Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure

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venerdì 5 gennaio 2018

DONNE in allenamento

Buongiorno cari lettori e affezionati!

Oggi vi propongo la traduzione di un bell'articolo a cura del grande Coach internazionale Arthur Lydiard (1917-2004). Buona lettura! :)

Articolo originale: "Women in Training" - Coach Arthur Lydiard, 1983.
Traduzione dall'inglese: Mattia Bianucci

Coach Arthur Lydiard davanti alla statua
a lui dedicata ad Auckland, NZ
In ambito atletica leggera, c'è voluto molto tempo agli addetti ai lavori per arrivare a promuovere e addirittura permettere alle donne di presentarsi ad eventi di mezzofondo e fondo; persino oggi (periodo anni '80 NdMBT) persistono alcune resistenze nel farle correre su distanze superiori ai 1500 m, ma i Giochi Olimpici hanno finalmente visto una gara sui 3000m completamente dedicata alle donne, che tra l'altro stanno anche irrompendo prepotentemente nel territorio maratona con uno spirito di vendetta. Non c'è alcuna ragione fisiologica per cui le donne non dovrebbero correre la maratona e il fatto che possano correrla bene e in modo "aggressivo" è stato dimostrato in maniera convincente recentemente.

Tuttavia, solo nel 1973, ad Auckland, ho potuto assistere ad una gara sugli 800 m per studentesse, aperta a tutte le età dai 13 ai 19 anni. Nessun altra gara di mezzofondo era specificatamente dedicata alle ragazzine di 13 anni, per cui, se non risultavano abbastanza veloci per le distanze brevi ma volevano competere, erano obbligate a gareggiare contro avversarie molto più mature. Una tredicenne collassò dopo il primo giro in quanto il passo impostato dalle ragazze più grandi era troppo veloce per lei.

Feci notare il fatto all'insegnante a capo del corpo allenatori, la quale aveva progettato il programma di allenamento, ritenendola responsabile diretta per il collasso della ragazza a causa dell'approccio irrealistico all'allenamento così com'era stato strutturato. Fui contento di notare che negli anni successivi, le gare di mezzofondo furono incluse e differenziate per i vari gruppi d'età.

Per contro, tutte le ragazze delle scuole superiori avevano bisogno di gareggiare su distanze più lunghe, come i 3000 m. Diversamente, come si sarebbe potuto incoraggiare e motivare le ragazzine più giovani e lente ad allenarsi in uno sport che avrebbe fatto loro solo del gran bene? Ci doveva pur essere una campionessa tra quelle insoddisfatte per non essere delle velociste naturali!

Oggi, le donne in tutto il mondo stanno producendo ottime performance sia sul mezzofondo che sul fondo, in particolare dalla Russia, Germania e Bulgaria (vi ricordo, siamo negli anni '80. NdMBT) le cui atlete hanno approcciato le loro routine di allenamento come fanno gli uomini, arrivando a correre fino a 200 km settimanali. In comparazione, le donne runners di molti altri paesi non si stanno sottoponendo ad un sufficiente volume di allenamento... e neppure - aggiungo, stanno prestando la giusta attenzione al loro peso.

In Run the Lydiard Way, pubblicato nel 1978, facemmo notare come le donne stessero già correndo la maratona con tempi sotto le 2h:40'; predissi anche che presto sarebbero persino andate sotto le 2h:30'. E infatti ci vollero solo due anni alla prima tra loro per riuscire nell'impresa. Non c'è nulla di cui sorprendersi a riguardo, in quanto una volta che le donne cominciarono ad accettare il fatto di essere fisicamente in grado di gareggiare, non solo correre una maratona, il miglioramento fu molto repentino.

Coach Arthur Lydiard osserva un gruppo di allieve durante
una sessione di "Hill Bounding" in salita
Fortunatamente, oggigiorno non si discute più sullo stereotipo che le atlete diventino una sorta di "Amazzoni" correndo lunghe distanze; oltre ad essere un mito da sfatare è anche fisiologicamente scorretto. Le donne non diventano mascoline con muscoli voluminosi attraverso la corsa - perché mai dovrebbero? Agli uomini non succede. Molte tra le migliori atlete di fama mondiale sono donne estremamente femminili ed attraenti, sebbene abituate a regimi di allenamento praticamente identici a quelli degli uomini, gareggiando ai più alti livelli.

Il fisico costituisce la forma base e la struttura del corpo, composta da ossa, muscoli e grasso. La donna non potrà mai sviluppare muscoli forti come quelli maschili, per cui tutti gli allenamenti sulla resistenza e sulla forza non produrranno mai la solidità muscolare propria degli uomini e nemmeno un aumento del volume muscolare nella stessa misura. Nemmeno le fibre muscolari possono essere aumentate, ragion per cui le donne hanno ben poco da temere.

Sono gli attributi anatomici intrinsechi della "femmina" a permetterle di eccellere negli sport, piuttosto che qualsiasi tendenza alla mascolinità o alla predominanza di caratteristiche maschili. La donna eccelle in quanto dotata di un corpo tale da metterla in condizione di esibirsi/gareggiare con maggiore abilità, sebbene con minor forza pura.

In maratona, ad esempio, sta diventando un fatto appurato (anni '80 NdMBT) che la donna abbia un certo margine di vantaggio sull'uomo grazie ad una maggior proporzione di grasso muscolare rispetto al sesso opposto, il che le permette di fare affidamento a queste riserve in maniera più efficiente, evitando così di andare ad "impattare" nel tanto temuto "muro" del trentesimo chilometro, momento in cui le riserve energetiche esauriscono e si comincia a "pagare". Certamente le donne sembrano concludere le maratone in uno stato fisico più fresco degli uomini e col tempo si presenteranno in maggior numero sulla linea di partenza.

Molti misconcetti che orbitano intorno al tema mestruazioni possono influenzare la decisione di partecipare o meno ad un evento o allenarsi durante il ciclo. E' stato generalmente accettato il fatto che le donne dovrebbero evitare l'attività vigorosa prima, durante e dopo il ciclo, ma questa è una conclusione generica e non basata sui fatti. Le mestruazioni sono un fenomeno biologico che causa  un particolare fardello al sistema di produzione del sangue, quindi si è sempre pensato che uno stress supplementare sull'organismo prodotto dall'attività fisica andasse a sovraccaricare, in una certa misura, le funzioni fisiologiche, disturbando così il ciclo in modo dannoso.

Durante il ciclo alcuni cambiamenti avvengono, ma è stato appurato che essi variano da individuo a individuo, spaziando da benefici a dannosi. In altre parole, è tutta una questione individuale; un'attività che può scombussolare una donna, può non fare alcun effetto ad un'altra. Le ricerche suggeriscono che l'attività intensa, persino al punto di fatica volontaria, può essere di beneficio a molte così come creare disagi ad altre in termini di durata e volume del flusso mestruale.

Ora è accettato il fatto che la direzione dei cambiamenti sembri essere correlata alle caratteristiche mentali, fisiche e di stato di una donna, per cui le restrizioni applicate all'attività fisica durante le mestruazioni non dovrebbero costituire un principio generico applicato, bensì un principio applicato con discrezione e in stretta relazione alla casistica individuale.

Chiunque si riconosca nei requisiti generali che seguono, non dovrebbe aver bisogno di limitare l'attività durante le mestruazioni: gode di buona salute; è fisicamente in forma e in condizioni di fare attività; non fa esercizi che richiedono eccessive contrazioni addominali e pressioni o che causano shock o sballottamenti all'organismo; non fa attività che richiedono azioni esplosive tipo lancio del giavellotto/disco; evita il caldo o il freddo estremo; non è obbligata/costretta a partecipare contro la sua volontà.

Ugualmente, la moderna biologia e l'evidenza medica, ora indicano che la donna trae giovamento durante il parto e il periodo post-parto grazie all'aver praticato esercizio fisico regolare o sport agonistico nei mesi precedenti.

La donna, oltre ad una struttura fisica più leggera e una costituzione meno robusta, con inferiore massa muscolare tale da renderla di circa un terzo meno forte rispetto all'uomo, sia nella capacità di forza su singoli settori muscolari che in generale, ha anche una capacità di riserva cardiopolmonare di circa due terzi rispetto all'uomo. Non è perciò in grado di ottenere la stessa assunzione massima di ossigeno, volume di ventilazione e gittata cardiaca come l'uomo durante la performance fisica.

I suoi organi addominali dalla struttura ampia, il bacino inclinato e il pavimento pelvico contribuiscono a formare una grossa area addominale che rappresenta uno svantaggio fisico dal punto di vista sportivo, ma ciò nonostante, la donna ha tutte le qualità e le capacità fisiologiche per poter eseguire gli stessi tipi di movimento dell'uomo e svolgere le stesse attività fisiche. E' soltanto limitata nell'intensità e nella forza espressa. Al proprio livello, può eguagliare l'uomo in attività che richiedono velocità, forza, endurance e abilità.

Quando per la prima volta iniziai ad allenare giovani ragazzi, diciamo adolescenti, ero molto cauto circa il carico di allenamento che avrei riservato loro. Sapevo cosa fosse in grado di sopportare un uomo con ancora margini di miglioramento ma ero completamente allo scuro di come un giovane avrebbe potuto rispondere a certi stimoli allenanti senza compromettere la sue prestazioni. Dopo anni di sperimentazioni, giunsi alla conclusione che i ragazzi potessero correre fino a 160 km alla settimana, purché la velocità fosse oculatamente controllata e mantenuta su livelli "economici" e che riuscissero a gestire bene anche una certa quantità di jogging supplementare. La stessa cosa sta accadendo oggi nell'allenamento delle donne; ai loro livelli, possono allenarsi tanto quanto gli uomini.

Lorraine Moller
Le donne che cominciano l'allenamento dovrebbero corricchiare (jogging) quotidianamente sull'erba - i parchi o i percorsi da golf sono l'ideale per consentire ai muscoli di tonificarsi comodamente mentre i sistemi respiratorio e circolatorio vengono gradualmente condizionati. Quindici minuti al giorno sono sufficienti per iniziare, ma una volta che i primi dolorini da adattamento muscolare (doms) sono scomparsi, sarebbe buona cosa cominciare ad aumentare il minutaggio o il chilometraggio progressivamente ad ogni uscita, o in linea di massima ogni due-tre giorni. Successivamente, i minuti quotidiani dedicati alla corsa possono essere aumentati, purché l'equilibrio sia mantenuto tra uscite di corsa lunga e uscite di corsa più brevi e intense, al fine di consentire all'organismo di recuperare e migliorare.

Tutto ciò è più facile di quanto possa sembrare in quanto la reazione fisica a questo tipo di allenamento si traduce in uno spettacolare e rapido miglioramento della stamina e della condizione fisica generale. L'allenamento su fondo erboso o comunque sterrato e le gare di corsa campestre dovrebbero essere introdotti nel sistema di allenamento prima che l'atleta approcci un programma di condizionamento, allenamenti di resistenza e lavori in pista, che comportano all'organismo una maggior richiesta di risorse fisiche e il cui successo è strettamente determinato dalla capacità dell'organismo di recuperare velocemente, che solo adeguati lavori sulla stamina (capacità di esercitarsi a livelli medio -alti per lunghi periodi di tempo e ha un significato diverso rispetto a resistenza, che è un termine molto più generico) svolti in precedenza e una solida condizione fisica dell'atleta, possono garantire.

Le tabelle di allenamento per la maratona dedicate alle donne dovrebbero essere modificate rispetto a quelle per gli uomini, e un esempio generico può essere strutturato in questo modo:

LUNEDI: 1h di Corsa Lunga Svelta a passo costante
MARTEDI: 30' Fartlek
MERCOLEDI: 1,5h Corsa Lunga Svelta a passo costante
GIOVEDI: 1h Corsa Lunga Svelta a passo costante
VENERDI: 30' Fartlek
SABATO: 1,5h Corsa Lunga Svelta a passo costante
DOMENICA: 1h di Corsa Lunga Svelta a passo costante

(Ovviamente, le medie da tenere in allenamento devono essere concordate assieme all'allenatore in base alle caratteristiche individuali e al livello attuale di preparazione dell'atleta seguita, con un minuzioso lavoro ad hoc di personalizzazione del programma. 
Lydiard non ha mai inteso il classico lungo domenicale come una corsa semplicemente molto lunga e a ritmi esageratamente lenti: al contrario, queste uscite andrebbero corse ad un passo appunto svelto, (per citare Orlando Pizzolato) il che significa né troppo forte né troppo piano. Per intenderci, per un atleta che sui 10 km in gara viaggia alla media di 3':30/km, un'uscita di Corsa Lunga Svelta produttiva potrebbe essere su ritmi da 4-4':05''/km, solo per rendere l'idea NdMBT)

Il fartlek o gioco di velocità dovrebbe includere più allunghi che veri e propri sprint. In questa mezz'ora, correte per lo più ad un ritmo omogeneo e fate periodicamente degli allunghi su qualsiasi distanza fino ai 200 m, aumentando occasionalmente la velocità sui dislivelli in salita e allungando con facilità il passo sui tratti in discesa, purché non siano troppo ripidi.

Buoni allenamenti! :)

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martedì 2 gennaio 2018

PROGRAMMI PT 2018

Buon inizio d'anno a tutti!

Per questo 2018, uno dei miei obiettivi principali è quello di intensificare e di avviare al meglio l'attività di Personal Athletic Trainer e Coach, progetto intrapreso nella stagione transitoria 2016/17 che sto portando avanti con le mie sole forze, formazione costante e grande impegno quotidiano.
Nello specifico, i servizi che offro sono di tre tipi e potete vederli con le rispettive tariffe nella grafica a corredo.

Dei tre programmi, pongo particolare enfasi ed importanza sulle sedute ad alta personalizzazione "One to One"dove non solo valuto il cliente, ma sono io stesso ad esercitarmi con lui/lei come un compagno di allenamento, in un vero e proprio training in motion, in cui le teorie vengono immediatamente applicate al fine di agevolare un "apprendimento reale", sul campo. Perché di attività fisica se ne può scrivere e parlare quanto si vuole, ma lo sport è soprattutto praticato.
In questo tipo di sedute, un occhio di riguardo è riservato a tutti gli atleti di endurance, soprattutto gli amici podisti e a chi desidera imparare o approfondire la disciplina dell'Original Nordic Walking di scuola finlandese, con me più orientato verso obiettivi sportivo/prestazionali a supplemento di altri sport www.nordicrunningitaly.com

Il primo programma, invece, riguarda strettamente l'attività di interazione sui miei siti e le consulenze online in cui seguo il cliente a distanza tramite supporto mail, Live Messenger e video.

Ultima formula proposta e piuttosto innovativa per l'area di Alessandria, è il Personal Training a domicilio, in cui sono io a spostarmi a casa del cliente, con attrezzature base e funzionali fornite da me. Spesso, una corda per saltare, il proprio corpo e un semplice set di pesetti possono fare la differenza, se si impara ad utilizzarli bene e in modo equilibrato.

Note essenziali: le tariffe mostrate nella grafica, ad eccezione per il servizio di PT online, sono da intendersi sulla città di Alessandria e zone limitrofe entro un raggio di 10 km. I prezzi subiscono una maggiorazione di 5€ ogni 10km di spostamento. I servizi "One to One" e "A domicilio" sono svolti entro la provincia di Alessandria. E' richiesto certificato medico in corso di validità per la pratica sportiva agonistica e non.

E per ora è tutto, vi auguro ancora Buon Anno e spero di sentirvi presto! Per qualsiasi informazione contattatemi!


domenica 31 dicembre 2017

Acqui Terme: Corsa di San Silvestro 2017

Buongiorno miei cari lettori e lettrici multisportivi!

Un pò di auto promozione :D
Com'è consuetudine degli ultimi anni, il 31 dicembre corrisponde con la Corsa di San Silvestro ad Acqui Terme, e anche quest'anno non abbiamo voluto fare eccezione. La scelta definitiva di partecipare anche all'edizione 2017 è stata fatta ieri sera, dopo l'indecisione, in un primo momento, se andare nella città termale oppure dedicarmi ad una preziosa sessione di corsa lunga svelta collinare... impegno domenicale "improrogabile" :D nel periodo di costruzione invernale. Per una volta decido di non assecondare la mia indole da "cane sciolto" e opto per destinazione Acqui, un'occasione per scambiarsi gli auguri con gli amici podisti, ma anche perché, seppur breve, la gara merita di essere corsa.

Quest'anno, la Corsa di San Silvestro acquese ha visto una location di iscrizione + partenza differente rispetto alle scorse edizioni: Zona Bagni, in pratica ad un ponte di distanza dal noto sito degli Archi Romani, teatro, tra l'altro, del recente cross omonimo. La natura della gara è essenzialmente rimasta invariata: 2,5 km con D+ da fare all'andata, giro di boa, e gli stessi 2,5 km con D- da affrontare al ritorno, più 700 m praticamente in piano che portano al traguardo.

Sia chi scrive che il Viper Tiziano Sanna in primo piano
cominciamo l'anno con due bei podi di categoria.
A bombazza!
Personalmente ho apprezzato in modo particolare la regolarità del fondo completamente asfaltato e l'estrema scorrevolezza del tracciato, con tratti di salita mai così impegnativi da andare ad intaccare la gestione del ritmo con marcati cambi di assetto; proprio per il suo profilo altimetrico pressoché piramidale la gara invitava ad una "tattica" di negative split praticamente naturale. Forti scalatori o comunque corridori collinari hanno trovato terreno fertile per esprimere appieno il loro gesto atletico; di fatto, sia la salita che la discesa potevano essere attaccate molto forte, rimanendo comunque in totale controllo di sforzo (se ben allenati nei cosiddetti progressivi).

La mia gara è stata ottima; partenza cauta, poi man mano sono salito di ritmo, andandomene via in grande stile al giro di boa e in progressione per tutto il tratto di discesa, frangente in cui ho recuperato due posizioni e giù dritto verso Pier Marco Gallo e il traguardo, chiudendo in 19':30'' e 8° assoluto, in un parterre di atleti dall'indubbio valore. 
Ora il "dilemma": meglio la vecchia edizione o quella nuova? Personalmente dico quella nuova, a mio avviso meglio collocata e molto più corribile ed equilibrata: si pensi solo al tratto in sterrato pieno di neve marcia e fango del vecchio tracciato che portava al giro di boa... quest'anno solo un ricordo :)

Tutti i "sacchetti" della categoria A :D :D
In definitiva mi è piaciuto tutto e ancora una volta mi sento di consigliare a chi legge questa gara, molto allenante per la potenza aerobica! Pier Marco Gallo e UISP hanno fatto un bel lavoro e a chi piace correre è sempre un buon modo per trascorrere la mattina del 31!

Tanti auguri di Buon Anno a tutti!

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Per altri punti di vista sulla gara: AtleticaNovese BioCorrendo GPCartotecnicaPiemontese


martedì 26 dicembre 2017

GINNASTICA ISOMETRICA rivelata!

 Buon Santo Stefano amici e amiche multisportivi!

Il focus massimo di questo articolo festivo è sulla ginnastica isometrica, efficacissimo quanto economico protocollo di allenamento per sviluppare forza muscolare in tempi relativamente brevi e senza l'ausilio di "attrezzature avanzate" per svolgerlo. Particolarmente appetibile per tutti gli atleti di endurance, tra cui chi scrive, in quanto, abbinata ad un programma di allenamento ben bilanciato in tutte le sue parti, permette di raggiungere notevoli livelli di forza senza perdere in leggerezza e agilità ovvero evitando lo svantaggio di "appesantirsi" con chili di muscoli.

In nove punti*, vediamo di sintetizzare i pro e i contro della ginnastica isometrica:


1) Il modo più veloce per costruire forza pura

2) Gli esercizi possono essere svolti tutti i giorni
3) C'è bisogno di pochissima attrezzatura ed è relativamente economica
4) Richiede poco tempo, con brevi pause tra gli esercizi
5) Può essere svolta nell'intimità di una stanza o dell'ufficio, senza doversi cambiare gli abiti
6) Limitato aumento della massa muscolare
7) Esercita i muscoli da un'angolazione sola
8) Non può costituire un allenamento completo; deve essere combinato con altre metodiche
9) L'aumento della vostra forza deve essere misurato periodicamente sollevando pesi o usando macchinari specifici


Quello che segue è un esempio di circuito PHA Isometrico con esercizi davvero basilari. Il mio consiglio è quello di rimanere in posizione di "tenuta" sul punto di massima contrazione muscolare dai 6 ai 15 secondi; ricordate di curare al massimo la forma rimanendo profondamente concentrati, con l'accortezza di respirare durante gli esercizi e non di andare in apnea come spesso accade! :D Classici "combinati" aerobico/isometrici in una sessione infrasettimanale tipo potrebbero essere: 15' salto con la corda + Ginnastica Isometrica + 15' Corsa, ma le combinazioni sono veramente infinite. Come sempre, tutto dev'essere regolato dal buon senso e dalla capacità di programmare l'allenamento propri dell'atleta.


1) COLLO: Sternocleidomastoideo

Partenza

Tenuta: spingere la tempia contro la resistenza della mano

2) POLPACCI: Gastrocnemio

Partenza

Tenuta: spingere forte coi polpacci i palmi contro la sbarra

3) PARTE ALTA DELLA SCHIENA: Trapezio

Partenza: testa "incassata"

Tenuta: spingere forte la testa su


4) MUSCOLI TIBIALI: Tibiale anteriore

Partenza

Tenuta: alzare le punte dei piedi e spingere forte

5) BRACCIA: Bicipite brachiale

Partenza

Tenuta: gambe distese e non incrociate

6) GAMBE: quadricipite, vasto mediale, vasto laterale

Partenza: schiena contro il muro

Tenuta dello squat: schiena contro la parete e
cosce in linea col pavimento per non sovracca-
ricare l'articolazione del ginocchio

7) AVAMBRACCIA: largo supinatore, estensore delle dita, brachioradiale

Partenza

Tenuta: stringere forte la presa con la mano
 8) GAMBE: bicipite femorale, retto addominale, grande gluteo

Partenza
Tenuta: addome e glutei sono al lavoro ma la massima
contrazione dev'essere sentita sul bicipite femorale

9) PETTO: grande pettorale, deltoidi posteriori, tricipiti, retto addominale
 
Partenza



Tenuta: mantenere la testa in linea e l'addome molto
contratto

10) GAMBE: adduttori, grande gluteo

Partenza

Tenuta a destra

Tenuta a sinistra


11) BRACCIA: tricipiti, deltoidi

Partenza

Tenuta: mani vicine il più possibile per massimizzare la contrazione
testa in linea e addome super contratto


12) GLUTEI: grande gluteo, lombari, quadricipiti

Partenza

Tenuta gluteo sinistro

Tenuta gluteo destro

13) DORSALI: gran dorsale, deltoidi, bicipite brachiale

Partenza

Tenuta: presa larga per massimizzare la contrazione
e gambe distese


14) ADDOMINALI: Obliqui

Partenza

Tenuta

15) ADDOMINALI: tutto il retto addominale

Partenza

Tenuta: giù le punte dei piedi, gomiti all'altezza delle spalle
profondissima contrazione del retto addominale

16) MUSCOLI LOMBARI: zona lombare, grande gluteo

Partenza

Tenuta

Variante 2: Partenza

Tenuta

17) ADDOMINALI: retto dell'addome basso, psoas, tensore della fascia lata, deltoidi, gran dorsale

Partenza

Tenuta


*Bruce Lee: "La perfezione del corpo" - Allenamento con i pesi e ginnastica isometrica, pag 24.

E per oggi è tutto! Continuate a festeggiare in famiglia e con gli amici ma anche a dedicarvi ad almeno 15' di allenamento al giorno, magari svegliandovi un pò prima al mattino per testare, perchè no, un pò di ginnastica isometrica che richiede poco tempo! ;)

Se dopo le feste avrete problemi a rientrare in forma, contattatemi che ci penso io a rimettervi in sesto! :D :D

Tanti Auguri!!

venerdì 22 dicembre 2017

CORSA: qualità & potenziamento

Buonasera amici e amiche multisportivi!

All'allenamento che tra poco andrò ad illustrarvi mi sono sottoposto personalmente nella giornata di ieri. E' una tipologia di seduta completa, energica e muscolare, che racchiude in sé l'essenza delle esercitazioni invernali di potenziamento specifico per la corsa, andando a toccare tutti i pilastri del fitness! :)
Nelle specifiche di questo workout troverete indicazioni sul tipo di respirazione de gestire/controllare, piuttosto che "asettiche" medie chilometriche prestampate e ben poco adattabili. Come ho recentemente ricordato su Nordic Running Italy  sforzatevi nel diventare un pò meno GPS dipendenti :), accessorio che dal mio punto di vista incentiva a tramutare gli sportivi in una sorta di "automi" con una "fissa" per i minuti/km non molto salutare :D. Viceversa, imparare ad ascoltare il proprio corpo (e il modo in cui si respira) di momento in momento, può davvero essere determinante per farvi scoprire "nuove dimensioni" della pratica sportiva, più intrinseche se vogliamo. Inoltre, sarà occasione per conoscervi meglio, come atleti, ma soprattutto come individui vivi. Ed ora...

Workout of the day 

- Riscaldamento: 15' comprensivi di approfonditi esercizi di mobilità articolare oppure stretching dinamico seguiti da qualche andatura in jogging in cui si richiamano il giusto assetto posturale e gli appoggi.

- 6,5 km di Fartlek Misurato 1'-1'. Questo tipo di fartlek è molto più sistematico, scientifico e appunto più misurabile rispetto alla sua versione originale scandinava, caratterizzato da variazioni di ritmo libere, determinate dalla volontà/sensazioni dell'atleta; anche nel nostro caso si da molta importanza alle sensazioni fisiche, che sono strettamente correlate al modo in cui si respira. Da qui, regolatevi in questo modo: nel minuto veloce correte con respirazione leggermente impegnata, mentre nel minuto di recupero con respirazione facile concentrandovi nel percepire questo "elastico cardiovascolare". Rimanete sempre entro la soglia aerobica; un buon indicatore di lavoro a regime aerobico è la capacità di mantenere una respirazione quasi completamente nasale per l'intera durata dell'allenamento. 
Esistono molteplici combinazioni di fartlek misurato per finalità e distanze differenti, tuttavia la versione 1'-1' sui 6-7 km o in minutaggio per circa 40' è tra le più equilibrate ed efficaci per le distanze di mezzofondo, una delle mie preferite.
In generale, le sedute di Interval Training sono un'ottima occasione per affinare la tecnica di corsa, in primis assetto posturale e appoggi. Personalmente, quando affronto questi fartlek mi concentro sull'aumentare la velocità senza modificare la cadenza tramite una sorta di "caduta controllata" in avanti che richiederebbe altri quattro post per essere spiegata bene, per cui se volete saperne di più contattatemi :)

recupero 1':30'' - 2'

- 2,5 km di Progressivo con ultimi 200 m in salita. Progredite lungo il chilometraggio con questi step:
corsa con respirazione facile - respirazione leggermente impegnata - respirazione molto impegnata. L'ultimo step per me è stato facile da raggiungere in quanto mi trovavo una rampa di salita da affrontare; rimanete sciolti e rilassati e vedrete che agilità e velocità verranno da soli. La velocità scaturisce da un profondo stato di rilassamento ed è il "sottoprodotto" di una corretta tecnica di corsa che va migliorata attraverso specifiche esercitazioni.. Quali?

recupero 4'

- Circuito PHA ISOMETRICO: L'Isometria, se incasellata in lavori cosiddetti di "trasformazione" e aerobici, consente di sviluppare un certo livello di forza muscolare in tempi relativamente brevi ed è un ottimo protocollo di allenamento per recuperare da un infortunio, ma ricordate che va molto ben contestualizzata. Su di me ho eseguito delle tenute da 10'' l'una, alternando parti alte e parti basse. Durante i circuiti isometrici respirate bene durante gli esercizi e possibilmente solo col naso. Evitate di andare in apnea. Consiglio di non superare i 15'' di tenuta ad esercizio e ci tengo a ricordare che l'Isometria non è per tutti, ma è indicata a quegli atleti già in possesso di un buon livello di forza muscolare.

- Corsa sulle scale: ho sfruttato un paio di rampe da 15 scalini l'una X 10 volte; la prima rampa affrontata con rapidi passetti, concentrandomi sulla reattività di piedi e il richiamo rapido degli stessi, mentre la seconda con la tecnica Hill Bounding di Coach Arthur Lydiard. Dopo un circuito di forza o di resistenza muscolare, una frazione simile viene normalmente definita di "trasformazione", ovvero quando si coordinano assieme tutte le precedenti parti che compongono la sessione; in un contesto di corsa si va cioè a trasformare la forza attraverso la sua applicazione funzionale alla specifica disciplina sportiva da allenare.

- Stretching dinamico generale: E da qui non si può e non si deve scappare :) Lo stretching va sempre fatto al termine di qualsiasi allenamento, e se per qualche ragione non potete farlo subito, fatelo prima di andare a letto. Lo stretching è fondamentale per rilassare i muscoli, recuperare in tempi più rapidi e tenere alla larga molteplici potenziali infortuni.

E per ora è tutto!

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domenica 17 dicembre 2017

STRABORBERA: "La Roubaix dei podisti"

Buona domenica cari amici e lettori!

Per la stesura del nuovo aggiornamento lascio la "penna" all'amico dell'Atletica Novese Ennio Gattorna, che ci introduce al suo libro che da il titolo a questo articolo, presentato anche ieri presso il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, in occasione delle premiazioni sociali di fine anno. Buona Lettura! 

Il libro di Ennio Gattorna è al momento
reperibile presso la sede dell'Atletica
Novese oppure online. Prenotandolo
presso l'Atletica Novese non vi è
alcuna spesa di spedizione. MAIL
"La vita dell’Atletica Novese dalla fondazione avvenuta nel 1972 ad oggi è costellata da avvenimenti che hanno inciso in maniera profonda nella sua esistenza.

Una storia nella storia è quella dell’indimenticabile (per chi l’ha vissuta in primis) ed affascinante (per chi la scoprirà in un immediato futuro) Straborbera.

Durante le mie ricerche avevo notato che della Straborbera vi erano molte info che andavano da chi la ricordava per vari motivi (quali averla corsa, essere stato un dirigente che la organizzava oppure un semplice spettatore), articoli e foto nella nostra sede , articoli di giornali negli archivi della Biblioteca Comunale.

Tutte cose sparse, difficili da reperire per chi volesse avere un quadro completo e sequenziale di quello che era stata la Straborbera.

L’idea di scrivere un libro su questa gara ha avuto la sua spinta più profonda nel voler tutelare un patrimonio sportivo e culturale che non doveva essere disperso.

Nel libro sono molti i passaggi significativi.

Grazie a Matteo Piombo si è venuto a sapere che il 25 aprile 1979 si è disputata la 3^ “Marcia della Libertà”, gara di km 21,9 da Vignole Borbera a Cabella Ligure , vinta per la cronaca da Renato Martini olimpionico novese.

Nasce così fra i dirigenti della Polisportiva Novese capeggiati dal Presidente Gian Battista Cassulo l’idea di creare un nuova gara con partenza da Novi ed arrivo a Cabella per km 33,2.

Inizialmente sono molte le perplessità sia logistiche che strutturali ma la ferma volontà del dirigente ed atleta della Polisportiva Novese  Ferdinando Capriata, ”Nando” per gli amici , supera le obiezioni del Consiglio Direttivo e l’idea si trasforma in splendida realtà.

Per durezza del percorso e fascino impareggiabile del percorso negli anni la Straborbera è stata definita da Fabrizio Genoglio vincitore delle edizione del ‘86 e del ‘87 ,della società Vittorio Alfieri di Asti “la Roubaix dei podisti : stessa fatica , stesso fascino”. 

La Straborbera , vede la sua prima edizione il 25 aprile 1982, data importante per la Valle e per la Nazione poiché ricorda l’Anniversario della Liberazione.

E’ da subito un buon successo di partecipazione con 250 atleti ai nastri di partenza, suddivisi fra staffettisti e singoli. Il 1° a giungere a Cabella è il giovane biancoceleste Aurelio Arecco,che negli anni a venire coprirà un ruolo da protagonista nel panorama del podismo provinciale.

Da questo momento le edizioni che si susseguono sono 24 senza interruzioni di sorta , contemplando sempre al suo interno sia la gara individuale maschile e femminile ed a staffetta , con partenza da Novi ed arrivo a Cabella escluse la 13^ con partenza da Vignole , la 15^ di 36 km e le ultime due con partenza da Arquata ed arrivo a Cabella di 27 km.


Per vari motivi negli anni la gara ha subito 5 variazioni di percorso : si è iniziato con la prova di 33,2 km  dal 1982 al 1993.

La 13^ Straborbera del 1994 cambia formula : viene dedicata all’eroe russo Fjedor Poletaev caduto durante la Liberazione nella Battaglia di Pertuso.

Subisce una modifica di percorso con due frazioni e la lunghezza è di 22 km con partenza da Vignole Borbera comprensiva di una tappa dopo 16 km a Cantalupo ( di fronte al Monumento dedicato a Fjodor) ed una successiva di 6 km fino a Cabella .

L’anno successivo si torna al percorso iniziale Novi – Cabella di km 33,2 mentre nel ‘96 si allunga a km 36.

Il salto di qualità avviene nel 1997 con la Straborbera che viene consacrata dalla FIDAL  come Maratona Internazionale e manterrà questo status fino al 2003 ossia per sette anni consecutivi .

Al termine del 2003 si avvertono i primi preoccupanti sintomi di crisi  le cui difficoltà sono rappresentate da problemi economici (gli sponsor pian piano si defilano) e logistici quali il vistoso cambiamento della viabilità tra Novi e Serravalle dovuto alla nascita dell’Outlet e le ultime due edizioni non partono più da Novi ma da  Arquata con percorso ridotto a 27 km.

In questi 24 anni sono stati molti i  personaggi di livello che hanno lasciato prova del loro passaggio.
Di prim’ordine gli sponsor (ad esempio la Tre Colli di Carrosio) ed i patrocinatori della manifestazione quali le testate giornalistiche de Il Secolo XIX di Genova e La Stampa di Torino,
non da meno  i testimonial quali atleti di fama internazionale e per citarne qualcuno gli (olimpionici Giacomo Leone (maratoneta) e Roberta Brunet (mezzofondista) nonché i fratelli Maurizio e Giorgio Damilano campioni internazionali di marcia.

Hanno contribuito ad elevarne il livello tecnico i podisti che vi hanno preso parte fin dalla prima edizione , atleti di prima grandezza nel panorama podistico provinciale , regionale e nazionale .

Prima di diventare Maratona internazionale dal 1982 al 1996 ha visto fra i big , ossia chi ha occupato i primi tre posti dell’ordine d’arrivo Maurizio Gemetto (Campione del Mondo di corsa in montagna) Nicola Calia (vincitore di 4 Straborbera e numerosi piazzamenti), Ghirotto Roberto sempre tra i primi nelle edizioni dal 1989 al 1994.

In campo femminile record di vittorie per Giancarla Melillo con ben 4 Straborbera conquistate
Con l’avvento della Maratona si hanno sette edizioni eccezionali con atleti italiani e stranieri che si contendono senza esclusione di colpi la vittoria nella Straborbera.

Gli italiani Roberto Barbi ed Emanuele Zenucchi scrivono pagine epiche con i loro duelli contro Rop Kipchumba ed i fratelli Koech e Willians Jones per citare i più famosi.

Meritevole di menzione in campo femminile Maria Grazia Navacchia vincitrice di 3 Straborbera Marathon dopo grandi prove atte a superare la concorrenza di atlete russe ( in quegli anni ai vertici mondiali).

Le ultime due edizioni , ridotte a 27 km con partenza da Arquata Scrivia , non sono da meno per tasso tecnico e partecipazione confermando così il fascino e l’interesse che la Straborbera ha sempre esercitato.

Infatti in queste due edizione il podio è appannaggio in campo  maschile di Ridha Chaoui ed in campo femminile dell’astro nascente Valeria Straneo che si confermerà in futuro sui campi di gara di tutto il mondo.

Elencare tutti i personaggi che a vario titolo hanno reso la Straborbera una gara unica ed irripetibile sarebbe un lavoro improbo che porterebbe a dimenticarne qualcuno e ciò sarebbe ingiusto.
Nel libro penso attraverso foto e scritti di averli nominati in gran parte senza aver voluto escludere alcuno.

Se ciò fosse avvenuto chiedo cortesemente di segnalarmelo ed in eventuali nuove edizioni rimedierò all’inconveniente.
Termino qui la mia presentazione, anche per lasciarvi un po' di curiosità sul contenuto del libro e quindi il piacere di scoprire nei particolari cos’è stata la Straborbera."

Grazie per l’attenzione

Ennio Gattorna



sabato 16 dicembre 2017

ATLETICA NOVESE - Premiazioni 2017

Buonasera a tutti i miei cari lettori!




Oggi pomeriggio a Novi Ligure sono andate in scena le premiazioni generali di fine anno dell'Atletica Novese; voglio ringraziare la mia squadra per avermi dedicato questa onorificenza, anzi un vero e proprio diploma di benemerenza come atleta dell'anno, a completamento di una stagione molto positiva e soddisfacente. Questo mi da ulteriori stimoli e motivazioni a fare ancora meglio nell'anno prossimo venturo, sia come coach che come atleta! ;)

Un saluto a tutti!

Per ulteriori news sulle premiazioni visitate www.atleticanovese.it