Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure: Gare AICS

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mercoledì 7 giugno 2017

StraPozzolo commento e qualche scatto

Ciao tutti!

Atletica Novese, concorso qualitativo 2017, seconda prova StraPozzolo; ecco quindi come impegnare il martedi sera, ovvero correndo una gara per me inedita! Consueta macchinata composta da tre elementi: il sottoscritto, il Viper e mio papà in veste di fotografo, alle 19:00 circa lasciamo Alessandria per avviarci con tutta tranquillità verso Pozzolo Formigaro, paesino tra il capoluogo e Novi Ligure.
Sul posto, moltissimi volti conosciuti già in strada e in coda per l'iscrizione, ma è palese il fatto che i novesi facciano pesare la loro presenza, mostrandosi all'evento in numero massiccio e non per nulla andando poi a vincere il premio di società più numerosa. Come dicevo in apertura, prima assoluta alla StraPozzolo, sia per me che per il Viper, sulla distanza tipicamente da "serale" di 6,5 km.
La gara in breve: tracciato da affrontare a velocità supersonica fin dai primi metri, stando rilassati e facendo mulinare i piedi ad alte frequenze; il cuore della competizione si snocciola dal terzo al quinto km, fase che propone ai podisti i passaggi più divertenti, con curve a sinistra strette, curve a destra secche, ripartenze e via così, senza soluzione di continuità. Fondo principalmente in asfalto, fatta eccezione per un breve passaggio su sterrato, se dovessi descrivere con due parole questa gara, ecco quali sarebbero: velocità e divertimento.
Però attenzione! La chicca vera e propria sarebbe arrivata tra il quinto e il sesto km: giù secchi in un tunnel (Un tunnel??? XD XD) sulla destra, semi buio improvviso, la lunghezza totale del cunicolo sarà stata di 50 m esagerando, i primi 25 in discesa, a discrezione dell'atleta se percorrerlo su rampa liscia e regolare rimanendo sull'estrema sinistra, oppure su scalini restando al centro/destra, io ho optato per la prima opzione, in quanto mi sembrava più fluida. I secondi 25m invece, in salita, obbligatoriamente su scalini.
Usciamo da questa mini galleria con gambe leggermente in acidosi, ma c'è ancora un buon margine di metri sufficienti a smaltire il lattato accumulato sulla scalinata; non è ancora finita però, l'ultimo ostacolino da affrontare, diciamo al sesto km circa è un cavalcavia, relativamente corto ma psicologicamente impegnativo a quel punto della gara, in quanto arrivando ad attaccarlo ad alte frequenze di ritmo, siamo costretti nuovamente a cambiare assetto di corsa in modo repentino per affrontare al meglio la rampetta, non più lunga di 60m, ma bisogna tenere duro a questo punto, in quanto è il passaggio di gara più faticoso anche fisicamente, posto proprio verso il finale di gara.
Superata questa fase critica, gli ultimi 500m che ci separano dal traguardo sono di liberatoria discesa percorrendo un lungo tornante a destra, e, con le energie rimaste, aprire il gas a martello andando a "bucare il gonfiabile"!! XD
In conclusione, una bella gara di mezzofondo su strada, mi è piaciuta davvero molto: veloce, nervosa, cambi continui di direzione da renderla uno spasso! Quasi un cross su strada! Direi proprio che la descrizione calzi a pennello! Soddisfattissimo della mia gestione di gara, soprattutto a metà, tale da consentirmi di gestire bene il finale, andando a chiudere forte questi 6,5 km in 21':49". 190 classificati come si è appreso in chiusura di evento hanno fatto la gioia di un incredulo Enrico Carminati, che non si aspettava una tale affluenza.
Prima di lasciarvi al Viper che apre una mini galleria fotografica, vi invito a visitare BioCorrendo e AtleticaNovese per altri contributi sulla StraPozzolo, ulteriori gallerie fotografiche e classifiche generali!

A presto! E divertitevi!
































lunedì 27 marzo 2017

Corritalia Predosa: Commento & Galleria Fotografica

Ciao a tutti!

Il Corritalia andato in scena a Predosa ieri mattina ha fatto parte, come d'altronde anche le ultime corse disputate di recente, di un programma di avvicinamento alla mezza maratona di Edimburgo di fine maggio, che è vero che sarà una "mezza turistica" com'è nella natura di questi eventi in giro per l'Europa e per il mondo, ma che comunque merita un'adeguata preparazione al fine di correrla nella maniera più fluida e decontratta possibile, in poche parole godendosela al 100%. Quindi, in un ipotetico mesociclo di allenamento della durata diciamo di 3 mesi, gare come il Corritalia verrebbero definite dal coach Arthur Lydiard come "developing races" o gare di sviluppo.

Ieri mattina, il clima che abbiamo trovato era perfetto: coperto e fresco, che sono le condizioni che più preferisco per correre; nonostante l'assenza in rete di tracce gps del tracciato, personalmente non ho avuto bisogno di studiarmi l'altimetria come faccio di solito, in quanto avevo già partecipato alla gara l'anno scorso. Un percorso assolutamente da non sottovalutare e che permette di variare diversi assetti di corsa nel suo svolgimento; Da Predosa a Mantovana di Predosa, diciamo fino al sesto km circa, abbiamo continui saliscendi più o meno marcati, a cui alcuni danno anche il nome di mangia e bevi, su cui bisogna prestare molta attenzione a dosarsi in quanto ci si trova nella fase in cui il lavoro muscolare e lattacido risulta più intenso. Passato un breve tratto di sterrato che costeggia una vigna, ci si ritrova, dopo poche centinaia di metri, nel paese di Mantovana, conosciuto per la cantina sociale omonima; qui, chi ne ha se ne va, scarica i cavalli a terra e via. 

Si tratta infatti del vero e proprio giro di boa della gara, in questo frangente ci troviamo in piano e possiamo vedere i cartelli stradali alla nostra destra: freccia verso Predosa e giù a tutto vapore! E' un importante punto di riferimento psicologico, a questo punto quindi si cambia nuovamente assetto di corsa, abbiamo la possibilità di rifiatare un secondo. scioglierci un attimo e giù gas a martello come dice Guido Meda nel Moto GP :D :D. I km seguenti, che vanno dal settimo fino al traguardo dell'11,5 km a Predosa, non sono nient'altro che i primi km di gara affrontati nel senso di marcia opposto; quindi se all'andata era principalmente salita, al ritorno abbiamo tendenzialmente discesa, con qualche lieve strappetto in salita ancora da affrontare, ma nulla di rilevante.

Di rilevante invece ci si ritrova, a memoria direi al 10,7 km, un ultimo cavalcavia quando ormai si è già rientrati in Predosa; si tratta di un vero e proprio "tagliagambe" piazzato in maniera strategicamente sadica (XD XD) dagli organizzatori, che sicuramente si sono detti: "Questi arrivano sparati da un tratto di discesa con l'idea in testa che il traguardo sia dietro l'angolo... Mh mh mh piazziamogli un bel cavalcavia!!!". Ah ah ah ah e cavalcavia fu! Niente di che a dir la verità, questo strappo non supera nemmeno 100m, ma piazzato in quel punto chilometrico della gara ci costringe a cambiare il ritmo e assetto di corsa repentinamente con relativo aumento della produzione di lattato che rendono piuttosto impegnativi gli ultimi 200 m in piano verso il traguardo!

Concludo questi 11,5 km molto intensi in 44':33" migliorando di oltre 1' il tempo dell'anno scorso, con condizioni climatiche diametralmente opposte a quelle trovate ieri. Sono anche 7° assoluto tra 101 partenti e 3° nella mia categoria, a riprova che gli allenamenti vanno bene e risultano molto equilibrati.
I miei complimenti vanno a Vincenzo Scuro, vincitore della gara che come sempre è anche uno straordinario modello di tecnica di corsa. Saluto inoltre tutti gli amici presenti nella galleria fotografica che trovate a corredo dell'articolo! Per altre impressioni e punti di vista sulla gara, vi invito a visitare il nuovo sito della Novese www.atleticanovese.it

A presto e buona visione! ;)