifico. Trovo che i "video dimostrativi" di prova del percorso siano un'ottima idea, (tra l'altro nemmeno nuova) che consiglio agli organizzatori di eventi podistici di prendere seriamente in considerazione! Sarebbe come prendere due piccioni con una fava: ottimo servizio informativo per i podisti e altrettanto ottima pubblicità, sfruttando per bene blog e social network.

Detto questo, in poco meno di mezz'ora arriviamo in una Fubine che sembra essere avvolta in una nuvola bianca autunnale, con acquetta nell'aria, e lasciamo la macchina nel "parcheggio podistico" adiacente al campo sportivo. Poi, a piedi, ritiro pettorale e zona cambio presso il centro nevralgico della gara a Castello Bricherasio, non prima di esserci scalati una salita da 400 m al 10%, come recita il cartello, che già di per sè ne è valsa come un riscaldamento completo.
Ho trovato la stanza del castello adibita a ritiro pettorali e deposito borse molto accogliente, complici forse le luci calde a rendere l'atmosfera avvolgente. Tutto l'ingranaggio organizzativo ha funzionato alla perfezione e, terminate le vestizioni tecniche, in molti eravamo già fuori a testare il clima e a riscaldarci.

Dopo aver rodato le gambe sull'ultimo chilometro di gara con il buon Alessandro Giaguaro Cimo, alle 10:10 la gara ha inizio. I miei focus lungo il tracciato: badare solo al mio ritmo - rilassamento muscolare totale - tecnica in salita. In particolare oggi, visto le caratteristiche del percorso, ho lavorato su una tecnica di corsa in salita molto "economica" che si è rivelata vincente e che il mio compagno di allenamenti Viper conosce molto bene. Ho lasciato andare liberamente le gambe e sono stato sempre molto attento ad adattare ritmo e assetto alle varie pendenze.
In breve la gara è stata caratterizzata da una partenza in discesa di un paio di chilometri in cui bisognava fare molta attenzione a non tirare troppo, successivamente, dal terzo fino al settimo chilometro saliscendi continuativi non particolarmente impegnativi ma da controllare, fino ad arrivare alla vera difficoltà della gara: il muro verticale tra l'ottavo e il nono chilometro; punto in cui, se avevi gestito bene i precedenti saliscendi potevi ancora "ascendere" con relativa reattività, diversamente c'era da sputare sangue! 
Durante lo svolgimento della gara, il mio ritmo è andato in crescendo, diciamo un negative split o progressivo nemmeno tanto ricercato ma tale da permettermi di riagganciarmi al gruppo con la sempre tonica Ilaria Bergaglio e il miglioratissimo e costante Donato Cazzato Corciulo, entrambi della Solvay.
Per un pò siamo rimasti assieme, poi nei chilometri finali mi sono trovato spalla a spalla con Ilaria, (oggi, nella sua prima apparizione 2016, particolarmente veloce e reattiva) praticamente fino alla fine.

L'ultimo chilometro s'è corso lungo il belvedere.... ok, oggi con qualche velatura biancastra.. e mi ha piacevolmente sorpreso la svolta a destra sulla breve scalinata tagliagambe e poi dritti sulla rampetta verticale fino all'arrivo... io che sono abituato ad allenarmi con la corsa sugli scalini durante le sessioni di Rowathlon ho apprezzato molto! 

In definitiva credo che tutti abbiano apprezzato la gara e il tracciato, io tantissimo e mi sono davvero divertito, gestendo la gara esattamente come mi ero programmato di fare. Venendo dall'ultima settimana di allenamenti caratterizzati da sci di fondo e multisport, chiudo la mia prova in 47' tondi e 25° assoluto, completamente soddisfatto.

Alla prossima!

Ora vi lascio con una breve GALLERIA FOTOGRAFICA







































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martedì 2 febbraio 2016

Rowathlon di rigenerazione

(Sala Macchine)


Il Rowathlon è una variante del Triathlon sviluppatasi e diffusasi in Gran Bretagna ma pressoché sconosciuta in altri paesi, men che meno in Italia. Si tratta di una forma di triathlon normalmente svolta in indoor che pone come prima frazione il Canottaggio o Canottaggio Indoor (Indoor Rowing) al posto di quella tradizionale contraddistinta dal Nuoto.
In Inghilterra ci sono stati e ci sono, veri e propri campionati di specialità con alcuni record di percorrenza già stabiliti; io personalmente utilizzo questa forma di MultiSport Training come allenamento completo, svolta in svariate forme, intensità e durata.

Dopo l'uscita di sci di fondo di domenica, muscolarmente intensa, oggi sentivo il bisogno di recuperare con una sessione lenta e corta, snocciolata in questo modo:

- 5' di riscaldamento con tecniche di Kung Fu Wing Chun all'Uomo di Legno.

- 6' di Remoergometro a 24 battute al minuto. Focus sul lavoro addominale, il rilassamento muscolare e la respirazione nasale.

- 6' di Spinning Bike a pedalata molto sciolta: 3' sul sellino in posizione crono + 3' in scioltezza sui pedali.

- 6' di Salto con la corda: focus sull'allineamento posturale, rilassamento muscolare, respirazione nasale e rapidità nei cambi di salto. Andature a jogging avanti e indietro.

- 6' di Corsa sugli scalini: due rampe di scale in salita e in discesa, senza soluzione di continuità. Passetti corti, un gradino ogni passo per non sovraccaricare troppo. Richiamo della tecnica di corsa in salita e spinta di braccia.

Rapido richiamo della forza su bicipiti e lombari, infine, stretching generale.

A presto! 


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domenica 31 gennaio 2016

Settimana post cross: Sci di fondo

(Dalla rigogliosa galleria fotografica di BioCorrendo , finalmente ritratto, sullo sfondo oltre lo steccato, mio papà durante il cross di Novi della scorsa settimana, intento anche lui ad immortalare l'evento. E' l'autore di tutte le gallerie fotografiche che normalmente pubblico)


Dopo la corsa campestre di Novi disputata domenica scorsa, la tabella di allenamento settimanale è stata incentrata prevalentemente sul MultiSport Training fino a culminare con l'uscita di sci di fondo di oggi.

LUNEDI: Riposo.

MARTEDI: Un quarto d'ora di esercizio aerobico suddiviso in 8' di corsa sugli scalini e 8' di salto con la corda con andature. Sessione intensa ma breve in quanto le gambe erano ancora abbastanza appesantite. Esercizi addominali e stretching a completare la seduta.

MERCOLEDI: 20' di remoergometro a ritmo svelto costante, sulle 27 battute al minuto. Focus della seduta: rilassamento muscolare, respirazione aerobica nasale ed enfasi sul lavoro addominale. Stretching generale in chiusura di seduta.

GIOVEDI: 15' corsa fartlek su anello asfaltato da 400 m. Sprint sui rettilinei e recupero nelle curve, senza soluzione di continuità. Focus sull'inclinazione dell'asse corporeo, allineamento posturale, oscillazione delle braccia e rilassamento muscolare. Stretching in chiusura di sessione.

VENERDI: Riposo.

SABATO: Seduta defaticante di 20' di salto con la corda a ritmo sciolto, in totale rilassamento muscolare e respirando interamente dal naso. Stretching generale.

DOMENICA: Uscita di Sci di fondo, disciplina che apprezzo tantissimo per la sua estrema completezza (uno dei migliori sport aerobici) col gruppo Sci Club Verdefondo di Alessandria in quel di Saint Barthélemy in Valle d'Aosta, a 2000 m di quota. Oggi, ho avuto la possibilità di testare i miei nuovi materiali da Nordic Cruising da poco acquistati con estrema soddisfazione, grazie al tipo di fondo che abbiamo  trovato. Neve fresca e farinosa, visto che stava nevicando, perfetti per il mio tipo di sci off road. Insieme ad un gruppetto composto da altri quattro sciatori, abbiamo percorso la distanza di 15 km su un tracciato molto tecnico e pieno zeppo di saliscendi, che, per condizioni di limitata scorrevolezza degli sci e per l'altura, sono stati piacevolmente intensi! 
Come di consueto, ottima organizzazione logistica dello sci club, composto da persone molto piacevoli e simpatiche.

A presto! :)


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domenica 24 gennaio 2016

18° Cross Coppa Città di Novi Ligure

La corsa campestre non è per tutti, rispetto ad altri tipi di fondo richiede all'atleta una miglior tecnica di corsa espressa in azione e una notevole abilità di piedi. Personalmente valuto i cross alla stregua del salto con la corda come mezzo di potenziamento diversificato, con l'inestimabile pregio di dover costantemente correre concentrati sulla tecnica e sui giusti appoggi. Non necessaria, ma molto indicata ad atleti agili e forti muscolarmente e anche per chi, invece, deve migliorare questi aspetti.

Oggi, la prima mattinata novese è stata caratterizzata da temperature semi polari; al nostro arrivo il termometro in macchina segnava - 6 C°. Poco male per me, in quanto preferisco tutta la vita temperature simili, piuttosto che sciogliermi nella canicola e nell'umidità tipici delle nostre zone in estate.
Lo stadio "Costante Girardengo" - quartier generale della mia nuova squadra, l'Atletica Novese emana vibrazioni positive, ed è una sensazione che ho provato già dalla prima volta che ci ho messo piede. Si poteva respirare aria di atletica e sport genuini, come spesso accade nella nostra realtà podistica alessandrina fortunatamente. Dopo aver salutato gli innumerevoli amici dei più variegati gruppi podistici ed aver pagato l'iscrizione, ci apprestiamo a testare e tastare il fondo di gara. Sicuramente, il manto erboso migliore l'hanno avuto i concorrenti della prima batteria, ancora imbiancato dal ghiaccetto generato dalle basse temperature. Anche con scarpe normali l'aderenza era ottima, nessun rischio di volare oltre lo steccato!! Discorso un pò diverso per il mio gruppo che partiva alle 10:10, dal momento che ci siamo ritrovati con un piacevolissimo sole che pian piano si faceva tiepido, andando però anche a cambiare alcune caratteristiche del percorso, da ghiacciato appunto, a bagnato semi molliccio, considerando anche i passaggi della prima batteria.

In questa mia seconda uscita con la maglia dell'Atletica Novese, prima del 2016, ho utilizzato le calzature Nike Wild Trail (vedi box sotto) scarpe da trail running minimaliste, molto leggere e con un'ottima "dentatura" nella suola, che si sono comportate benissimo su questo tipo di manto erboso, con solo qualche piccola derapata in alcune curve strettissime. Una corsa campestre che ho trovato davvero molto molto divertente, caratterizzata da costanti cambi di direzione e ritmo, curve a destra e curve a sinistra, in un continuo molla e riprendi, in pratica un fartlek su erba da 6 km.
Sono contento della mia condotta di gara; ho cercato di correre a ritmo costante per l'intera distanza e credo di esserci riuscito piuttosto bene, avendo chiuso 14° nella mia batteria in 23':40" (credo che i tempi stampati sui tabelloni a corredo delle classifiche subito dopo la prova, per molti non siano molto precisi; ad esempio il mio cronometro ha segnato 23':40", dove invece è indicato in 23':48". Semplicemente una segnalazione, per quanto mi riguarda solo un dettaglio di poca rilevanza :)

Questo cross ha visto anche le reunion 2016 del Team Quality, con colori sociali diversi, ma con una formazione a 3/4, visto che il buon Tiziano "Viper" Sanna, al momento, è impegnato su altri fronti sportivi non meno stimolanti e sperimentali. Ottima l'organizzazione dell'Atletica Novese in tutto; meccanismi semplici ma altamente funzionali, bravi anche per come avete disegnato il tracciato.
Il ristoro al circolo degli alpini adiacente lo stadio è stato apprezzato all'unanimità: tra le varie leccornie, la focaccia salata era veramente spettacolare!!


Per ulteriori commenti, punti di vista sulla gara e gallerie fotografiche:





(Il modello di Nike Wild Trail che ho utilizzato oggi risulta perfetto su manto erboso secco o semi ghiacciato come quello trovato stamattina. Ottimo grip in condizioni generalmente neutre, qualche problemino di scivolamento inizia ad insorgere su fango spesso che aderisce alla suole e terreni pesantemente bagnati. Assolutamente consigliate per corse campestri in condizioni di fondo "normali")




Per ora è tutto, vi lascio alla mia...


...GALLERIA FOTOGRAFICA completa. Come sempre, ringrazio mio papà per l'ottimo lavoro svolto!