Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure

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mercoledì 9 marzo 2016

Incontro pubblico "Lo sport è... Vita"

La mia squadra di atletica, l'Atletica Novese informa del seguente incontro, sabato 12 marzo presso il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure.




martedì 8 marzo 2016

La borsite calcaneare



Sono stato, ahimè, vittima di questo infortunio a cavallo tra il 2014/2015 e ho impiegato parecchi mesi per risolvere il problema. Con l'infiammazione della borsa calcaneare, non solo risulta difficile appoggiare il piede a terra per fare il primo passo appena scesi dal letto, ma si è completamente limitati nella pratica sportiva che richiede l'uso intensivo dei piedi. Nel mio caso, la causa scatenante fu un esercizio di step con salita e discesa su un gradino eccessivamente alto, durante un circuito Fit Camp di gruppo piuttosto approssimativo, tale da tenere la zona tra il calcagno e il Tendine d'Achille eccessivamente stirata, e da qui, l'infiammazione. Su di me, pomate e ghiaccio non hanno sortito grande effetto, solo qualche beneficio dallo stretching intensificato sulla zona; la vera chiave di volta, però, sono state le lunghe marce collinari in tecnica Nordic Ski Walking, che, alleviando il sovraccarico sugli arti inferiori, mi ha permesso, con pazienza, di recuperare pienamente.


A tal proposito, vi propongo questo interessante articolo di approfondimento pubblicato da Roberto Albanesi, buona lettura!


La borsite retrocalcaneare (o, più comunemente, borsite del calcagno o borsite del tallone) e la borsite sottocutanea sono processi infiammatori che interessano la borsa sierosa retrocalcaneare o quella sottocutanea, borse che si trovano nella zona di inserzione del tendine d’Achille sul calcagno, rispettivamente fra il tendine e il calcagno e in sede sottocutanea.
Questi tipi di borsite provocano dolori nella zona del calcagno e/o nella parte della pianta del piede, anche di notevole intensità. Le borse interessate sono dolenti alla pressopalpazione e il calcagno è arrossato e gonfio.


Borsite del calcagno: le cause


Le cause delle borsiti del calcagno possono essere le più svariate; in alcune circostanze il problema è di tipo anatomico; è per esempio il caso di soggetti affetti da spina calcaneare (una patologia che può interessare sia chi pratica attività sportiva sia persone sedentarie; in genere il problema interessa gli ultraquarantenni), morbo di Haglund (osteocondrosi dell’apofisi posteriore del calcagno, un tipo di osteocondrosi che di norma interessa soggetti che vanno dagli 8 ai 13 anni) o piede cavo (una deformità, che può essere congenita o acquisita, caratterizzata da un’accentuazione in altezza della volta plantare).
La borsite del calcagno può anche essere legata all’utilizzo di calzature non idonee o eccessivamente usurate (da notare che anche un plantare fatto male, come per esempio quelli eccessivamente spessi che alzano troppo il contatto del calcagno con la scarpa, può provocare una borsite), mentre in altri casi il problema può derivare da allenamenti eccessivi o errati.


I sintomi


Il soggetto affetto da borsite retrocalcaneare avverte generalmente dolore durante la camminata, durante i movimenti della caviglia (con carico o senza); la dolenzia, quando si preme sulla parte interessata dal processo infiammatorio, può essere, nei casi più seri, particolarmente intensa, tanto da sembrare insopportabile. Come detto in apertura, il calcagno appare gonfio e arrossato.



La diagnosi


Esami ecografici e radiografici permettono di evidenziare i processi infiammatori e individuare eventuali patologie associate. In caso di borsite calcaneare l’ecografia mostrerà un certo ispessimento della borsa interessata dal processo infiammatorio.
Il vero problema delle borsiti del calcagno è la diagnosi differenziale con le patologie del tendine d’Achille, tendinosi e tendiniti inserzionali, un vero e proprio spauracchio per coloro che praticano attività sportiva.
Chi avrà compreso la genesi della borsite potrà comprendere l’efficacia del semplice test che consente di distinguere fra un’infiammazione inserzionale del tendine e una borsite.
Basta camminare o corricchiare a piedi nudi su una superficie piana. Nel caso di borsite il dolore è decisamente attenuato, mentre nel caso di una componente inserzionale del dolore non si nota grande differenza.


Il trattamento


Quando la borsite è legata a problemi di tipo anatomico, la questione può essere particolarmente complessa, mentre se il processo infiammatorio è dovuto a calzature non idonee o allenamenti quantitativamente o qualitativamente sbagliati la situazione può essere gestita abbastanza facilmente con un po’ di buon senso: è necessario un periodo di stop di 15-20 giorni circa durante i quali, oltre ad adottare semplici terapie (crioterapia, pomate antinfiammatorie con bendaggi occlusivi, antinfiammatori nei primi 2-3 giorni della patologia ecc.), è consigliabile calzare il meno possibile scarpe che possano irritare le borse (sono consigliate calzature ortopediche aperte posteriormente); nel caso di permanenza dei sintomi, la visita ortopedica potrà consigliare mesoterapia o infiltrazioni. In alcuni casi si deve intervenire chirurgicamente per asportare le borse e modificare il calcagno. Se si rende necessario l’intervento chirurgico la ripresa dell’attività sportiva va affrontata in modo graduale.


Sempre di Albanesi, da Amazon  


domenica 6 marzo 2016

Rowathlon a 5 frazioni

(Rowathlon a manetta)


Per questa mattina, l'idea in programma era quella di partecipare alla gara di Montaldo Bormida "La via dei tre castelli", un percorso caratterizzato da diverse "gobbe" piuttosto interessanti e stimolanti, con un'altimetria che aveva catturato la mia attenzione già da diverse settimane.
L'improvviso clima infame ed assurdo per marzo, con tuonate e nevicate all'unisono (! ! !), mai verificatesi prima d'ora, mi ha fatto cambiare rotta all'ultimo momento e nel pomeriggio di ieri, ascoltando il buon senso, ho deciso di rinunciare. Attenderò ancora un paio di settimane, magari mettendoci l'ultima sciata in mezzo, poi sarà la volta di un'altra gara nuova in calendario, mai corsa, il CorriItalia di Predosa del 20, sperando che il tempo non decida di fare l'inverno di colpo!

Il piano B, quindi, è stata una seduta aerobica indoor molto completa e intensa strutturata in 5 frazioni da 12 minuti l'una; ultima variante del mio allenamento di Rowathlon. Eccolo:

- 5' di riscaldamento con esercizi di mobilità e scioglimento articolare.

- 12' di Remoergometro: fartlek facile con cambi di ritmo ogni 40". Cura nel mantenimento del rilassamento muscolare.

- 12' di Spinning: fartlek facile con alzate e ritorno sui pedali ogni 40''.

- 12' di Pugilato a vuoto e contro l'Uomo di Legno. Slittamenti da posizione di guardia, footwork, calci alti, laterali e tutte le combinazioni di mano.

- 12' di Corsa Sulle Scale: scalata con passo ad ogni scalino, un passo ogni due scalini, andature laterali a sinistra e a destra senza soluzione di continuità. Ottima intensità.

- 12' di marcia a piano inclinato su Tappeto Magnetico. Una vera e propria marcia in salita dove ho alternato l'andatura normale con andature a passi laterali a destra e a sinistra. Elevata intensità aerobica con parecchio sudore versato.

Ottima sensazione di lavoro completo al termine dell'esercizio; per concludere il tutto, stretching generale per 10'.

A presto!


Ecco alcuni attrezzi utilizzati in questa sessione di allenamento, consigliati da Amazon

sabato 5 marzo 2016

L'importanza di variare gli allenamenti: aggiungere un pò di brio alla routine

(Coach Danny Dreyer, fondatore del Chi Running e capo istruttore)



(Articolo originale di Danny Dreyer dal titolo "The Importance of Varying Workouts: adding spice to your running life", pubblicato su  www.chiliving.com.. Adattamento e traduzione in italiano: Matt J. Baner).


Vi è mai capitato, ad un certo punto del vostro programma di allenamento, di percepire quello che state facendo come un pò stantio... persino noioso? Questo è un problema comune a molti corridori, e siccome si tratta di una questione che va oltre la noia, essa può intaccare i vostri progressi e la vostra resistenza come podisti. Svolgendo le stesse corse di settima in settimana, alla fine vi sentirete meno stimolati ad affrontare le sfide dell'allenamento o persino annoiati dalla routine. Ma questo, a dire il vero, non è nemmeno la parte peggiore. Se vi ritrovate "impantanati" in una routine, ad un certo punto vi scontrerete con un muro, anche chiamato "livello plateau", una fase stazionaria da cui non scaturisce nessun tipo di miglioramento dall'esercizio e il vostro livello di condizionamento come corridori non si sviluppa ulteriormente.






Pensatela in questo modo. Ogni volta che uscite a correre esercitate un gruppo ben definito di muscoli, quindi, se correte sempre allo stesso modo, quegli stessi muscoli saranno sempre esercitati, ma che dire invece di tutti gli altri distretti muscolari che non vengono coinvolti? Anche loro necessitano di stimoli allenanti.
Cosa succede quando un amico vi invita a correre sul suo percorso preferito? E se fosse più collinare di quanto siano i vostri percorsi abituali, o comunque in qualche modo differente? Se è troppo diverso da ciò che siete abituati, vi accorgerete che dovrete lavorare un pò più duramente del solito, questo perchè siete costretti ad utilizzare muscoli che normalmente non esercitate.
Variare i vostri allenamenti è l'equivalente di mangiare cibi diversi ad ogni pasto. Proprio come il vostro corpo brama nutrimento da varie tipologie di cibo, così tutti i muscoli necessitano di essere "nutriti" con l'esercizio. Se fate sempre le stesse corse, vi ritroverete con molte parti del vostro corpo "affamate" di esercizio. Quindi, vi consiglio di provvedere a dare al vostro organismo stimoli diversi tramite corse che richiedono il coinvolgimento di differenti gruppi muscolari.

Ecco alcuni esempi di corse diversificate da aggiungere al vostro mix settimanale:

- Corsa Collinare (vi aiuta a mettere in moto anche la parte alta del corpo)

- Trail Running (fa lavorare molto le caviglie e i muscoli laterali)

- Progressivo/Negative Splits (partite lenti e terminate a ritmo più sostenuto... un grandioso allenamento cardiovascolare!).

- Intervalli/Fartlek (aiutano a sviluppare velocità di gambe, parte superiore del corpo e cardio fitness).

- Corsa Lunga (CLL: Corsa Lunga Lenta per sviluppare capacità aerobica)

- Corsa di Rigenerazione (Divertitevi e rilassatevi... ve lo meritate)

- Corsa di Gruppo (sviluppa la capacità di socializzare)

- Corsa tecnica: studio della forma (sempre un tempo speso ottimamente per affinare e migliorare le vostre qualità bio-meccaniche).

Se vi impegnate a sostenere tabelle settimanali da 4-5 uscite, ogni corsa dovrebbe essere diversa. Una regola basilare da seguire è non mettere in programma sedute impegnative una di seguito all'altra. Il vostro organismo risponderà molto meglio se alternate uscite facili ad uscite difficili. Sessioni di corsa intense sono progettate per sviluppare forza e condizionamento cardiovascolare, mentre uscite di corsa facili servono per recuperare, sia mentalmente che psicologicamente e per costruire capacità aerobica.

Infine, aggiungete anche un pò di "brio" alla vostra dieta da corridori e vedrete meraviglie nel vostro appetito da podisti. Potrete persino accorgervi di aver trovato nuovi allenamenti preferiti. Avrete molto di più di cui parlare con i vostri amici. Il vostro corpo sarà allenato meglio e in modo più completo; e in più, la noia non sarà mai un problema.... perlomeno mentre correte.


Se siete seriamente interessati a migliorare la vostra tecnica di corsa e tutto ciò che riguarda la buona postura da sportivi, non posso che segnalarvi e consigliarvi il libro di Danny Dreyer su Amazon    acquistabile direttamente da questo link:

A presto!






mercoledì 2 marzo 2016

Fartlek breve e aerobica

(Wooden Dummy - Uomo di Legno: un compagno sempre disponibile!)


Rapido aggiornamento per riportare quella che è stata la sessione di allenamento di questa sera. Durata totale 35' suddivisi in questo modo:

- 5' di riscaldamento tramite esercizi di scioglimento muscolare generale eseguiti in modo dinamico.

- 10' di remoergometro con variazioni 40'' piano - 40'' forte senza soluzione di continuità.

- 10' di tecniche marziali miste all'Uomo di Legno (vedi foto sopra) e al sacco di velocità. Inseriti slittamenti, footwork e posizione di guardia del JKD, Chi Sao del Wing Chun. Tecniche pugilistiche contro l'Uomo di Legno e al sacco di velocità.

- 5' di Step sul gradino simulando la tecnica di corsa in salita; 2,5' partendo con gamba sinistra e 2,5' cominciando con gamba destra.

- 5' di salto con la corda a ritmo facile come defaticamento.

- Stretching generale.








Nel salutarvi ne approfitto per segnalare un'ottima lettura didattica, ovvero Healthy Intelligent Training di Keith Livingston; testo in inglese che illustra dettagliatamente i principi provati del metodo di allenamento del master coach neozelandese Arthur Lydiard e come pianificare una "tabella di marcia" in modo intelligente e di buon senso. Un'occasione per migliorare ed affinare le proprie capacità linguistiche, per i molti che sono a digiuno con l'inglese; Testo prezioso per tutti gli atleti seri di endurance, coach e preparatori.
Qui di seguito trovate il link Amazon per l'acquisto diretto.

A presto!

domenica 28 febbraio 2016

Il weekend aerobico: Ski Walking & Rowathlon

Ecco in breve com'è andato a snocciolarsi questo weekend sportivo, caratterizzato da un pò d'acquetta ma nessun reale nubifragio qua da noi, solo un venticello bello fresco.
Ieri, in tarda mattinata, sono uscito per una bella sessione aerobica di Nordic Ski Walking a passo bello lungo e disteso, spinte potenti di braccia e ritmo regolare per 1h:13'. Sul noto percorso alessandrino che ho utilizzato, eravamo tre gatti, segno che molti frequentatori sono solo "atleti" stagionali, facilmente intimoriti da due gocce fini fini d'acqua e operativi, diciamo, da metà aprile in poi, chiusa parentesi :) Buone sensazioni durante e dopo l'esercizio, con ottima cura di rilassamento muscolare e respirazione.

Oggi, invece, mi sono concentrato sulla seconda seduta aerobica domenicale da un'ora, effettuata sottoforma di Rowathlon a 4 frazioni da 15' l'una così suddivise:

- Remoergometro (vogatore)
- Spinning Bike
- Corsa sulle scale (stair climbing)
- Salto con la corda

L'aspetto interessante di questa sessione sta nell'aver fuso assieme due discipline a basso impatto con due a più alto impatto articolare. Infatti, le prime due frazioni, col peso sostenuto, servono per trovare ritmo e scioltezza muscolare, utili per arrivare ad affrontare la terza frazione di corsa sugli scalini, la più intensa delle quattro, con freschezza. Ho a disposizione due rampe di scale da 18 scalini l'una che ho affrontato alternando salite di corsa con un passo per ogni scalino (per un lavoro di rapidità di piedi) a salite con spinte ogni due scalini (per un lavoro di maggior potenza e cambi di ritmo).
Infine, nell'ultima frazione di salto con la corda, mi sono focalizzato principalmente sulle andature, quindi corsa a skip in avanti e corsa indietro a rapidi passetti. Sul posto, corsa calciata dietro come richiamo ai bicipiti femorali.
Concludo il tutto con una serie di esercizi su tutto l'addome e stretching generale.
Buone sensazioni di scioltezza nel movimento e rilassamento generale. Seduta che mi è servita principalmente per levarmi da dosso il senso di "impigrimento" dato dalla giornata uggiosa.

Ecco alcuni degli strumenti presenti su Amazon che ho utilizzato personalmente in queste sedute appena descritte e che vi consiglio per ottimi allenamenti indoor:



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martedì 23 febbraio 2016

Lo Stair Climbing - Corsa sulle scale

(Una salita disponibile 24h su 24!)


Per questa sera, in programma c'era una seduta di corsa con cambi di ritmo facili... si, ma come?  Non avevo voglia di mettermi sulla strada e allora mi sono messo bello "comodo" su due rampe di scale.
La sessione non è stata lunga ma intensa e ha avuto come obiettivo lo scaricare un pò le gambe con qualche piccola sferzatina:

- 5' di riscaldamento con tecniche miste di Wing Chun all'Uomo di Legno.

- 5' di salto con la corda in agilità e scioltezza con andature di salto/corsa avanti e indietro.

- 10' di corsa sulle scale sfruttando due rampe più lunghe in sprint alternate a due più corte come recupero, senza soluzione di continuità.

- 5' di pedalata sciolta sulla spinning bike come defaticamento.

- Esercizi di forza isometrici con tenute da 6" su tutte le parti del corpo, in azione cardiaca periferica (Peripheral Heart Action), alternando una parte alta ad una parte bassa al fine di distribuire uniformemente il pompaggio cardiaco.

- Stretching.

Seduta che mi ha dato un senso di intensità soddisfacente e rigenerante senza "strinarmi" eccessivamente.


Il tema della corsa sugli scalini - Stair Climbing merita un approfondimento, e per farlo riporto questa esauriente introduzione a cura di http://www.benessere.com/  buona lettura!


LO STAIR CLIMBING


Una nuova tendenza del fitness per eliminare le calorie e tenersi in forma arriva come al solito dagli Stati Uniti e si chiama stair climbing o vertical running. Nasce a New York la moda di allenarsi salendo su per le rampe di scale così che appartamenti, hotel, grattaceli sono diventati per alcuni abitanti della Grande Mela una originale alternativa alla palestra tradizionale.

Anche se all’apparenza banale, questo tipo di allenamento è molto efficace e addirittura economico sia in termini monetari che di tempo. Non è un caso che l’attività nasca e si diffonda da New York, una città che è il simbolo della dinamicità e dove i ritmi lavorativi sono così serrati che molti centri sportivi siano aperti quasi 24 ore su 24. Nonostante ciò, trovare uno spazio settimanale da dedicare al benessere è comunque difficile per molte persone e per questo e altri motivi si è diffusa la moda di arrampicarsi per le scalinate della città alla ricerca della forma fisica perduta. 
Scalare le gradinate è un movimento naturale, facile e molto redditizio in termini di dispendio calorico. Un’ora di allenamento, è in grado di fare consumare dalle 500 alle 1000 kcal per ora, secondo la tipologia e dell’intensità del workout. Tutti i maggiori esperti del settore sono concordi nell’affermare che salire le scale fa bene, migliora le prestazioni cardio-vascolari, tonifica tutta la muscolatura del corpo in particolare quella di cosce e glutei. In termini calorici è un esercizio eccezionale, addirittura migliore del jogging o del trekking. Quindici minuti al giorno di scale sono l’equivalente di circa trenta minuti di corsa su percorso piano. 
Lo stair climbing è dunque l’ideale per chi voglia mantenersi in forma ed ha poco tempo a disposizione. In appena 30 minuti è possibile eseguire un programma completo per tutto il corpo. Il forte effetto cardiovascolare prodotto durante il movimento, consente di proteggere a pieno il cuore e i vasi dal rischio d’infarto. Questo tipo di attività può diventare uno stile di vita anche al di fuori del tempo dedicato all’allenamento. Utilizzare le rampe di scale al posto dell’ascensore è un ottimo modo per eseguire un minimo di esercizio giornaliero. Qualche minuto di scale al giorno eseguite tutti i giorni della settimana è in grado di aiutare una persona adulta a controllare il peso annuo di almeno un paio di chili.

Questa attività motoria riesce più di altre a ridurre il colesterolo stimolando l’organismo nella produzione del colesterolo buono (HDL), importante per preservare l’apparato cardio-vascolare da possibili rischi derivanti da vita sedentaria ed età. Per le persone non giovanissime, è indicato anche per preservare le ossa da possibili problemi derivanti dall’osteoporosi. 
Salire i gradini è un’attività abbastanza intensa da stimolare il corpo nella produzione di collagene osseo, necessario per rinforzare e proteggere il tessuto osseo esistente. Inoltre, è un ottimo modo per ridurre lo stress derivante dalla vita frenetica e dal lavoro. L’abbigliamento necessario per questo tipo di esercizio fisico deve essere comodo e pratico in modo da consentire movimenti ampi e fluidi. Le calzature devono essere tali da poter sostenere il piede e la caviglia durante i continui movimenti di sali e scendi dai gradini. Un paio di buone scarpe da running sono sicuramente ideali allo scopo. Essendo questa una vera e propria attività fisica, valgono tutte le indicazioni generali legate alla salute e alla prevenzione. Una visita medica iniziale atta ad indagare possibili patologie della colonna vertebrale e dell’apparato scheletrico o gravi disfunzioni a livello cardiaco è sicuramente raccomandabile prima di intraprendere lo stair climbing. Chi soffre di gravi patologie al ginocchio, difficilmente potrà avvicinarsi a questo tipo di disciplina. Prima di iniziare la seduta di allenamento, è bene conoscere a fondo il percorso che si andrà ad affrontare. È quindi consigliato un “giro di ricognizione” per memorizzare i tratti più difficili da affrontare. Prima di partire con l’allenamento è sempre bene dedicare qualche minuto ad un riscaldamento generale. Saltelli sul posto, accosciate a corpo libero e movimenti di rotazione delle braccia sono ideali per permettere al corpo di prepararsi allo sforzo. In aggiunta è bene fare anche qualche leggero esercizio di stretching per i maggiori gruppi muscolari (cosce, glutei e schiena), al fine di scaldare per bene la muscolatura da allenare. A questo punto si può dar via all’allenamento vero e proprio.

Le strade da seguire sono diverse. Si può scegliere un percorso di 4/8 rampe di scale da ripetere diverse volte sino al completamento dell’allenamento. Nella pausa di discesa, si può approfittare per recuperare le energie e prepararsi alla serie successiva. Un’altra strategia, è di selezionare un percorso più lungo da integrare eventualmente con una corsa su percorso piano. La corsa può essere svolta all’inizio e alla fine dell’allenamento, con al centro un percorso di stair climbing. Questo tipo di allenamento misto è ottimo sia sotto il profilo funzionale sia sotto quello della motivazione individuale. Per allenare in maniera più efficace la parte superiore del corpo, è possibile sfruttare le serie finali di stair climbing per rallentare il ritmo di salita ed eseguire qualche movimento specifico con la muscolatura del busto. Aggrapparsi al passamano cercando di tirarsi su è un modo per stimolare il busto. Oppure, si possono utilizzare dei manubri da tenere in mano durante la salita con i quali eseguire dei facili movimenti delle braccia. A fine allenamento è sempre consigliato rallentare il ritmo gradualmente per permettere a tutto il corpo di ritrovare pian piano le condizioni iniziali (di mobilità articolare e cardio-vascolari). Una volta concluso il training, è bene riservare qualche minuto all’esecuzione degli esercizi di stretching per i maggiori muscoli stimolati durante la salita. La durata dell’allenamento può variare a seconda di: obiettivo, intensità, disponibilità di tempo, frequenza di lavoro settimanale, in generale può andare da 15 a 60 minuti.

Programma di allenamento 

Le possibili combinazioni di allenamento sono svariate e modulabili in base ad obiettivi e disponibilità individuali. 
• La corsa sugli scalini, si può integrare a una normale seduta di jogging per rendere il percorso nuovo e interessante sotto il punto di vista fisico. Si inizia con il jogging, a metà seduta si inserisce una scalata su una gradinata e si conclude l’allenamento con un percorso in piano utile anche per defaticare il corpo; 
• Si può scegliere di eseguire esclusivamente la scalata sulle gradinate seguendo delle semplici linee guida. Scaldarsi sempre a dovere utilizzando semplici esercizi sul posto quali saltelli o accosciate, oppure eseguire una corsetta dolce. Dedicare qualche minuto allo stretching, sia prima di iniziare la scalata che al termine della stessa. Dedicare dai 15 ai 45/60 minuti alla scalata vera e propria. Se si decide di concentrarsi su un allenamento breve, è possibile alzare maggiormente l’intensità eseguendo percorsi più lunghi (anche 20/30 piani con piccole pause tra una serie e l’altra). Nel caso di sedute più lunghe (45/60 minuti), è bene alternare fasi di lavoro più intenso a momenti più dolci per permettere al corpo un recupero adeguato. Durante le sedute più lunghe si possono eseguire diverse serie allenanti da 10/20 piani intervallate da un lavoro anche per la parte superiore del busto (utilizzando il passamano per aiutarsi nella salita o tenendo dei manubri tra le mani). L’intensità della corsa su gradini può essere alzata salendo i gradini due per volta anziché singoli.

Vantaggi dello stair climbing 

• È un ottimo allenamento cardio-vascolare, in grado di prevenire i classici disturbi legati alla vita sedentaria e all’alimentazione troppo ricca; 
• Allena in maniera ottimale i gruppi muscolari della zona inferiore del corpo (cosce, glutei e addome). Con qualche piccolo accorgimento può stimolare in maniera adeguata anche il busto diventando un allenamento completo per tutto il corpo; 
• È un allenamento aerobico con ottimi sviluppi per quanto riguarda la forza e la tonicità muscolare se eseguito in serie con intervalli di recupero; 
• L’allenamento risulta facile e coinvolgente. Ci si può allenare in poco tempo (sono sufficienti anche 15 minuti a seduta) ottenendo risultati ottimi; 
• Si può evitare di frequentare un centro fitness con innegabili vantaggi economici e di tempo; 
• Si possono sfruttare i tempi morti della giornata per eseguire spostamenti veloci e redditizi; muoversi a piedi per andare a lavoro o durante gli spostamenti giornalieri, oltre che un piacevole momento di svago può diventare anche un piccolo allenamento quotidiano; 
• Può rappresentare un ottimo allenamento di base nei periodi lontano dalle gare per atleti professionisti quali corridori, ciclisti, nuotatori, sciatori.

Precauzioni e controindicazioni 

• Prima di iniziare l’allenamento, accertarsi che lo stato di salute generale sia buono tramite una visita medica di controllo. 
• Evitare di eseguire lo stair climbing nel caso di gravi patologie a carico dell’apparato cardio-vascolare o osteo-articolare. 
• Scaldarsi sempre a dovere prima di iniziare la seduta. Lo stair climbing è un’attività ottima ma abbastanza intensa. Salire sempre con il busto in posizione naturale e mai sbilanciato troppo in avanti (per evitare fastidi a ginocchia e schiena). 
• Usare sempre calzature adeguate che sostengano i piedi e la colonna durante il movimento.

Competizioni in giro per il mondo 

Le competizioni di stair climbing o vertical running in giro per il mondo sono ormai innumerevoli e di alto spessore tecnico. Solo per citarne alcune abbiamo: 
• La scalata dell’Empire State Building a New York di 381 m (86 piani), forse tra le più famose al mondo. 
• La scalata del Taipei 101 Tower a Taiwan, alto 448 m (91 piani), il grattacielo più alto del mondo. 
• La scalata della Sydney Tower in Australia di altezza 305 m (94 piani). 
• La scalata del KL Tower in Malesia, alto 421 m (100 piani). 
• La scalata del Grattacielo Pirelli in Italia alto 127 m (31 piani).


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