Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure

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sabato 11 febbraio 2017

Brooks Launch 4: la recensione

Ciao ragazzi!

"Da convinto estimatore delle scarpe di casa Brooks che danno il titolo al post, non potevo non accogliere positivamente l'arrivo della versione numero 4. E' esattamente dal 2012 che utilizzo questa calzatura sia per gli allenamenti che per le gare, su strada e non solo; per la precisione sono arrivato a calzarne sei modelli e sempre con parecchia soddisfazione. A mio modesto parere, la scarpa ha raggiunto il suo top qualitativo nella versione 2, che ho acquistato per ben due volte nella splendida variante verde/nero/bianco che utilizzo ancora attualmente. 
La versione 3, seppur migliorata esteticamente (fattore di poco conto), non mi ha convinto nella calzata e soprattutto per la mancanza di "uniformità ammortizzante" della suola, che invece da grande sicurezza nella versione 2. Per questo numero 4 pare che i cervelloni della Brooks abbiano fuso assieme l'alta funzionalità, reattività e potere ammortizzante della versione 2 tanto apprezzata, con la bella estetica, se vogliamo persino migliorata, del modello 3."


Trovo che la versione nei colori in foto sia una figata pazzesca!
Che sia il modello definitivo? Cool! :D :D
Le Brooks Launch sono scarpe molto apprezzate dalla comunità dei Runners in tutto il mondo, alla costante ricerca di velocità, reattività e performance in una calzatura molto leggera e incredibilmente versatile.

Ideali per gli allenamenti di tutti i giorni così come per le gare a tutto vapore; le Launch 4 hanno l'innegabile vantaggio di aver mantenuto il drop a 10 mm, dove altri marchi concorrenti nella categoria hanno optato per abbassarlo (una scelta non sempre azzeccata, soprattutto se si pensa a quei podisti, la maggioranza a dire il vero, che appoggiano di tallone, con conseguente sovraccarico del tendine d'Achille).

Per questo 2017, le Launch 4 irrompono sul mercato con una nuova  tomaia, diventando ancora più leggere, anche se solo impercettibilmente. Parlando della calzata, non cambia drasticamente, solo qualche piccola differenza nella zona del puntale. Il 3D PRINT, che ha la funzione di offrire un minimo supporto, è stato riposizionato.
Il materiale applicato all'intersuola non ha subito cambiamenti ma è stato rimodellato e ora dà l'impressione di essere ancora più reattivo e veloce. A beneficiarne maggiormente di questa nuova forma è la zona del tallone, che viene accompagnato più naturalmente durante il movimento di appoggio (sebbene, lo ribadisco, come ben sanno gli amici che mi seguono e si allenano con me, che bisogna evitare il più possibile di appoggiare con il tallone, sia per una questione di corretta meccanica di corsa, sia, cosa molto più importante, per evitare spiacevoli infortuni alle ginocchia nel medio-lungo periodo).

Rimane invece invariato il "disegno" della suola, sebbene nella zona dell'avampiede sia possibile notare un pò di gomma, dove nei modelli precedenti l'area era ricoperta in carbon rubber.
In definitiva abbiamo ai piedi un modello pazzesco, come si suol dire un guanto, ancora più leggero delle precedenti versioni e davvero molto molto ammortizzato. Migliorata in tutto e per tutto e con una versatilità di utilizzo impressionante: sui lunghi dov'è richiesta protezione, è garantita, e nei lavori corti e di velocità la sensazione è di estrema reattività e leggerezza.
Sicuramente le Launch 4 soddisferanno pienamente gli affezionati di lunga data, così come chi  romperà il ghiaccio con queste scarpe nel 2017!

Da avere!

(Adattamento della recensione apparsa su http://runlikeneverbefore.com)




venerdì 10 febbraio 2017

Nordic Running: time trial

Ciao a tutti!

Veramente in un flash, insieme al titolo una vera e propria sequela di inglesismi per raccontare in breve l'uscita di ieri. Corto veloce sulla distanza di 3 km circa da eseguire a tutto vapore; per complicarmi ulteriormente la vita, ho deciso di affrontare la seduta nella "micidiale" tecnica Nordic Running, per i puri affezionati della VO2max! :D

Road to Edimburgh!
Non sono nemmeno stato a cronometrare... quello che so per certo è che sono arrivato agli ultimi metri su cavalcavia sboffando con braccia e spalle che bruciavano tantissimo; i 3000 m percorsi parevano più duri del più recente progressivo collinare da 6,3 km, il che è tutto dire! Questa nuovissima disciplina è la rivelazione del 2017 per me! Non è corsa e non è nemmeno sci di fondo, ma è molto più dura di etrambi gli sport!

Con me, l'inossidabile Viper che potete vedere in foto; sto parlando del numero 1 del G.P. Cartotecnica Piemontese  (lui sa a cosa mi riferisco), senza nulla togliere agli altri! :D; anche lui impegnato in un corto veloce sulla stessa distanza, ma nel senso di marcia opposto al mio.
Successivamente, insieme, abbiamo percorso 2,5 km di jogging facile, che ci ha consentito di defaticare dalla seduta breve ma intensa..

A presto!



mercoledì 8 febbraio 2017

Fartlek facile

Eccomi qui!

Nella settimana più leggera che porta al cross di Castellazzo Bormida di domenica prossima, la giornata di oggi ha riguardato un fartlek leggero, interamente svolto su remoergometro; ottima scelta alternativa per far rifiatare un pò i tendini, decisamente più sollecitati nella pratica della corsa.

Ecco come si è strutturata la seduta di oggi, che fa seguito alla sessione di sprint in collina fatta ieri.

Foto di archivio: riscaldamento con tecniche miste contro
l'Uomo di Legno, anche conosciuto come "Wooden Dummy".
Tradizionalmente nato come strumento di allenamento per
il Wing Chun Gung Fu, in realtà si possono eseguire più
tecniche miste; dalla boxe come in foto al JKD, fino ad
arrivare alle tecniche di calcio del Tae Kwon Do.
Riscaldamento: 5' di tecniche miste contro l'Uomo Di Legno. In questa fase cerco sempre il massimo scioglimento muscolare e il rilassamento. Successivamente, esercizi di respirazione profonda per aumentare il focus.

- 5' di imitazioni tecniche di sci di fondo su tappeto inclinato; principalmente s'è trattato di simulare la tecnica classica alternata e il passo spinta in una marcia poderosa. Non potendo per ovvie ragioni utilizzare i bastoni, per generare sovraccarico alle braccia ho eseguito una forte presa sulla maniglia frontale morbida del tappeto, come quando il bastone punta nel terreno, mentre per il lavoro del tricipite in fase di spinta posteriore, mi sono avvalso di un paio di polsiere da 0,5 kg che hanno fatto il loro egregio lavoro di simulazione. Bella frazione! Mi è davvero sembrato di sciare in tecnica classica sulla salita.



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- 20' di fartlek facile al remoergometro, frazione che da il titolo vero e proprio a questo post. In realtà è stato un fartlek ben misurato: 30" di sprint in scioltezza alternati a 30" di vogata molto lenta fino al termine del minutaggio totale. La differenza l'ha fatta semplicemente l'enfasi messa nella spinta con le gambe. Focus sul mantenimento del rilassamento muscolare generale e sul controllo della respirazione. Sul remoergometro la respirazione è molto importante in quanto funge da vero e prorio metronomo naturale. I ritmi sono oscillati da 24/25 battute al minuto in fase di recupero, alle 28/29 in fase di sprint.

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- 5' ancora su tappeto inclinato, simulando la tecnica classica di sci di fondo, ma questa volta al fine di defaticamento. Sono soddisfatto da questa "imitazione tecnica" indoor per lo sci di fondo; è stata la prima volta che la provavo e mi ha convinto. Per chi ha in casa un tappeto magnetico (tra l'altro ingiustamente snobbato a livello globale forse anche più del remoergometro e della corda per saltare, in quanto poco costoso, facile da usare, ma soprattutto perchè non fa figo per niente è non è trendy come il suo cugino a motore elettrico, il treadmill o tapis roullant che dir si voglia) questo tipo di allenamento può aggiungere una dimensione di utilizzo in più a questo ottimo attrezzo, su cui è possibile camminare, marciare, e per i più bravi e allenati anche correre in salita... si avete letto bene!
Per chi scia di fondo, lo scorrimento del nastro spinto dalla forza delle gambe, ricorda veramente da vicino lo scivolamento dello sci.

- 5' di defaticamento con esercizi di rilassamento muscolare e respirazione profonda concludono la seduta.

A presto! ;)



domenica 5 febbraio 2017

Rowathlon lento aerobico

Buona domenica!

Molto semplicemente, il Rowathlon non è altro che una versione di triathlon indoor che vede la tradizionale frazione di nuoto sostituita con quella più pratica e funzionale del Rowing, o canottaggio indoor, molto più comunemente conosciuto come "vogatore". Con i termini "più pratico e funzionale" non intendo affatto dire più semplice, anzi. 
Questa disciplina, come ho già avuto modo di scrivere in passato, si è sviluppata in Gran Bretagna come metodo di allenamento incrociato alternativo, e col tempo, grazie all'incremento di consensi e praticanti, è arrivato ad avere veri e propri campionati regolamentati; questo credo sia molto dovuto all'amore che la gente nutre dei confronti di uno sport come il canottaggio in quell'area geografica.

Penso che in Italia uno sport simile non prenderà mai piede, in quanto, paradossalmente, in numerose palestre i remoergometri vengono ancora abbastanza "schifati" (l'eccezione è rappresentata da alcune palestre di CrossFit, in cui i praticanti spesso si cimentano al remoergometro con tecniche alquanto discutibili, per usare un eufemismo :D) in quanto il gesto tecnico da apprendere non è così facilmente assimilabile dalla grande massa e all'inizio è assolutamente necessario venire affiancati da un "esperto" che fornisca un'efficace dimostrazione della tecnica in azione, che essenzialmente si compone di tre fasi. Operazione che tra l'altro, se eseguita bene, richiede non più di un'ora per permettere anche e soprattutto ad un novizio di cominciare a farsi un'idea, che lo porterà via via a remare con soddisfazione e con tutte le accortezze del caso.


Fatto questo preambolo, ora proseguo con l'illustrare la seduta che da il titolo al post:

Riscaldamento: 10' in cui ho eseguito esercizi di Wing Chun Kung Fu all'Uomo di Legno accompagnati ad esercizi di respirazione e scioglimento muscolare.

1^ Frazione: 15' Remoergometro; unico focus, la spinta poderosa delle gambe mantenendo uno stato di rilassamento muscolare generale e controllo della respirazione completamente nasale. Media colpi al minuto 25.

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2^ Frazione: 15' Spinning Bike; pedalata sciolta e rotonda simulando una condizione di piano in massima scioltezza, posizione da "crono". Mantenimento del ritmo uniforme e regolare. Respirazione completamente nasale. Gran sudata.

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3^ Frazione: 15' di Jogging saltando la corda; continue andature di corsa, 6 metri avanti e 6 metri indietro, inserendo anche tutti i tipi di salto e giochi di gambe. Respirazione completamente nasale.

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4^ Frazione: 15' Marcia svelta in salita su tappeto magnetico al 10% di pendenza. Respirazione completamente nasale e sudata copiosa.

Defaticamento: 10' di tecnica Chi Sao del Wing Chun all'Uomo di Legno. Successivamente, stretching generale ed esercizi di rilassamento.

A presto! ;)


giovedì 2 febbraio 2017

Ski Walking + Indoor Rowing

Ciao a tutti!

Rapidissimo aggiornamento sulla tabella di marcia settimanale in corso d'opera, negli ultimi due giorni impostata totalmente sul MultiSport:

Mercoledi 01/02: Uscita in Nordic Ski Walking di fondo insieme al Viper; ritmo svelto, costante e in spinta, massima decontrazione. Timer regolato a 60', in questo lasso di tempo, prendendocela comoda, abbiamo coperto la distanza di 7,3 km. In seguito, allunghi in scioltezza di corsa svolti in salita, 8 X 80m e per concludere la seduta, 10' di jogging come defaticamento.

Giovedi 02/02: Oggi sessione Indoor di Remoergometro lenta e aerobica da 30'; focus dell'allenamento, il rilassamento muscolare e il controllo della respirazione. A seguire, rapido richiamo del tono muscolare su braccia e addome; infine stretching generale.

A presto!


lunedì 30 gennaio 2017

Sci di fondo e settimana di allenamento

Ciao a tutti! :)

Ieri, l'uscita di sci di fondo a Festiona (CN) col gruppo Verdefondo Alessandria, ha completato una bella settimana di allenamento; la giornata mite e la neve molto scorrevole, almeno nella prima parte della mattinata, mi hanno permesso di effettuare i quattro giri da sette km di "Pista del Mulino" con estrema soddisfazione. Tranquillo, rilassato e respirando a pieni polmoni, ho sciato per 28 km godendo appieno del paesaggio alpino. A corredo di questo reportage potete vedere qualche scatto che ho realizzato lungo il tracciato!


Il panorama alpino in avvicinamento a Festiona.

Con una giornata così, da mezzogiorno in poi sciare in t-shirt
non sarebbe stato un problema.

Alaska USA? No, provincia di Cuneo.

Ammirare i paesaggi a fine giornata.


Vi lascio con il riepilogo completo della settimana di allenamento da dopo il cross di Novi:

Lunedi: Recupero attivo, stretching ed esercizi di respirazione diaframmatica.

Martedi: Corsa Interval Training (HIIT) cambi 20"/10" sulla distanza di 4,5 km.

Mercoledi: Marcia Nordic Ski Walking; 8 km coperti in 60' + 6 X 80m allunghi facili in salita.

Giovedi: 30' di salto con la corda continuativi in totale rilassamento e decontrazione; bocca chiusa e respirazione completamente nasale.

Venderdi: Corsa Corto Veloce (Time Trial): coperta la distanza di 4,3 km su percorso semi collinare in 15':02. Successivamente, richiamo del tono muscolare su addome e braccia in agilità.

Sabato: 20' di remoergometro con focus totale sul rilassamento muscolare, ritmo estremamente blando. Simulazione dell'alta quota come "tecnica" respiratoria. Stretching.

Domenica: Sci di fondo 28 km.

A presto!


mercoledì 25 gennaio 2017

Mizuno Wave Rider 19: Recensione

Le Mizuno Wave Rider 19 sono l'ultimissimo aggiornamento della popolare serie Mizuno Wave Rider. Questa scarpa è progettata con la medesima tecnologia  e versioni riviste di tecnologie già applicate sui precedenti modelli. Pesano 260 gr e hanno un drop di 12 mm; ma ecco una descrizione di alcune "tipologie tecnologiche" incorporate in questa calzatura da running.
U4ic/U4icX: Nel 2013 Mizuno ha progettato una nuova tipologia di materiale espanso che risultava più leggero del 30% e garantiva una migliore attenuazione dello shock e durata, rispetto al vecchio sistema AP+foam. Ora Mizuno ha preso questa "schiuma" U4ic affinandola in modo tale da renderla ancora più leggera e soffice, realizzando appunto il sistema U4icX, adesso presente nelle Wave Rider 19.

La Mizuno Wave è collocata all'interno della parte intermedia della suola ed agisce in modo molto simile alle sospensioni di una macchina; il suo scopo è quello di reindirizzare le forze d'impatto lontano dal vostro piede.
X10: questa "tecnologia" fa riferimento alla gomma in carbonio utilizzata nella suola; X10 è progettato per essere estremamente durevole ed è applicato in aree ad alto impatto della suola. Ci sono ulteriori "innovazioni tecnologiche" incluse in questa scarpa, ma alcune informazioni sul loro conto sono risultate piuttosto vaghe; Termini come "Air Mesh" e "Mizuno Intercool" suonano solo come parole di fantasia per indicare semplicemente l'alta traspirabilità della tomaia.

Le Mizuno Wave Rider 19 garantiscono una buona protezione durante la corsa e sono sorprendentemente leggere per appartenere alla categoria delle A3. A differenza del modello 18, i miglioramenti si riscontrano nella risposta in salita dalla parte centrale e anteriore; un buon compromesso tra morbidezza e stabilità. Sebbene la leggerissima tomaia offra una grandiosa traspirabilità, si va a perdere un pò di controllo sui percorsi off-road impegnativi, in quanto è davvero sottilissima e il piede ci balla leggermente; su tracciati tradizionali, invece, la calzata risulta morbida e confortevole.

RICAPITOLANDO

Mizuno Wave Rider 19
A3 Neutra – adatta a medie e lunghe distanze
Drop 12mm
Peso 260gg

Tecnologia (come da specifiche Mizuno)
Dynamotion Fit
Combinazione di tecnologie per una tomaia che crea armonia col piede durante la corsa, eliminando i punti di stress per una corsa più comfortevole.
Premium Insock
Soletta removibile di alta qualità per massimo comfort, ammortizzamento e durata.
SR Touch
Nuova mescola super ammortizzante, più leggera e reattiva: restituisce l’energia dell’impatto più rapidamente e mantiene la transizione più fluida e veloce.
Mizuno U4iC
U4iC
Una mescola dell’intersuola che ammortizza come la Mizuno ap+ ma è all’incirca il 30% più leggera, con lo stesso grado di comfort e performance
X10

L’X10 è una mescola in gomma e carbonio più resistente, che consente maggior resistenza nelle aree ad alto impatto e fornisce più trazione nell’area del tallone.

Pro
Ottima ammortizzazione.
Leggerezza e traspirabilità.
Durata.

Contro
Poco adatte su percorsi off-road.