Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure

Aiutami a far crescere il sito con una piccola donazione. Grazie! ;)


"AIUTAMI A FAR CRESCERE IL SITO CON UNA PICCOLA DONAZIONE. GRAZIE! ;)"

lunedì 26 marzo 2018

Coach Livingstone: errori classici e pazze storie di allenamento

Estratto dall'articolo "More crazy training stories" del Coach-Dr. Keith Livingstone
Adattamento in italiano: Mattia Bianucci Trainer

A sinistra il Coach - Dr. Keith Livingstone con
Alastair Leslie, 1980. foto
 http://blog.garymoller.com/
"...A riprova del fatto che non avevo imparato nulla dai miei errori, nel 1984 feci una sessione di intervalli da 800m il giovedi, tre giorni prima di una gara su strada domenicale da 10km. Il mio compagno di allenamenti all'epoca era l'ex campione australiano juniores sui 5000m Jeff Chambers, e insieme ci tiravamo duramente l'un l'altro, con nessuno dei due disposto a mollare un pò il ritmo. Finivamo col correre quattro intervalli da 800m con 800m di recupero in jogging alla media di 2:02, con un'ultima frazione completata in 2:00. Questo non era assolutamente necessario e decisamente troppo veloce per avere una qualche rilevanza in proiezione delle gare invernali a venire, soprattutto al nostro livello di sviluppo e condizione in quel momento. Ad ogni modo, la sessione fu una vera "bomba" ed entrambi ci sentivamo davvero soddisfatti del nostro operato.

La domenica seguente, in una gara sui 10km a Brisbane, ero ancora così pieno di adrenalina che il primo miglio lo corsi in "modalità crociera" in circa 4:20, lasciando un atleta di classe 100m dietro, per poi soccombere ad una morte lenta e inevitabile, concludendo la gara in quinta posizione. Se ci dedichiamo a troppe sessioni corte, intense e tirate, il passo gara reale su distanze come i 10km sembrerà come una passeggiata domenicale, per cui la tentazione in allenamento è quella di uscire e correre ad un passo che pare andar "bene", ma che poi effettivamente risulta insostenibile sulla distanza.

In quell'occasione, corsi un'altra gara la settimana seguente, sempre sui 10km in strada. Questo evento faceva parte di un circuito di gare su strada nazionali, sponsorizzato dalla ditta Budget Rental Car. Avendo appena corso una bruttissima gara, anzi direi imbarazzante, figlia della stupidità e di una cattiva preparazione, per tutta la settimana che portava all'evento, mi concentrai a testa bassa su sessioni di jogging da circa un'ora l'una finché non recuperai forza e un minimo di condizione, in seguito mi spostai a Hobart, Tasmania, per la "gran finale" della serie.

Questa gara era un circuito su strada che si sviluppava attorno ai terreni di Hobart, e il posto somigliava molto alle zone collinari su cui ero abituato a correre in Nuova Zelanda.

C'era una squadra proveniente dall'Istituto dello Sport di Camberra che aveva vinto il suo bel numero di gare consecutive nelle serie. Erano sicuri di poter stendere la nostra squadra piglia tutto di Glenhuntly, anch'essa dedentrice di un bel numero di vittorie in serie a Melbourne, Perth, Sydney e Brisbane.

Le sessioni di intervalli troppo intensi e troppo veloci sugli 800m di cui parlavo ad inizio articolo, combinati con la gara domenicale floscia su strada da 10km e i 5 giorni di jogging rigenerativo, mi consentirono di "portare a casa la giornata" scappandomene via da Gary Briggs (siepista nazionale e campione di corsa campestre) su una frazione di salita, andando a vincere con oltre 30 secondi di vantaggio da Gary e David Forbes. Come ciliegina sulla torta, complessivamente la nostra squadra primeggio nell'intera serie. Mi sentivo così bene e rigenerato dopo un relativo riposo di 5 giorni prima della gara, che quando Gary decise di attaccare con un allungo deciso in salita, partii insieme a lui tenendo duro fino alla fine.

Ad ogni modo, la natura irregolare e incostante di queste performance non era assolutamente necessaria, e con un approccio più intelligente e controllato (e col beneficio del senno di poi) ora posso dire che siamo in possesso di un sistema di allenamento razionale e prevedibile, atto a  condurre gli atleti verso una buona performance in gara, affine alla scuola Lydiard. Non si tratta di scienza missilistica ma semplicemente di non impegnarsi in sessioni di allenamento troppo dure e probanti - troppo in prossimità di gare e di corricchiare facilmente nei quattro, cinque giorni che precedono l'impegno agonistico".




giovedì 22 marzo 2018

La RICETTA giornaliera :D

Buonasera a tutti cari amici e amiche! :D

www.nordicrunningitaly.com
L'aggiornamento di oggi è semplicemente una "registrazione" della mia giornata di allenamento:

Mattino presto:

- Esercizi di mobilità articolare.
- 15' di salto con la corda a ritmo molto blando e rilassato (risveglio muscolare)
- 10' di stretching dinamico generale

Primo pomeriggio:

- 10' esercizi di mobilità articolare.
- 15' di jogging su erba come riscaldamento
- 1500m in pista, prova a tempo (time trial): 4':50''
- 10' di ginnastica isometrica total body
- 15' di remoergometro a ritmo molto blando e rilassato come defaticamento
- 10' di stretching generale

Un'ottima giornata energizzante!

Un saluto a tutti e buoni allenamenti! ✌👋👍👍


lunedì 19 marzo 2018

FARTLEK: La storia delle "SESSIONI A SALSICCIA"

Articolo originale del Coach Keith Livingstone
Traduzione in italiano: Mattia Bianucci Trainer

Recentemente, in Australia, ho sentito diversi runners utilizzare il termine "sessione a salsiccia" senza pensare che io potessi avere la minima comprensione del termine o conoscenza del metodo di allenamento; per questo motivo, forse è ora di raccontare la storia brevemente.

foto http://www.bendbulletin.com
Quando ero un bambinetto negli anni Cinquanta, la formula per il successo era data dal correre ripetute in pista. Bannister, Zatopek, Pirie - tutti i più grandi erano il prodotto di intense ripetute, solitamente sulla distanza di 400 m. Sostenuto dal tedesco Woldemar Gerschler e ai tempi sposato dalla maggioranza dei coach europei e americani, si trattava di un sistema molto germanico - metodico - disciplinato e misurabile.

Dal momento in cui cominciai l'università, un altro approccio stava prendendo piede, traendo origine dall'atmosfera più libera delle foreste di pini in Svezia, ovvero l'idea del fartlek di Gosta Holmer (gioco di velocità) che in breve tempo si diffuse in tutto il mondo, arrivando fino alle colline sabbiose di Portsea, Victoria. L'ideale o l'essenza del fartlek era che la corsa dovesse esprimere la personalità del corridore, e per questo motivo, dalle parole di Holmer stesso, "l'allenamento si sviluppa in base all'individualità propria del runner". Il fartlek, come le ripetute, è un allenamento veloce-lento, ma gli sforzi e i recuperi sono dettati dall'indole dell'atleta e dal tipo di terreno, non da una distanza esattamente misurata da coprire come in pista o da un cronometro.

Le "sessioni a salsiccia" fondono questi due principi opposti. Come studenti, eravamo dediti a sperimentare di tutto, dall'inglese vecchio stile "lepre e segugi" (traduzione letterale di "hare and hounds", gioco su percorso campestre, in cui un gruppo di persone (segugi) seguiva un altro individuo o gruppo (lepri) che lasciavano dietro di sé pezzetti di carta (essenza). Stile di corsa campestre che si sviluppò in Inghilterra agli inizi del 19° secolo da un gioco scolastico chiamato appunto "hare and hounds" o "inseguimento della carta". NdMBT) con finale in progressione, alle ripetute ad alto volume "Zatopekiane" in pista. Cominciammo a spostare l'enfasi sugli intervalli lunghi, X 1 miglio o X 2 miglia, che in quei giorni potevano sembrare una peculiarità tipicamente inglese, con Gordon Pirie come esponente di spicco. Mi ricordo ancora quel giorno del 1961, quando Mike Turner, al culmine della sua lunga carriera internazionale, corse 9 X 1 miglio sulla pista dell'Università di Cambridge, logorando un bel numero di compagni di allenamento proprio come l'insaziabile Imperatrice Romana Messalina aveva fama di aver esaurito i suoi amanti. Personalmente, rinunciai dopo sette.
Una notevole decade di runners internazionali stava per emergere da Cambridge sotto l'ispirazione perspicace ma intransigente di Turner.

Dr. Keith Livingstone
Da questi lunghi intervalli in pista, ci spostammo ai lunghi intervalli fuori pista. Cinque minuti di ripetute sulla strada (solitamente 6 X 5 minuti con 2 minuti di recupero) divennero un'istituzione di Turner - tre all'andata, tre al ritorno, nessun modo per svignarsela. Successivamente, lontano da Cambridge per tre anni, adattai l'idea degli intervalli a tempo ad una varietà di sessioni da 5 minuti o approssimativamente 1 miglio, su e giù per le colline sabbiose e ricoperte di erica molto comuni nel sud-est Surrey, dove ora vivevo. Una volta o due alla settimana mi dedicavo a sedute da 10 X 5 minuti, ciascuna su un terreno differente. Nel frattempo, sui sinuosi campi dai colori sgargianti della contea di Cambridge, Mike conduceva una truppa di runners su un regolare circuito da 10 miglia, suddiviso in sforzi da 2 minuti, con un minuto di camminata come recupero a rotazione. Dato che ciò somigliava in qualche modo ad una lunga sequenza di rigonfiamenti separati da un cordino, l'allenamento divenne noto come la sessione a salsiccia.

Tornai a Cambridge per ricerche nel 1964. Mike, anch'egli impegnato a lavorare sulla sua tesi di dottorato, era ormai un affermato campione a livello internazionale e io ero campione provinciale della contea di Surrey. Desideravamo entrambi fare un sacco di corse tirate in campestre, ma ci impegnavamo in simili sessioni almeno una volta alla settimana conducendo gruppi di studenti più giovani. Perciò le mie serie di miglia campestri e le sue sequenze di sforzi dai 2 ai 5 minuti furono combinati nell'allenamento generale di corsa ad intervalli senza un percorso precisamente stabilito, ma misurato in base al tempo piuttosto che ad un circuito conosciuto. Quanto distante potevamo correre in ogni frazione da 5 minuti era molto dipeso "dall'andazzo" del momento... ma in quel bel pantano fangoso, non è che andassimo molto lontano.

Ancora adesso le chiamiamo sessioni a salsiccia, ma il cordino oggi tende a diventare ingarbugliato dal momento che chi conduce il gruppo spesso esegue delle "virate" per andare a recuperare runners affaticati o che stanno per mollare. Avremmo potuto chiamare queste sessioni "Segui il mio leader" o "Ripetute Campestri". Se all'epoca ci fossero stati i computer, avremmo potuto chiamarle LIOCROW (Long Intervals On Country Run On the Watch - Lunghi Intervalli Su Campestre Corsi Con l'Orologio, NdMBT), oppure FRIGS (Free Ranging Interval Group Sessions - Sessioni Di Gruppo A Intervalli Liberi, NdMBT).

Ma salsicce anticipò il linguaggio dei computer.


I BENEFICI DELLE SALSICCE

MENTALI

* Mantengono e generano interesse: non c'è ripetitività, lo scenario varia in continuazione e con esso le sfide intrinseche.
* Sviluppo di quello che mi piace definire un "attitudine filosofica"; ad esempio imparare ad accettare le colline o il fango come fatti della vita, nessuna afflizione da cui scappare via.
* Insegnano il controllo del passo su tutti i tipi di terreno.
* Insegnano a come transitare da una tipo di fondo all'altro a ritmo gara.
* Insegnano a famigliarizzare con la corsa di gruppo.

FISICI

* Forza generale, in particolare i muscoli delle gambe.
* Muscoli posturali ed equilibrio (propriocettività) da qui la velocità per lunghe sessioni. Velocità di gambe.
* Cuore e sistema cardio respiratorio.
* Abilità di correre bene da affaticati
* Mentali/Fisici

UN ABBONDANTE EXCURSUS SUL FARTLEK RUNNING LO TROVATE NEL VIDEO QUA SOTTO 👇 LIKE E ISCRIVETEVI AL MIO CANALE YOUTUBE! 👍👍

Buoni allenamenti a tutti! Magari.... a salsiccia! 👈👈

A presto!


domenica 11 marzo 2018

L'ennesima GARA SALTATA... e quindi?

Buona domenica a tutti, cari amici e amiche!


E quindi niente... una volta la neve, poi cause di forza maggiore, fatto sta che i programmi di gara slittano anche per quanto riguarda questo fine settimana, con ben due campestri saltate.... 👶 Sono qui che piango per questo? Assolutamente no! Eh eh eh Spero solo che domenica prossima, visto che in programma c'è la prima tappa di campionato interno Atletica Novese le condizioni climatiche e non, siano dalla mia (e dalla vostra) parte!! 💃💃

A prescindere dal fatto che ieri pomeriggio c'era un clima che ispirava solo una bella pennica, esattamente identico a quello attuale mentre sto scrivendo, al posto del Cross di Valenza, nel tardo pomeriggio ho affrontato una sessione di prova a tempo (time trial) su remoergometro con "attitudine da gara".... in fondo questo piano B dell'ultimo momento doveva in qualche modo sostituire la campestre!

E questo cos'ha comportato? 20 minuti totali alla media di 32 battute al minuto, con punte di 33 verso il finale. Sensazioni: bruciore diffuso, intenso lavoro muscolare.. al limite della soglia.. esattamente quello che mi avrebbe riservato il cross... né più né meno. Per amplificare ulteriormente il lavoro muscolare, in chiusura de tutto mi sono concentrato su due rampe di scale, utilizzando la tecnica di hill bounding, in pratica dei balzi ogni due scalini enfatizzando molto lo stacco di avampiede ad ogni appoggio e l'azione di potenza delle caviglie.

Venendo a stamattina, me ne sono assolutamente fregato della pioggerella fine e continua e, armato di due coppie di bastoni da Nordic (Walking e Running) mi sono presentato in Cittadella, sfortunatamente colma di personaggi coi cani nonostante la pioggia - alcuni dei quali non al guinzaglio e dediti ad infastidire, non poco, il regolare svolgimento dell'attività di quei tre gatti di podisti che eravamo 💣

Nonostante ciò, riesco a concludere 90' di ottima attività fisica su un percorso che presentava tutte le caratteristiche che una campestre dovrebbe avere: pozzanghere, fango, scarsa tenuta, messa alla prova dell'equilibrio, acqua nelle scarpe, slittamenti ecc ecc. Pacchetto completo! 👈

Salutandovi vi presento il menu nel dettaglio:

- 10' stretching dinamico come riscaldamento;

- 1h Nordic Running prendendo tutti i saliscendi, ritmo a sensazione - focus esclusivamente sul rilassamento muscolare e la facilità d'azione.

- 30' Nordic Ski Walking: Tenuta di un ampio range articolare in simulazione di sci di fondo in tecnica classica. Focus esclusivo sul rilassamento muscolare e un'azione sciolta.

- Stretching 15'.

Buona domenica e a presto! ;)

FACEBOOK
LINKEDIN
MATTIA BIANUCCI TRAINER
MAIL

giovedì 1 marzo 2018

Indoor - INTENSE! :D

Buongiorno ragazzi e ragazze!


Per tre giorni, oggi incluso, nella zona di Alessandria sono previste nevicate intorno ai 7 cm di media circa; sportivamente parlando (che è l'aspetto meno importante :)), risultano ovvi i disagi per quanto riguarda la fruibilità dei percorsi di allenamento canonici, siano essi su sterrato, strada o anche in pista.

Nella foto, Melissa Bender immortalata in pieno X-Jump

Burpee, una massacrante versione di burpee che fa schizzare

le pulsazioni alle stelle. Solo per atleti forti! Cliccate 
sull'immagine qua sopra per visitare il bellissimo sito e
supportare il prezioso lavoro di Melissa.
Tuttavia non bisogna affatto "disperare" :D, in quanto la dimensione indoor offre una marea di possibilità di allenamento alternativo.. e col termine indoor non mi riferisco strettamente alla palestra, bensì, in prospettiva più ampia, a tutto ciò che si può fare nell'assoluta comodità della propria abitazione, ad esempio con un semplice set composto da una corda per saltare, un materassino e una coppia di pesetti.

Il mio piano principale per la prima mattinata era quello di correre un corto veloce da 3 km incasellato tra due frazioni da 20' di Nordic Walking Sportivo - cioè la seconda sessione qualitativa di rifinitura della settimana. Constatate le condizioni climatiche non propriamente ideali, decido di optare per una versione di combinato indoor della stessa seduta di allenamento, mantenendone invariati i principi, in questo modo.....



** IL WORKOUT **
 👉 MultiSportTraining 👈


- 10' Stretching dinamico ed esercizi di mobilità articolare come riscaldamento.


- 10' di salto con la corda veloce; respirazione leggermente impegnata. Ho inserito tutti i giochi di gambe, ma il focus principale è stato il ridurre al minimo i tempi d'appoggio dei piedi. Andature a navetta, sprint avanti e indietro.

10 X burpees x-jump

- 10' di remoergometro alla media di 33 colpi al minuto costanti, sforzo percepito a livello di un ritmo sui 3':25/30'' di corsa, respirazione impegnata.

10 X burpees x-jump

- 10' di spinning bike, pendenza 5,5% pedalata fluida e svelta, respirazione impegnata. Nei lavori di agilità di gambe, o comunque quando si combinano corsa (o balzi) e bici assieme, è di vitale importanza mantenere la pedalata agile/reattiva e non esagerare con la salita, in quanto l'effetto collaterale è quello di ritrovarsi con due pesantissime coscione quando si corre. Tenuto a mente questo piccolo accorgimento, la bicicletta rimane un efficacissimo mezzo per sviluppare stamina supplementare.

10 X burpees x-jump

- 10' di salto con la corda; diversamente dalla frazione di apertura, nell'ultima frazione ho accusato un pò di disagio sulle spalle e bruciore diffuso, questo principalmente a causa della frazione su remoergometro e dei burpees; respirazione impegnata, ma nonostante l'appesantimento muscolare generale sono riuscito ad arrivare in fondo mantenendo una buona azione in agilità.

- Stretching generale.


In conclusione, s'è trattato di una seduta indoor relativamente corta ma assolutamente intensa, che mi ha permesso di raggiungere gli stessi obiettivi che mi ero posto con il piano A, cioè il corto veloce di corsa in esterna.
NOTA: l'allenamento sopra descritto è molto intenso ed è cucito su chi vi sta scrivendo; per questa ragione, non mi prendo alcuna responsabilità nel caso in cui voleste testarlo su di voi "pari-pari" ed accusare potenziali disagi. Piuttosto, come non mi stancherò mai di consigliare, prendetene l'essenza, capitela, e poi fatela vostra... e vedrete che le cose andranno molto bene! ;)


E per oggi è tutto!
A presto! :D

DATE UN'OCCHIATA ALLA MIA NUOVA SEZIONE GUIDE ✌

ISCRIVETEVI ALLA NEWSLETTER QUA NELLA COLONNA DI DESTRA! 👉

E SE L'ARTICOLO E' STATO DI VOSTRO GRADIMENTO CONDIVIDETE! 👍

MAIL

domenica 25 febbraio 2018

Una domenica più montana che collinare

Buona domenica a tutte le amiche e gli amici sportivi!

L'idea per questa mattina era quella di correre un collinare in Nordic Running di circa 17 km o comunque stare su braccia e gambe per almeno 1h:15'; tuttavia una volta che mi sono ritrovato sul percorso gara, le condizioni meteo tutt'altro che propizie mi hanno costretto ad apportare qualche sostanziale modifica al mio piano originale.

Cliccate sulla foto per ascoltare
il mio ultimo VLOG
;)
Per questa ragione, ad un certo punto dell'allenamento, con la neve negli occhi, vento trasversale ghiacciato a minare la stabilità dei miei bastoni da corsa e occhiali completamente appannati (come se ne avessi avuto bisogno XD) ho deciso di lasciar perdere il chilometraggio totale che mi ero prefissato, su un circuito che sarebbe stato davvero durissimo completare in queste condizioni, e di concentrarmi soltanto sul minutaggio complessivo, fino al limite della mia voglia di prender freddo! Ah ah :D

Tutto sommato, alla fine sono riuscito a resistere alle intemperie per 1h:07' coprendo quasi 14 km  in Pole Running, ma se dovessi dire di essermi pienamente divertito mentirei... questa era una di quelle giornate da dedicare interamente all'indoor, ma la volontà di uscire è stata, in un certo senso, più forte delle intemperie!

Rientrato alla base ne avevo ancora voglia, così ho rifinito l'uscita con ancora un 12' X 2 remoergometro - bike; nient'altro che defaticamento dalla montagna.... ehm volevo dire collina! :D Addominali e stretching generale completano una mattinata di allenamento comunque molto, molto produttivo!

Buona domenica a tutti!

ISCRIVETEVI ALLA NEWSLETTER SULLA COLONNA QUA A DESTRA! ==>
FACEBOOK
MAIL

mercoledì 21 febbraio 2018

Corsa & INFORTUNI: COME CORRERE

Estratto dal seminario di Coach Danny Dreyer del 26/10/2017
Traduzione in italiano: Mattia Bianucci Trainer



www.chirunning.com
Come iniziare a correre ponendosi come obiettivo quello di rimanere senza infortuni nel medio/lungo periodo?

"Le due foto qua a destra sono rappresentative di quello che si osserva in giro; ci sono persone più allineate ai principi del ChiRunning, come la ragazza nella foto a sinistra, e altre, come la ragazza nella foto a destra, cioè la maggioranza, che sono più, diciamo, runners "convenzionali" che tendono ad avere quel tipo di appoggio, una postura eretta verticale, "overstriding" e tutti gli atteggiamenti tipici di corsa che stanno alla base di numerosi infortuni, di cui ora andrò a spiegarvi le dinamiche e le ragioni per le quali la ragazza con la t-shirt azzurra avrà molte meno possibilità di farsi male correndo.

Non è solo una questione di prevenzione infortuni, ma anche di efficienza energetica; se infatti utilizzate il vostro corpo in modo inefficiente vi stancherete prima, esaurendo le energie molto velocemente, ma se invece imparate a correre in maniera altamente efficiente potrete durare a lungo e, cosa molto importante, divertirvi di più quando correte, in quanto non vi sentirete "stracciati" ad ogni seduta di allenamento.

Gli infortuni da impatto avvengono quando appoggiate i piedi a terra; un tipo di infortunio capita quando spingete e un altro quando atterrate, per cui sapete che, facendo di nuovo riferimento alla foto qua sopra, la ragazza con la t-shirt rosa sta davvero spingendo forte e appoggiando duro con il piede. Vedete che più forte spinge, più avanti deve portare la gamba - più duramente il tallone andrà ad impattare al suolo.



Diversamente, concentrandoci sulla ragazza con la t-shirt azzurra, il tallone non appoggia davanti al suo corpo, ma atterra più sotto, cioè sotto la linea centrale o centro di massa corporea, con una marcata differenza per quel che concerne il moto propulsivo. Nel ChiRunning la propulsione è infatti più assistita dalla gravità ed essenzialmente si corre con una leggere "caduta in avanti" controllata, ed è proprio la gravità a "tirarvi" avanti e a cooperare con voi. Questo vi aiuta ad utilizzare meno le gambe nell'azione propulsiva, andando a distribuire meglio il carico di lavoro, anche grazie ad un importante lavoro di controllo posturale dato dai muscoli addominali.

Immaginate tutto il vostro corpo che lavora come un'unità compatta nella propulsione, braccia incluse a coordinare il tutto. Diventa quindi un modo completamente diverso di spingersi in avanti, più efficiente e sicuro rispetto all'affidarsi completamente alle sole gambe; molte mani rendono un lavoro più facile.

Nel modo di correre convenzionale molti runners sovrautilizzano la parte inferiore delle gambe, spingendosi in avanti essenzialmente con le dita dei piedi, perciò, nell'ultimissima fase propulsiva, la maggior parte del peso corporeo è supportato dal vostro alluce o da un paio di dita centrali del piede, e questo è un grosso lavoro richiesto ad alcuni tra i più piccoli gruppi muscolari dell'intero corpo; ecco la ragione per cui molta gente è soggetta a fratture da stress metatarsale e periostite tibiale, in quanto i muscoli che "contornano" le tibie sono piccoli, se comparati ai più larghi muscoli addominali.

Stesso discorso per quanto riguarda il tendine d'Achille che può strapparsi spingendo troppo forte coi piedi così come anche i muscoli che compongono il polpaccio. Quindi riflettete sul fatto che la maggior parte degli infortuni della corsa accadono dalle ginocchia in giù:

- ginocchio del corridore
- periostite tibiale
- strappi ai polpacci
- strappi/infiammazioni al tendine d'Achille
- fascite plantare
- sperone calcaneare
- borsite retrocalcaneare
- alluce valgo (bunioni)
- frattura da stress metatarsale

Solo per menzionarne alcuni - una lista degli infortuni più comuni. Quindi è importante che impariate ad alleviare il carico sulle gambe, non sovrautilizzando le piccole fasce muscolari dal ginocchio in giù, e che prestiate più attenzione a come appoggiate i piedi. L'impatto duro di tallone, infatti, porta a tutta una serie di fastidiosi infortuni, molti dei quali menzionati poco fa; anche il modo in cui sono strutturate le scarpe moderne di certo non aiuta, con cuscinetti molto spessi sotto i talloni e sottili in punta vi spingono ad una forma scorretta.

www.chirunning.com
Abituatevi, invece, ad appoggiare con la parte mediana del piede in modo tale che il tallone non superi la linea centrale del corpo in avanti (vedi foto a sinistra) generando un impatto eccessivo al suolo.

In conclusione, imparate a sfruttare la gravità a vostro vantaggio, in modo tale da ridurre l'azione di spinta dei piedi e il sovraccarico sulle articolazioni degli arti inferiori. Di riflesso, grazie a questa "caduta controllata", andranno anche a diminuire i tempi di appoggio dei piedi e la forza di impatto a terra, in quanto non estenderete più i piedi davanti al corpo in un moto a "pendolo" ma bensì dietro."

PER SCOPRIRE DI PIU' SU COME COME CORRERE BENE E SULLA TECNICA DI CORSA, CLICK AL VIDEO QUA SOTTO! 👇 👍LIKE👍 E ISCRIVETEVI AL MIO CANALE YOUTUBE!



PER APPROFONDIRE QUESTO IMPORTANTE DISCORSO CONTATTATEMI
NORDIC RUNNING ITALY

A PRESTO E BUONI ALLENAMENTI!