Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure

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lunedì 9 novembre 2015

Castellazzo Half Marathon 2015: Galleria Fotografica




































































On line anche la galleria fotografica di GINA MITA e in giornata quella di FAUSTO DEANDREA

Buona visione! :)

domenica 8 novembre 2015

Castellazzo Half Marathon 2015

(Con i colori della Cartotecnica Piemontese: un'altra medaglia si va ad aggiungere al mio già folto medagliere di mezze maratone disputate. Ci tengo a ringraziare Hicham Dhimi dei Maratoneti Capriatesi per avermi aiutato a riprendere il passo sul finale, in un momento di difficoltà. Questo ragazzo è sempre molto generoso e disponibile ad aiutare gli altri.)


(Il Team Quality e la soddisfazione di Claudia alla sua prima mezza)



Ultima gara stagionale per me, questa Castellazzo Half Marathon, corsa l'ultima volta esattamente dieci anni fa. Dopo numerose mezze maratone disputate in Europa, oggi, sono tornato a cimentarmi sulla distanza a due passi da casa, in assoluta comodità.
Ho partecipato principalmente per testarmi su alcuni accorgimenti e studi sulla tecnica di corsa che sto sperimentato ed affinando negli ultimi mesi e non per un chissà che tipo di attrattiva questo percorso potesse presentarmi. 21 km quasi del tutto piatti su strade provinciali, dove le uniche cose che contano sono il fare ritmo e rimanere concentrati in sè stessi quando ci si trova a percorrere i lunghissimi rettilinei.
L'impostazione di gara avrebbe riguardato un progressivo o Negative Split suddiviso in 7+7+7 km, ma oggi l'interpretazione non mi è riuscita proprio alla perfezione e credo di essere partito con un pò troppo brio, nonostante il ritmo iniziale, abbondantemente sotto i 4', riuscissi a gestirlo piuttosto bene.
All'altezza del quattordicesimo chilometro ho cominciato ad accusare un pò di disagio sui polpacci, tale da costringermi ad abbassare lievemente il ritmo, ma purtroppo in maniera consistente.
In pratica la condotta nei primi 7 km sarebbe stata meglio protrarla nei 7 km centrali di gara con una progressione meno brusca.
Fortunatamente, tra il diciassettesimo e il diciottesimo chilometro, sono stato in grado di riacquisire abbastanza lucidità per tornare in carreggiata con un'azione di recupero che mi ha permesso, nonostante tutto, di chiudere in 1h:26':48'', che in proiezione e senza quel disagio fisico al quattordicesimo chilometro, avrebbe potuto anche essere, agevolmente sull'1h:22', ma va bene lo stesso!
La cosa che non mi ha lasciato soddisfatto da questa mezza, è che non sono riuscito a rimanere concentrato sullo sforzo e chiuso in me stesso, "impassibile" agli eventi esterni, come faccio di solito, sempre e solo focalizzato sul mio passo. In alcuni frangenti mi è venuto quasi naturale seguire certi "trenini" di ritmo e "tatticamente" non è stata la scelta più azzeccata. 
Per contro, però, posso ben dire di essere tornato ai miei ritmi sulla mezza, e anche meglio, considerata l'ultima disputata a marzo in quel di Madrid, ancora da semi infortunato (borsite calcaneare sinistra dovuta a circuito fit-camp un pò improvvisato nell'estate 2014), chiusa ben oltre l'ora e trenta.

Parlando dell'evento dal punto di vista organizzativo, nulla da dire, ottimo lavoro da parte degli amici della Cartotecnica Piemontese in ogni singolo aspetto, grazie alla minuziosa regia di Damiano Guida.
Degna di nota la prestazione della mia amica e compagna di allenamento Claudia Marchisa, qui sopra con me in foto, terza donna assoluta che è riuscita a terminare la sua prima mezza maratona in 1h:29':03", davvero brava! Gli ultimi allenamenti fatti ci hanno ripagato alla grande!

Da domani sarà on-line la mia galleria fotografica completa; per ulteriori approfondimenti e classifiche, vi rimando al blog di FAUSTO DEANDREA

A presto!



mercoledì 4 novembre 2015

Aerobica Supplementare

(Gli allenamenti aerobici a ritmi blandi possono essere svolti anche ogni giorno come recupero e rigenerazione, proprio come insegnava l'illustre coach neozelandese Arthur Lydiard, inventore del jogging tra gli anni '60 e '70. Inoltre, su un buona capacità aerobica di base, si costruiscono tutte le altre qualità)


Rapido aggiornamento sulla seduta di oggi; come ben denota il titolo, ho eseguito una seduta aerobica molto tranquilla, al remoergometro, della durata di 20'. L'obiettivo è stato mantenere caldo il motore ma a bassi giri, in vista della mezza maratona di domenica.
Focus della sessione: il rilassamento muscolare totale e la respirazione di solo naso. Un trucco per sapere se vi state allenando sempre in zona aerobica? La tenuta della respirazione di solo naso appunto, per tutta la durata dell'allenamento, senza aver bisogno di aprire la bocca per extra ossigeno. Non facile, ma si migliora molto la capacità polmonare. Provate! :)





lunedì 2 novembre 2015

Rilassamento Funzionale






 


(Estratto dal libro ChiMarathon di Danny & Katherine Dreyer dal titolo "Functional Relaxation; Traduzione e adattamento in italiano: Matt J. Baner)

Quello che consideriamo come obiettivo finale della fase di condizionamento è l'andare oltre il bisogno di compiere uno sforzo e imparare il rilassamento funzionale in cui potrete sperimentare la forte sensazione di essere davvero rilassati nei vostri movimenti e sentirete quanto ciò possa beneficiare la vostra corsa. Non potete essere completamente rilassati se prima non trovate il corretto allineamento posturale.
Facendo nuovamente riferimento alla metafora del suonare un brano musicale al piano, la fase della tecnica avviene quando imparate a leggere la musica e a trovare le note sulla tastiera. Potete paragonare questo all'allineamento posturale; state gettando le basi. Avete imparato a seguire la melodia e ad aggiungere qualche accordo basilare. La fase di condizionamento accade quando, dopo settimane di pratica, non avete più necessità di leggere la musica e le vostre mani sanno esattamente come muoversi. Mentre vi sentite più a vostro agio con il pezzo, la vostra mente, le vostre mani e le dita possono rilassarsi e avrete modo di aggiungere sfumature ed emozioni alla vostra musica, che diventerà più arte che forma.
Katherine ed Io assistemmo ad un concerto di pianoforte del prodigio cinese Lang Lang mentre eseguiva Rachmaninoff nella bellissima Davies Symphony Hall di San Francisco. Non ho mai visto nessuno suonare il piano con una tale venerazione e amore; non ho nemmeno mai sentito la musica penetrarmi nel cuore nel modo in cui fece la sua. La platea presente era completamente affascinata dallo spettacolo.
Durante l'intervallo si potevano sentire persone esclamare il loro piacere con parole come "direttamente dal paradiso", "angelico", "squisito", "mai sentito niente di simile prima". Eravamo tutti legati da questa esperienza condivisa, guardandoci a vicenda e realizzando quanto fossimo fortunati nel poter assistere a questa performance.
Mi piacerebbe essere a questo livello con la mia pratica della corsa; e certe volte, quando ogni cosa è al posto giusto, sento di poter accedere a quella dimensione in cui la mia corsa non riguarda la tecnica, ma semplicemente il muoversi attraverso lo spazio. Questo non accade in ogni mia uscita di corsa, ma so che il potenziale è lì, e lavoro sempre per raggiungerlo, spesso soltanto focalizzandomi su uno o due aspetti della forma. Quando riesco a toccare quel "punto di beatitudine", quando la mia corsa è libera e facile, mi sento realizzato nella vita e il mio spirito vola. Ecco perchè amo così tanto correre.