Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure: Gare.

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mercoledì 28 giugno 2017

Silvano d'Orba: 16° giro delle frazioni

Buongiorno amici sportivi!

Garetta top quella andata in scena ieri sera a Silvano d'Orba; ero curioso di parteciparvi in quanto per me si trattava di una prima assoluta all'evento, in territorio ovadese dove abbiamo corso innumerevoli gare di una certa qualità nel recente passato e anche questo "Giro delle frazioni" non si smentisce.
Tipica corsa estiva con annesso pasta-party finale a complemento delle premiazioni, una ricetta che continua a dimostrarsi vincente ed apprezzata in estate, complice forse il fatto che il clima favorevole instilla la voglia di aggregazione e stare all'aria aperta.

"The Monster" ieri sera grande grimpeur
105 partenti sono un bel numero per una serale del martedi; la traccia gps che mi ero studiato a casa evidenziava un D+ di quasi 145m distribuiti su un tracciato della lunghezza complessiva di 5,3 km; in pratica un'ascesa costante per circa 2,8 km, qualche "mangia e bevi" centrale e infine un tratto di discesa e piano verso l'arrivo, il tutto equamente distribuito su asfalto e sterrato in termini di fondo.

In fase di riscaldamento, grazie all'amico e compagno di squadra Diego "The Monster" Scabbio, ho avuto modo di osservare bene la fase più insidiosa di gara, ovvero la prima salita con vari tornanti fino ad attaccare il tratto in sterrato; a stime approssimative direi intorno al 7-8% di pendenza media, poi correggetemi se sbaglio. Questa "toccata con mano" direi che è stata determinante per capire alla perfezione come impostare il ritmo gara; due assetti: per tutta la "fase acida" di salita, cioè la prima parte di gara, su con le ridotte in modalità "grimpeur", talloni bassi falcate corte in rapida sequenza di passi con grande aiuto delle braccia, focus massimo sul rilassamento generale e l'economia di corsa.

Venendo invece alla seconda parte di gara, dal 2,8°km in poi, ovvero a meno di due km dal traguardo, cambio di assetto giù per la discesa, cercando di spalancare il più possibile il gas e, concentrandosi sul rilassamento generale, cercare di fare mulinare il più possibile le gambe ad alta cadenza; sugli ultimi 800m in semi piano verso l'arrivo sono solo una questione di gestire lo sforzo.

Mi ritengo davvero molto soddisfatto di come ho gestito lo sforzo in gara; era da parecchio tempo che non correvo più un collinare tosto a piedi, infatti, ultimamente, salite simili le affronto per lo più in Mountain Bike, come sapete per motivi di "conservazione piedi" e devo dire che le qualità allenanti della bici ieri si sono perfettamente trasferite sulla corsa. Ne è scaturito un ottimo progressivo collinare corso con la testa, sapendo bene come dosarmi. In mezzo ad un parterre di atleti del calibro di: Diego Picollo, Tornielli, Farranda, Dhimi, Scabbio solo per citare i primi che mi vengono in mente, termino in 11^ posizione assoluta e 2° nella mia categoria di appartenenza col tempo di 21':24".

E le divise sociali?! :D :D
Gara comunque non esente da qualche piccolo difettuccio: il primo tra il 2° e il 3° km di gara, in piena fase di salita su sterrato ci troviamo davanti una catena che chiude completamente il passaggio, con annesso tizio dall'aria indifferente che ci trafficava vicino; l'aveva appena messa? La stava togliendo? Boh, fatto sta che le opzioni da scegliere al volo erano due: provare la tecnica di salto in prospettiva di un futuro 3000 siepi, rischiando di cadere rovinosamente a terra, oppure arrestare la corsa e scavalcare con calma. Sia io che Diego Scabbio abbiamo optato per la seconda ipotesi, proseguendo poi regolarmente; però, perché essere costretti a doversi fermare in gara?
Il secondo intoppo, ma forse quello più pericoloso è stato l'aver quasi rischiato un frontale in piena discesa, quindi in massima velocità su tornante senza visibilità, con una macchina che saliva dal senso di marcia opposto; meno male che ho avuto la prontezza di riflessi da scansarmi repentinamente sulla destra a bordo strada. Con un pò meno lucidità mi avrebbe fatto volare. La questione della sicurezza e del traffico stradale durante gli eventi podistici è molto importante! Non bisogna trovarsi né in mezzo a macchine in movimento quando si corre né vedersele arrivare davanti... 

La serata termina con un rigoglioso pasta party, nella zona allestita a fianco del campo sportivo ed annesse premiazioni di tutte le categorie. In definitiva mi sento di consigliare a tutti questa gara, a cui parlando prettamente di qualità tecnica del percorso do un bell'8, mentre c'è qualcosa da rivedere in quanto a presidi sul tracciato e traffico macchine, aspetti sicuramente migliorabili per la prossima edizione.
Per la classifica ufficiale, vi rimando a http://atleticanovese.it non appena disponibile.

A presto carissimi!


domenica 11 settembre 2016

33° Giro del Morto di Valmadonna

(Passaggio all'altezza del quarto km circa; ringrazio per la foto Fausto Guzzo)

(Team Quality: Tre squadre diverse, ma il cazzeggio rimane sempre e comunque assicurato!! Ah ah ah)



Stamattina è andato in scena il 33° Giro del Morto che ha come quartier generale la zona Camping Valmilana, per noi del Team Quality abituale campo di allenamento per preparare buona parte delle corse su misto dell'Alto Monferrato a cui partecipiamo e molto, molto altro ancora.
Con l'estrema calma data dalla certezza  di raggiungere il punto di ritrovo in meno di dieci minuti, l'appuntamento col Viper è sotto casa sua alle 8:15 e ci arrivo puntuale come un orologio svizzero, anzi oserei dire finlandese! In un battito di ciglia siamo già in collina, macchina parcheggiata e con indosso i pettorali: questo posto non nasconde nessun segreto per noi! Eh eh

Ci fa sempre piacere incontrare e scambiare quattro chiacchiere con gli amici abituali dei campi gara; il pregara ha i suoi "riti propiziatori" che guai trascurare! Ciascuno ha i suoi: lo stretching, gli allunghi, il jogging.. tutti dettagli che dicono molto di un atleta. Essendo arrivati con largo anticipo abbiamo tutto il tempo per riscaldarci bene, su una strada Valmigliaro popolata da svariati "gruppi di riscaldamento" in formazione.

Il tracciato del Giro del Morto è molto semplice da spiegare: intanto si tratta di un percorso storico utilizzato già dai fondatori del Gruppo Podistico SAI Frecce Bianche di Alessandria quali Peo Luparia e l'avvocato Mario Boccassi tra fine anni '60 e '70 che ne coniarono anche l'originale nome dopo il ritrovamento di un manichino tra le frasche, inizialmente scambiato per un uomo.. morto.... da qui, il nome. 
Il giro si sviluppa per un totale di circa 12,5 km su cui in pratica bisogna essere bravi a gestire ritmo ed energia fino al quinto km in semipiano o, se preferite, di regolare lieve ascesa; ma è proprio da questo punto in poi il vero cuore della gara ed è da qui che si capisce chi ne ha e chi no.
Valle San Bartolomeo presenta agli atleti la prima rampa, quella strada Varza lunga appena 450 mt ma caratterizzata da una pendenza dell'11% quasi repentina; gli atleti che hanno spinto troppo nei precedenti 5 km e vi si approcciano già impiccati, praticamente sono quasi spacciati per il proseguo della gara.

I giochi si fanno in definitiva dal quinto al decimo km di gara caratterizzati da salita praticamente continua e dove non c'è mai veramente la possibilità di rifiatare. Non appena si è smaltito il lattato sviluppato sulla strada Varza, ecco che dopo un brevissimo tratto in piano adiacente alle piscine La Collina si presenta il "passaggio nel boschetto"... saliscendi allo stato puro su sterrato che culmina su una salitina di fondo ghiaioso.
Tempo per recuperare? Neanche per sogno! Segue un rapido passaggio in discesa secca sempre su ghiaia che spunta sulla SS79, statale che viene rapidamente attraversata per affrontare l'ultimo strappo, come nelle edizioni di anni fa erano soliti scrivere sull'asfalto. Si tratta di due gobbe in successione, anzi a dire il vero tre, per molti "letali" chiamate Pisserot, che si è costretti ad affrontare quando ormai c'è ben poca benzina rimasta in serbatoio. Prima rampa 60 mt, 10 mt di piano, seconda rampa di 90 mt, scollinamento; segue una curva a sinistra in discesa poi a destra, giù diretti e di colpo in salita sulla terza e ultima rampa di un centinaio di metri, altro scollinamento...
A questo punto le gambe bruciano e il problema è che i successivi 1,5 e forse qualcosa più km sono al 95% in discesa; chi ne ha dà l'ultima sferzata per staccare, chi è imballato invece deve solo cercare di ritrovare il controllo ed una buona forma di corsa mentre si ridiscende verso la Piscina Valmilana dove agli atleti spetta un lungo e liberatorio rettilineo in semipiano dopo essersi cuccati 1500 mt di discesa prima su asfalto e poi su un passaggio in sterrato tutto curve.

Questo è il tracciato del Giro del Morto descritto, mi auguro, in maniera dettagliata. Ho affrontato la gara senza nemmeno azionare il cronometro, ero più concentrato su altri aspetti della corsa, come la corretta respirazione e la forma, su cui mi focalizzavo puntualmente ogni 10' tramite un segnale acustico del timer. Ho corso molto liberamente e, a sensazione, credo di aver terminato la mia prova i 51-52'. Presto andrò a controllare giusto per curiosità su BIO CORRENDO cosa che invito a fare anche a voi per avere una panoramica generale su questa 33^ edizione del giro

In Valmilana, stamattina si è ritrovato tutto il Team Quality con il sottoscritto in seconda posizione sul podio di categoria, il Viper idem, Claudia Marchisa prima donna e da sottolineare infine anche la buona gara di Alessandro Schiara. Claudia, supervisionata dal coach Francesco Labate, sta ottenendo miglioramenti qualitativi costanti, evidenti già solo questa settimana con le vittorie di stamattina e di Spinetta venerdi.

L'evento è stato organizzato ottimamente dalla SAI Frecce Bianche, nessuna mancanza da sottolineare, se non il fatto che, a mio avviso, un ristoro in più prima dell'ultimo strappo non avrebbe guastato. Per il resto è stata una piacevolissima mattinata di risate e sport culminata con l'egregio Pasta Party finale messo a disposizione dall'organizzazione!

A presto!