Dottor Massimo Massarini, lei è scialpinista, ciclista e podista. Da medico dello sport, le super maratone fanno bene o male alla salute?
"Dire che facciano bene mi è molto difficile, perché ci sono tre aree di rischio: cardiovascolare, muscolo-tendinea e articolare. Per la prima, ci sono studi medici che dimostrano come l'ultra-endurance provochi a livello cardiaco aree di sofferenza con lesioni temporanee o anche irreversibili. A livello muscolo-tendineo, il sovraccarico può causare infiammazioni e lesioni mentre lo sforzo sottopone a usura anche l'apparato articolare e scheletrico. E non solo. Uno sforzo così prolungato produce grandi quantità di radicali liberi che possono provocare invecchiamento e danno cellulare".
PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO SU "LA REPUBBLICA" CLICCA QUI
Qui il discorso è assai delicato e va ben ben contestualizzato; c'è pesistica e pesistica e con essa la natura più o meno importante dei carichi sollevati. In un contesto di MultiSport di resistenza, risulta quasi ovvio che i lavori di potenziamento non vadano inseriti a casaccio, bensì in modo molto calibrato e finemente periodizzati.
Entriamo quindi nel succo del discorso...
Come ci possiamo allenare con i pesi per mantenerci forti senza però sviluppare ipertrofia muscolare che si traduce in kg di peso in muscoli? Un programma di potenziamento dev'essere il più possibile sport-specifico; è assolutamente verosimile sostituire con successo palestra o pesistica con sport che interessino tutta la muscolatura del corpo come Sci di fondo, Canottaggio Indoor, Nordic Walking e Nuoto - tutte attività motorie che scolpiscono e definiscono il fisico nella sua totalità, in modo armonico, definito e completo, mantenendo allo stesso tempo l'atleta agile e scattante.
Mark Allen (vedi foto a destra) uno dei triatleti più forti al mondo, ha spesso dichiarato di dover lo sviluppo del suo fisico, prettamente alle routine MultiSport, con ben poca pesistica coinvolta..
Nel caso però in cui la pratica della sopracitate attività non fosse accessibile, ecco che entrano in scena pesi e pesetti in varie forme. Sollevare pesi "lega", e sebbene la sensazione di sentirsi forti, solidi e "spessi" sia innegabilmente soddisfacente - tutto ciò, nell'economia degli sport di endurance non serve assolutamente a nulla; per questo motivo è necessario che un fondista, sotto stretta supervisione del suo preparatore, sia ben conscio della natura dei carichi che va a sollevare.
Più che forti muscolarmente, e qui intendiamo forza pura -
un uomo o donna di "stamina" devono possedere resistenza muscolare, che nella pesistica si traduce nella capacità di sollevare carichi medio-leggeri, in velocità, per un numero piuttosto elevato di ripetizioni. Così facendo, questa rapidità d'esecuzione permette di sviluppare tre aspetti in una singola seduta: - resistenza muscolare - tono/definizione muscolare e infine, come bonus, la respirazione aerobica - dal momento che questo tipo di sessioni sono spesso strutturate in circuiti a "stazioni", in cui si passa da esercizio ad esercizio senza pause! Fondamentale, non sacrificare la forma a favore della velocità d'esecuzione.
Perciò si, avete capito proprio bene!
Anche il lavoro coi pesi può diventare un esercizio di sviluppo della resistenza organica a tutti gli effetti, e dalla mia esperienza posso affermare che sia il modo più intelligente e sensato con cui un fondista possa approcciarsi ad un protocollo di pesistica.
Questo "stile" di allenamento include moltissime forme e varianti che si avvalgono di differenti mezzi/accessori - oltre ai classici pesetti da 3-4 kg si possono utilizzare bandelle elastiche, molle e così via.
Le diverse combinazioni di pesi e ripetizioni facilitano differenti tipi di benefici. Possiamo vederlo chiaramente considerando tre programmi di allenamento con i pesi: un peso consistente usato con poche ripetizioni produce all'incirca il risultato della ginnastica isometrica, dato che c'è poco movimento ma molta contrazione, l'accento è chiaramente sull'aumento della forza, piuttosto che sulla resistenza; usare un peso moderato con un moderato numero di ripetizioni attribuisce uguale importanza alla forza e alla resistenza; un peso molto leggero usato con molte ripetizioni dà risultati simili a quelli della ginnastica ritmica: produrrà una grande resistenza, ma non farà aumentare di molto la forza. Semplificando:
l'allenamento con i pesi può essere modulato dalla mera costruzione della forza (come la ginnastica isometrica) alla mera costruzione di tono e resistenza (come la ginnastica ritmica). La formula è piuttosto semplice: più peso con meno ripetizioni uguale forza; meno peso con più ripetizioni uguale tono e resistenza.
Noi ci troviamo nel secondo caso preso in esame e, dal momento che sovente si tratta di circuiti da ripetere volendo più volte, molto spesso risultano molto piacevoli anche come esercizio di "scarico aerobico".
Bene, al momento credo di aver detto tutto! Scrivetemi se avete delle domande e come sempre....
💣💣 A BOMBAAAZZAAA 💣💣 👍LIKE👍 E ISCRIVETEVI AL MIO CANALE YOUTUBE!