Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure

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lunedì 18 giugno 2018

E' possibile fare a meno di una BISTECCA per praticare sport?

Ciao a tutti!

Se è possibile fare a meno di una bistecca? Per rispondere a questa domandona non è assolutamente mia intenzione scomodare alcun "tecnicismo nutrizionale" , non ne avrei comunque le competenze necessarie, ma vi dico solo che sono vegetariano dall'età di 15 anni e in questo lasso di tempo un bel pò di attività motoria l'ho praticata con grande soddisfazione personale, e fisicamente non sono di certo smilzo o con carenze.

Ho sempre mangiato unicamente dei grilletti di insalata per giungere a certi risultati? No di certo! E con questo voglio "disintegrare" 💣 definitivamente una noiosa nozione stereotipicamente comune nell'immaginario collettivo, che vuole il vegetariano/vegano smunto, sfigato e fisicamente deperito; ben lungi dall'assere così..

Ora, questo breve articolo non ha come obbiettivo quello di martellarvi su un certo tipo di ideologia piuttosto che un'altra, o spaventarvi con sinistre immagini di animali trucidati miseramente nei mattatoi (sebbene sia un FATTO su cui bisogna prendere coscienza!); uno stile insistente proprio a diversi gruppi di vegani un tantino "fondamentalisti", che non approvo nel modo più assoluto.

Non bisogna forzare nessuno a fare proprio niente credendosi "migliori", bensì è molto più importante instillare nelle persone quella scintilla necessaria a far loro riflettere (tutti i cambiamenti avvengono in primo luogo interiormente, dopo un lungo processo di elaborazione). Per questo motivo sono necessari molto garbo, gentilezza, metodo ma soprattutto l'inclinazione ad "educare" con l'Esempio Personale che è sinonimo di credibilità.

Spostandoci invece sul tema "cosa e come si nutre un atleta vegetariano", diciamo che questo esula un tantino dal mio campo, non essendo io un dietologo né tanto meno un biologo nutrizionista. Quello che però posso dirvi è che in una dieta VEG non manca proprio nulla e, proprio come nell'allenamento, anche una buona dieta vegetariana va minuziosamente programmata ed equilibrata tra i vari nutrienti anche in base al periodo specifico di programmazione dell'allenamento. Le possibilità sono molteplici, ma, ancora una volta, il mio consiglio è quello di evitare il fai da te su internet; rivolgetevi, piuttosto, ad un buon biologo nutrizionista che saprà consigliarvi al meglio.
Non è detto che prima o poi non dedichi un post interamente a questo tema.

Prima di lasciarvi... recentemente un articolo andato in onda sul TG5 ha diffuso la notizia secondo la quale, nel 2017, più di un milione di vegetariani/vegani sono tornati a magiare bistecche. Sarà davvero così? NO non è così! In quanto negli ultimi anni, non solo in Italia ma nel mondo, la gente sta fortunatamente acquisendo maggior consapevolezza sul tema... Questo infastidisce qualcuno? Certo che SI!

Salutandovi, vi lascio con un link di approfondimento che spero instilli in voi un briciolo di curiosità.
La conoscenza è luce... :) 

Nuovo studio scientifico conferma che una dieta 100% vegetale è il modo più potente per ridurre il nostro impatto sul pianeta


A presto!

mercoledì 6 giugno 2018

StraPozzolo 2018

Buonasera a tutti, cari lettori e compagni di corse!

In memoria di Dick Quax

Parlando della StraPozzolo, solo una parola mi sorge spontanea: divertimento! Si perché questa gara ricorda una "montagna russa" con le sue curve e contro curve, stop e ripartenze repentine... ettolitri ed ettolitri di acido lattico a getto libero nel flusso ematico! Ah ah ah! Ma parla come mangi!!! 👶

Foto da www.atleticanovese.it
Prova di campionato sociale - perciò era importantissimo esserci, e infatti la squadra ha risposto con una presenza massiccia composta da 57 atleti al via, un gran bel numero che dà prova di gran compattezza della compagine novese, quest'anno particolarmente evidente sia negli impegni di campionato interno che di CorriPiemonte.

A la carte 6,3 km, ma quando faccio riscaldamento e defaticamento con Ilaria, il chilometraggio complessivo, gara inclusa, può arrivare anche a 12-13 km in estrema scioltezza 💣💣 e anche ieri non abbiamo fatto assolutamente eccezione! Perciò queste "serali" assumono molto il sapore di "medio variato".. Non è la prima volta che capita, e non sarà nemmeno l'ultima... 😁😁

Tutto questo riscaldamento è stato assai propedeutico, tanto da permettermi una partenza a fionda,  e la tenuta di un ritmo medio, per l'intera gara, sui 3':20-25''/km. Nessuno strappo, passo regolare fino al terzo km, poi in costante e ponderata progressione nella seconda metà di gara - senza spingere, bensì lavorando su inclinazione ed ampiezza di falcata. 

Proprio per la sua natura nervosa, da trainer dico che la StraPozzolo la si alleni al meglio con "sessioni chiave" di sausages fartlek, i famigerati fartlek a salsiccia già menzionati in questa sede un pò di tempo fa, e che se siete stati attenti sicuramente ricorderete... vi dico solo che non è una cosa che si mangia :D In caso contrario non esitate a scrivermi! Sarò ben lieto di soddisfare le vostre curiosità atletiche! ✌✌
Appunto questa tipologia di fartlek, unica nel suo genere e per veri appassionati, è stato il piatto forte che mi sono cuccato nella mattinata di sabato... il quale, combinato all'intensiva seduta domenicale di Nordic Running ha prodotto ottimi risultati.

Particolare soddisfazione mi ha dato l'ultimo chilometro di gara.. attimi in cui, gas a martello, dopo l'uscita dal "sottopasso" con insidiosissime gradinate in dotazione di serie 💢, sono stato in grado di gestire molto bene la fatica e di allungare in modo decisivo, o come direbbe il Coach Keith Livingstone "to kick", consolidando la terza posizione assoluta sull'ultimo impegnativo cavalcavia. 

In conclusione che dire? Una "Stra" davvero spassosa da correre, l'hashtag per discrivere e racchiudere l'essenza della gara potrebbe benissimo essere #MaiUnaNoia!  Eh eh eh Perciò StraPozzolo, Stra-consigliata per l'edizione 2019! 

Per tutte gli altri contributi sulla StraPozzolo visitate il sito dell'ATLETICA NOVESE! A presto! 




venerdì 1 giugno 2018

Quanti minuti si possono digerire su una MACCHINA CARDIO FITNESS?

Ciao a tutti!

Fresco fresco, si fa per dire 😄, da una seduta sul remoergometro da 40 minuti (un'infinità) - la riflessione che mi sorge spontanea è esattamente la stessa che dà il titolo all'articolo.
Nella dimensione indoor bisogna entrarci con in testa una pianificazione assai mirata e funzionale, e dicendo questo faccio certamente riferimento, in termini generici, al potenziamento invernale e a tutte le circostanze in cui abbiamo condizioni climatiche impegnative. Oppure ancora, per me che pratico un tipo di Multisport alquanto particolare che si serve del vogatore come pietra angolare/attività a basso impatto salva articolazioni.

In tutti gli altri casi, ove e quando possibile - soprattutto in primavera estate, è decisamente meglio cercare di trascorrere il maggior tempo a disposizione per allenarsi, possibilmente  in esterna, anzi, OUTDOOR! Yeah! :) Tuttavia esiste un altro "setting mentale" con cui approcciarsi alle macchine cardio, e ora rientro subito sul binario discorsivo, visto che stavo palesemente divagando! :D

E' innegabile che fare "movimento da fermi", quint'essenza dell'ossimoro, alla lunga possa diventare noioso - si percepisce proprio la "monotonia del gesto" ripetuto all'infinito; ora riflettete: non sono forse le stesse condizioni che un atleta si trova ad affrontare durante una maratona o qualsiasi ultra-distanza? Risposta: si proprio così! 👏👏

Perciò allenarsi sulle macchine cardio oltre i 40 minuti trovo che sia un gran lavoro di resistenza mentale, che richiede un mind setting alla stregua della meditazione... lo stesso che chiunque abbia corso una maratona o simili ha (forse) sperimentato.
Su un tappeto, spinning bike, remoergometro, l'unica cosa che si può fare per alti volumi d'esercizio è quella di "chiudersi in sé stessi" e procedere coi "paraocchi", concentrati su un attento e misurato dosaggio delle energie e auto-ascolto. E proprio in riferimento all'alto volume della sessione, abbiamo tutto il tempo necessario per focalizzarci su vari aspetti quali: assetto posturale, tecnica corretta, rilassamento muscolare, respirazione e via dicendo, anzi no... e quant'altro! Dovevo riempire uno spazio! 👶

Ma alla fine, quanti minuti si possono digerire su una macchina cardio? 
Una risposta definitiva ovviamente non esiste, il parametro è totalmente individuale; dal mio punto di vista, però, trovo che siano soprattutto quegli atleti molto forti mentalmente e con una grandissima capacità di concentrazione a riuscire a spingersi verso minutaggi davvero molto corposi... da fermi!! :D Stamina mentale appunto!

E voi fin dove vi siete spinti su una macchina cardio??

A presto!!! 

domenica 27 maggio 2018

Il GIRO DEI MOCCHI di Vignole Borbera: L'ANALISI

Buona domenica amici e amiche sportivi!

Foto da www.atleticanovese.it
Gran fermento agonistico in casa Atletica Novese nelle ultime due settimane! In rapida sequenza cronologica i passaggi sono stati: - StraNovi - Giro del Tanaro di Alba (CorriPiemonte) - Giro dei Mocchi (Prova di campionato interno). Ciascuna di queste gare con peculiarità proprie differenti dalle altre, a partire dalla tipologia di fondo ed estensione chilometrica; l'abilità, da parte dell'atleta impegnato in questi impegni ravvicinati (quindi un vero e proprio campionato) sta nell'essere in grado di modificare oculatamente il microciclo settimanale di allenamento tramite i giusti "settaggi" in linea con le caratteristiche della gara domenicale, e non è cosa affatto facile.

Chiusa questa parentesi "tecnica", oggi, dopo una bella sequenza di "piattoni", siamo tornati a gareggiare su percorso misto ondulato... e che percorso! Senza tanti fronzoli affermo subito, come ho già avuto modo di scrivere in un commento su Facebook, che il Giro dei Mocchi si è dimostrato un evento da 10 e lode per l'alta qualità del "format" proposto. A disposizione degli atleti ci sono stati:

- Docce.

- Deposito Borse. E su questo punto è bene soffermarsi in quanto, dal mio punto di vista, tutte le gare dovrebbero allinearsi a questo standard ed imitare sia il Giro dei Mocchi che la 10 km della Fraschetta. Gli atleti possono correre col "cuore in pace" sapendo che i loro oggetti personali sono custoditi, evitando così spiacevoli sorprese post gara di rientro alle macchine.. come capitato nel recente passato.

- Segnaletica e Presidio del percorso: mi è capitato in pochissime altre occasioni di vedere un tracciato così ben presidiato e segnalato ad ogni svolta... per la serie "impossibile sbagliare strada".

- Rifornimenti idrici: correndo non le ho contate, ma le "stazioni di rifornimento" messe a disposizioe sul percorso sono state molte, e tutte piazzate nei punti giusti, o, se vogliamo, stretegici. Anche qui il Giro dei Mocchi fa scuola e molte altre gare dovrebbero prendere come esempio. Ci avviciniamo all'estate e col caldo gareggiare diventa molto più impegnativo - avere quindi frequenti rifornimenti d'acqua da bere o rovesciarsi in testa e su tutto il corpo diventa fondamentale e quasi un supporto tattico per l'atleta. Personalmente ho apprezzato tantissimo questa premura organizzativa che mi è stata molto d'aiuto e ringrazio vivamente. Questo dovrebbe diventare uno standard qualitativo costante nelle gare.

- Speaker e Musica: chi nei propri eventi introduce questi elementi, dal mio punto di vista di "divoratore di musica" si distingue dalla "concorrenza" al 100%. Lo vedo anche un pò come segno di "svecchiamento" dagli "usuali" meccanismi che precedono le gare. Oggi lo speaker di turno è stato Fausto BIO CORRENDO De Andrea, che col microfono in mano ha saputo destreggiarsi molto bene e tenere animata l'atmosfera! Ne approfitto per ringraziarlo delle ripetute menzioni al sottoscritto e a questo sito. Visitate il suo portale cliccando sul link. Anche questo dovrebbe diventare uno standard qualitativo costante nelle gare.

- And last but not least Il ristoro finale: l'evento, su dispositivo e lancio, si faceva forte di questo rigoglioso ristoro finale. E la promessa è stata mantenuta! Oltre ai litri e litri di bottigliette d'acqua messe a disposizione, al banco ci è stato messo a disposizione qualsiasi tipo di leccornia: dai biscotti variegati alle banane essenziali, passando per formaggi, fragole, focaccine, angurie, meloni e altra miscellanea varia... e il quantitativo non lo definirei solo abbondante... parlerei proprio di quantità industriali! Tutti soddisfatti e sazi! :D :D

Nel trattare la gara vera e propria farò un rapido excursus:
10,7 km di sviluppo per un tracciato che non avevo mai corso prima. Cosa faccio per studiarmi la gara se non l'ho mai corsa? Vado sul sito Genova di Corsa di Paolo Pelloni (che vi consiglio vivamente di visitare) il quale ci fa il grande dono di una sezione GPX davvero ben nutrita, con molte gare dei nostri circuiti. E poi studio su questi grafici altimetrici:

Partendo proprio da questo, risulta evidente che la gara sia praticamente suddivisa in due parti, in cui abbiamo il settore dai 2,5 fino ai 5,5 km circa di ascesa più impegnativa, soprattutto il primo attacco su asfalto, per poi proseguire con una seconda parte, sempre su fondo misto ma più scorrevole.

Il settore centrale rappresenta il bosco con passaggi abbastanza ostici e fangosi in single track e la chiave della gara stava proprio a gestirsi bene questa fase, distribuendo bene le energie. Immaginatevi ora di correre dentro il bosco, ombra totale, un'oasi di temporanea frescura.... che figata!! 
A dispetto di quel picco che ricorda il Monviso a metà grafico, quella particolare fase è stata caratterizzata da ondulazioni continue, più a salire che a scendere ma comunque niente di assolutamente insormontabile, anzi, direi tutto molto equilibrato. Il percorso è stato non solo "disegnato", ma anche testato da un gruppo di runners... che evidentemente sa il fatto suo!

Bosco ha significato anche anima trail del Giro dei Mocchi; qui infatti gli atleti forniti di "gomme da sterrato" se ne andavano via, eccome se se ne andavano via! Io, con scarpe ben ammortizzate da strada faticavo a tenere il passo, soprattutto su discesa resa tecnica dalla presenza del fango scivoloso. In questo frangente ho perso ben tre posizioni! MA....

...Entriamo nell'ultimo settore di gara, ultimi km di semplice ondulato misto, ma con prevalenza di asfalto - per me questo ha significato una sola cosa: gas a martello! Ampie falcate!! :D Superata la fase ostica di mancanza di aderenza boschiva, lungo i tre km conclusivi di gara, non solo sono andato a colmare il gap delle posizioni perse in precedenza, ma sono anche riuscito a costruirmi un bel margine rispetto ai trailers inseguitori e in chiara difficoltà senza le scarpe da strada, o proprio per il fatto di correre su strada.. come confidatomi da uno di loro in corsa. Approfittando di questa situazione ribaltata, sono fuggito dritto al traguardo! :D

Chiudo la mia prova in sesta posizione assoluta e secondo di categoria col tempo di 41':25'', completamente soddisfatto sia per il buon lavoro di avvicinamento fatto in settimana, sia per la gara.
Vincono la corsa Diego Picollo e l'amica Ilaria Bergaglio che saluto entrambi! 👋

Bene, penso di aver trattato in modo esauriente tutti i punti essenziali di questa bellissima gara. Oltre al già menzionato BIO CORRENDO, vi invito a visitare il sito dell'ATLETICA NOVESE per ulteriori contributi da Vignole Borbera, foto e classifiche.

Ciao e alla prossima!




domenica 20 maggio 2018

Alba - GIRO DEL TANARO 2018

Buona serata a tutti, anzi, vista l'ora quasi buona notte! :)

Non avevo ancora finito di stendere i panni atletici intrisi del sudore della StraNovi di venerdi sera, che già avevo pronto il borsone per questa mattina... destinazione Alba, zona Stabilimento Ferrero. L'occasione? 8^ tappa di CorriPiemonte, nella fattispecie il "Giro del Tanaro" che dà il titolo all'aggiornamento.

Chi mi segue sa che sono ben noti i miei "pistolotti" :D dal punto di vista del preparatore atletico sul non correre gare (tirandole) a giorni ravvicinati e proprio per questo, come dicevo nell'articolo precedente, ho utilizzato la StraNovi alla stregua di una seduta svelta di rifinitura, contenendomi il più possibile.

Accoglienza albese... Cliccate sulla foto per vedere
ed ascoltare il VLOG di questo articolo.
Stamattina ero pronto... assonnato ma pronto! :D Partito da Alessandria come mio solito con un anticipo imbarazzante, alle 7:35 ero già comodamente posteggiato davanti alla Ferrero ad osservare gli organizzatori intenti nelle ultime procedure di "aggiustamento" prima della grande affluenza.
Quando si viaggia e soprattutto si guida verso una meta podistica (più o meno lontanta), è molto importante conservare al massimo le energie e muoversi senza fretta, con calma e appunto in anticipo, senza l'affanno di fare tutto all'ultimo momento... e di conseguenza pestare sull'acceleratore. Se il conducente del mezzo è anche atleta in gara, ne gioveranno le sue prestazioni al 100%. Garantito!

Fatto sta che dalle 7:35 fino alle 8:00, sedile reclinato, mi sono concesso un bel micropisolino, mentre nel frattempo affluivano atleti da ogni angolo e provenienza piemontese. Con condizioni climatiche come quelle di stamattina, cioè temperatura fresca e cielo plumbeo con possibili piovaschi, mi sono sempre espresso molto bene in gara.. dal mio punto di vista trovo che siano presupposti ottimali per correre.

Durante le fasi di riscaldamento s'è messo anche a piovere.. nulla di cui essere infastiditi, anzi; tuttavia l'organizzazione ha deciso di posticipare la partenza alle 9:45 anziché 30 per cercare di sistemare un tratto di argine, esattamente il 5^ km, occupato da un grosso pozzangherone a tutta carreggiata che alla fine credo non abbia impensierito nessun atleta, se escludiamo la doccia di fango annessa! XD Ma questo è un altro discorso!

La gara

Ho un focus essenziale, primario, imprescindibile quando scendo in gara: il controllo del rilassamento muscolare e della tecnica di corsa, e se non sono bene "a fuoco" su questi aspetti, non riesco ad esprimermi bene. E' un processo di visualizzazione che comincia il giorno prima della gara e una skill che affino, perfeziono e richiamo costantemente in allenamento. La massima espressione di corsa avviene quando testa e corpo sono sincronizzati e volontariamente lasciati liberi, sciolti.... non serve assolutamente a niente assillarsi continuando a guardare la media sul Garmin ad ogni bip chilometrico, conta solo essersi preparati bene e aver "fatto i compiti" al meglio, punto... la gara è "la bella".

Il plotone novese
Questo solitamente è il mio modo di approcciare le gare, e anche oggi non ho fatto eccezione. Per chi legge da Alessandria e volesse farsi un'idea del percorso di gara odierno: immaginatevi un annacquato circuito del Argini, ecco, questo è il Giro del Tanaro... e in fondo sempre dello stesso fiume stiamo parlando! :D :D I tracciati sono praticamente speculari, tanto che ad un certo punto m'è venuto quasi automatico girarmi per trovare con lo sguardo il "Martorelli" e invece al suo posto c'era un motociclista che salutava dalla strada... scene epiche! :D

Fondo pesante, non il massimo della scorrevolezza considerando il fango generale, la ghiaia infangata e le pozzanghere sparse; agli atleti è stato richiesto un bel lavoro muscolare per mantenere l'azione agile al fine di garantirsi buone prestazioni cronometriche su un circuito assolutamente non da tempo. Ma siamo in stagione di campestri e potenziamento? No cavolo! Siamo quasi a giugno! XD 
Tagliando corto, possiamo parlare di un ibrido tra strada e cross fangoso. Sono molto soddisfatto della mia condotta di gara, su un tracciato che esalta molto le doti di resistenza muscolare, termino questi 10km in 35':34'' in 34^ posizione assoluta. I miei allenamenti hanno sempre "elementi sperimentali" al loro interno e devo dire che ne sto traendo ottime soddisfazioni.

L'accoglienza albese è stata notevole... basta che diate uno sguardo alla prima foto in alto che mostra cosa abbiamo ricevuto con 8€ di iscrizione e capirete subito di cosa sto parlando.. :D La Ferrero fa scuola di generosità! :D

Bene, direi di aver toccato e approfondito tutti i punti salienti di questa trasferta ad Alba. Salutandovi vi invito a visitare ATLETICA NOVESE per ulteriori contributi dalla gara. A presto!







sabato 19 maggio 2018

StraNovi 2018

Buongiorno e buon sabato a tutti, cari amici sportivi! :D


Andrea Chaves
L'aggiornamento odierno sarà dedicato ad un breve reportage della StraNovi andata in scena ieri sera; per quanto mi riguarda era la mia prima apparizione su questo percorso, nell'edizione che commemorava il compianto compagno di squadra Andrea Chaves, scomparso l'estate scorsa.

Come consuetudine nelle trasferte col mitico Tiziano Viper Sanna, partiamo da casa con anni luce di anticipo verso la destinazione di gara, questo per garantirci, quasi sempre, "parcheggi automatici"! Una volta arrivati nella città del cioccolato, in estrema scioltezza abbiamo lasciato la macchina nei pressi di Piazza Pernigotti e poi via a piedi verso l'area di partenza.

Nel breve tragitto per giungere al gonfiabile di Piazza XX Settembre, dagli sguardi abbastanza "attoniti" dei novesi incrociati per strada, ho potuto intuire che probabilmente una buona fetta di popolazione locale non fosse assolutamente al corrente della manifestazione podistica... occhi quasi sgranati in "modalità raggi X" alla vista di due tizi che camminano in pieno centro, in orario da aperitivo, con pantaloncini aderenti, scarpe da corsa e una t-shirt con su scritto StraNovi... ma staranno bene? Che gli passa per la testa?? Ah ah ah :D Scherzo ovviamente!

Podisticamente parlando, ieri significava anche -2 dall'ottava tappa di CorriPiemonte che ci attende domani, quindi niente scherzi, la StraNovi deve essere una "scalda gambe" e nulla di più. Per questa ragione decido volontariamente di indossare i panni di "pace maker" o se preferite "gabbiano" e di correre la gara femminile in supporto dell'amica Ilaria Bergaglio. Regolari sul passo, andatura di 3':55'' pressochè costanti.

Dalla mia prospettiva, la "corsa in rosa" è stata un bello spalla a spalla con la tenace e costante Iris Baretto praticamente per l'intera gara, molto combattuta. Nel frattempo sono anche riuscito a gustarmi il grazioso centro storico di Novi, con delle viuzze in pavè veramente carine. Ad una salitina e due curve dal gonfiabile, Iris decide di assestare due o tre belle falcate decisive in allungo, e così chiudiamo la nostra gara come seconda donna in 19':39'' senza sbavature :)

Pimp My Ape??? XD T-Shirt e Ape customizzate! Dove?
Solo a Novi Ligure! XD
Una bella serata - atmosfera generale molto rilassata e rilassante, sia nel pre che nel post gara; anche l'amico Viper può confermare di aver apprezzato molto il fatto di aver potuto correre senza pensieri e in assoluta scioltezza. Tra una cosa e l'altra, se oltre alla gara consideriamo il riscaldamento e il defaticamento, ieri ci siamo comodamente corsi 11km di medio.. della la serie "esplorando nuovi territori" :D Molto bella la salita al castello con la "guida" Ilaria... di defaticamento si diceva.. ah ah ah :D :D


In definitiva ci siamo proprio divertiti; consiglio a tutti i miei fedeli lettori e simpatizzanti di venire a correre nel piacevolissimo centro storico di Novi Ligure per la prossima edizione della StraNovi, una corsa tra amici!


Ci vediamo domani ad Alba!

Per tutti gli altri contributi sulla StraNovi, visitate ATLETICA NOVESE e BIOCORRENDO









venerdì 11 maggio 2018

Bilanciare GARE & ALLENAMENTI in un perfetto mix!!

Buonasera a tutti cari amici sportivi!

Quando entriamo nel periodo agonistico, dobbiamo apprezzare il fatto che l'allenamento di "costruzione" è terminato e ora l'obiettivo e quello di mantenerci freschi e "in tiro". E' importante recuperare dalle gare tirate facendo delle semplici uscite di jogging il giorno seguente, e il giorno successivo ancora, qualche allungo facile e in scioltezza; inserite qualche sprint se pensate di aver bisogno di un richiamo di reattività e agilità, ma in ogni caso la vostra energia deve essere conservata per gareggiare.

Se avete alle spalle mesi di corsa lunga di condizionamento, potete mantenere una buona condizione fisica per molto tempo, a patto però che recuperiate pienamente dopo aver gareggiato; tagliate corto la fase di condizionamento, o per meglio dire, bruciate le tappe - e vi accorgerete che i vostri tempi di recupero non saranno così buoni e rapidi come vi aspettate, e non sarete in grado di mantenere una buona forma fisica per gareggiare a lungo.

Esistono altri modi per affacciarsi alle gare; se siete in buone condizioni fisiche e arrivate da una programmazione di allenamento ben strutturata e ponderata, ma avete come obiettivo una gara importante, un campionato per esempio o una stagione di "gare sociali" con delle 5 o 10 km corse per più settimane consecutive, ecco che potete "mixare" il vostro programma di allenamento, mantenendo così un certo equilibrio a salvaguardia della vostra forma fisica, o persino migliorare continuando a gareggiare.

Warm-Up prima della gara: sempre, essenziale, almeno 15'
Un programma di allenamento impostato in questo modo si adatta molto bene a tutti coloro che vogliono divertirsi correndo, senza alcuna ispirazione o velleità di diventare campioni internazionali, ma comunque divertendosi gareggiando frequentemente e ad un alto livello di soddisfazione personale. Cercare di gareggiare, o meglio tirare delle 10 km ogni settimana non paga affatto, ma potete facilmente gestirvi al meglio questa distanza in gara ogni due o tre settimane, magari inserendo qualche gara da 5 km, perché no su pista, come intramezzo.

Potete confortevolmente corrervi una mezza maratona una volta al mese o ogni sei settimane e una maratona ogni due mesi, a patto che però abbiate la certezza di aver pienamente recuperato dalla precedente gara tirata o gara obiettivo. Ed è proprio qui che casca l'asino: la gente crede di aver completamente recuperato quando in realtà non è così, e di conseguenza vanno a compromettersi la condizione fisica, che inevitabilmente "scade". Gareggiate troppo spesso prima di aver recuperato appieno e inevitabilmente ne soffrirete (la pagherete era un termine che mi sembrava troppo negativo :D). Vi infortunerete o comunque fallirete nel ricostruire la buona condizione fisico/atletica che avevate duramente costruito in precedenza.

Dovrete quindi tornare indietro sui vostri passi, in una fase di ri-allenamento, che rappresenta una enorme perdita di tempo ed energie. E' meglio, dopo una mezza o una maratona completa, non fare alcun lavoro veloce per circa due settimane. In questo periodo, dedicatevi a della semplice corsetta, jogging o quello che vi pare, l'importante che sia un qualcosa di lento, facile e rigenerante. Volendo potreste aggiungere un fartlek facile e breve, ma non fatevi coinvolgere in robe troppo pesanti e stancanti. Il timore di poter perdere condizione durante il periodo di recupero è assolutamente infondato.

Si sono visti un sacco di buoni maratoneti durare per un paio di stagioni per poi affondare senza più riuscire a tornare a galla, e questo proprio per il fatto di aver appunto gareggiato troppo spesso. Due anni e poi il vuoto...
La scuola di pensiero che afferma che non si dovrebbero correre più di due maratone all'anno dice una gran cavolata; potete benissimo gestire una sacco di maratone, ma quando si tira in ballo il discorso di gareggiare (tirare) una sequenza di maratone, ecco che lì un buon allenatore deve applicare alcune limitazioni. Chiunque può uscire a corrersi una 42 km ogni settimana, ma quando gareggiate OGNI maratona, significa che vi ritroverete inevitabilmente in uno stato di stanchezza cronica, serbatoi svuotati.

Per questa ragione dovreste porvi come obiettivo non più di una "maratona target" ogni due mesi al massimo. Ancora una volta, la chiave di tutto è essere assolutamente certi di aver recuperato ottimamente da uno sforzo di maratona, prima di prepararsi ad affrontare quella successiva.

BUONI ALLENAMENTI E A PRESTO!


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