Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure: Casale Monferrato

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lunedì 6 settembre 2021

RUNNING e PROVE RIPETUTE: Come impostare al meglio i tempi di recupero [Running Coaching Alessandria-Novi Ligure-Tortona]

 

Per programmi di allenamento personalizzati potete contattarmi
a questo link: http://facebook.com/mattiabianuccitrainer


I tempi di recupero devono soddisfare determinati requisiti ed essere progettati adeguatamente per ottenere la risposta fisiologica che ricerchiamo dalla sessione di allenamento. Analizziamo tre esempi:

Recupero piu' corto del tempo impiegato per correre la ripetuta

L'obiettivo, in questo caso - è quello di correre un allenamento di alta qualità aerobica al fine di aumentare la consunzione di ossigeno con un livello di stress organico medio. Qui viene anche a verificarsi un "crossover" nella zona anaerobica in termini di costruzione della capacità aerobica, dal momento che il "debito d'ossigeno" è presente. Questi lavori è meglio svolgerli correndo ripetute sui 400m al ritmo dei 3-5km (cioè togliendo molta intensità da ogni 400) con recuperi brevi ma svelti da 45 secondi/200m in "fluttuazione", in modo tale che l'atleta possa essere subito pronto a rientrare al ritmo da zona 3-5km per la ripetuta successiva da 400m. Piu' si rimane nella zona di intensità 3-5km, meglio si ottiene il doppio beneficio dell'aumento della consuzione di ossigeno (potenza aerobica) E un incremento della capacità anaerobica.

Questo tipo di lavoro dove l'intensità viene tolta dal workout con recuperi piu' corti delle ripetute, siano esse da 400m o da 1km - è l'approccio preferito da chi vi scrive durante un'intero ciclo annuale di allenamento, diversamente dagli altri due esempi che tra poco andremo a vedere - che sono assolutamente necessari, ma essenzialmente limitati a 4-8 settimane di lavoro sulla potenza anaerobica.

Recupero lungo circa come il tempo impiegato per correre la ripetuta

Qui l'obiettivo è quello di eseguire un workout che sviluppi un grosso debito di ossigeno così come simulare e testare un ritmo gara sui 1500m al fine di preparare l'atleta agli impegni agonistici in avvicinamento. 4 X 400m con 60 secondi/200m recupero in "fluttuazione" corrispondono circa alla distanza di gara e sono sufficienti per mettere alla prova la capacità dell'atleta di correre a ritmo gara specifico in allenamento. 

Un recupero equivalente non consentirebbe troppo "tempo di recupero" - ciò significa che le condizioni per simulare la gara sarebbero a malapena preservate. Questo lavoro sulla potenza anaerobica non mette KO l'atleta ma è sufficiente per migliorare l'abilità organica di resistere al ritmo gara. Correre una quantità maggiore di 400m con recuperi piu' lunghi non andrà a replicare "l'ambiente di gara" - bensì aumenterà considerevolmente il rischio di raggiungere alti livelli di acidosi sistemica, da cui l'atleta potrebbe faticare a recuperare. Un recupero relativamente lungo, spesso svolto completamente da fermi o al passo, incoraggia tale rischio - dal momento che l'atleta sarà piu' fresco e tentato a correre la ripetuta da 400m successiva piu' veloce del ritmo gara di riferimento. 

Se nell'esempio precedente vi parlavo di togliere l'intensità dalla ripetuta, qui con i lavori sulla potena anaerobica, parliamo invece di togliere la quantità dal workout!

Recupero piu' lungo del tempo impiegato per correre la ripetuta

Anche qui l'obiettivo è quello di aumentare la potenza anaerobica, permettendo all'atleta di abituarsi alla "pressione" della corsa svelta sostenuta. Arch Jelley, Coach di John Walker - talvolta prescriveva ai suoi fondisti e mezzofondisti una sessione di 2 X 4 giri di pista a ritmo da 3km con 10-15 minuti di recupero. Arthur Lydiard dava da svolgere prove sul tempo come 2 X 600m per gli ottocentisti e 2 X 3 giri di pista per i 1500m, piu' veloci del ritmo gara, anche in questo caso con recuperi lunghi. Sia Jelley che Lydiard hanno utilizzato queste sessioni con molta parsimonia. Un altro esempio per uno specialista sugli 800m potrebbero essere solo 2 X 400m di altissima qualità prossima al massimale con recupero lungo (2 X 400M a ritmo da 400-800 con recupero di 12 minuti/4 giri di pista. Lo scopo qui è lo stesso, in piu' i 400m veloci aumenteranno la capacità organica di durare nei primi 400m veloci di una gara sugli 800m. Il recupero lungo da 12 e piu' minuti permetterà al corpo di rigenerarsi pienamente, permettendo così all'atleta di correre la ripetuta allo stesso passo o leggermente piu' forte. Così facendo otteniamo un effetto allenante di qualità ad un ritmo veloce, piuttosto che un effetto inefficace in cui le ripetute vengono corse via via piu' lentamente a causa di un recupero inadeguato.


giovedì 12 agosto 2021

COACH Metodo Buteyko Sport - Addestramento Respiratorio (Personal Fitness Trainer Alessandria-Novi Ligure)

 

💊 BUTEYKO SPORT The Oxygen Advantage e il Sistema WIM HOF 🌬 - Riaddestramento Respiratorio



Con la tecnica di trattenuta del respiro controllata (breath hold: inspirazione diaframmatica dal naso / espirazione dal naso / trattenuta per tot secondi) monitoriamo i livelli di saturazione di ossigeno nel sangue - che vogliamo far scendere a circa l'85%, cioè un'ipossia piuttosto importante.
La domanda che spesso cii viene rivolta è questa: qual'è la differenza tra il sistema Wim Hof e The Oxygen Advantage? La differenza è che il primo è un approccio ipossico: bassi livelli di ossigeno (O2) e bassi livelli di anidride carbonica (CO2); mentre il secondo consiste in bassi livelli di ossigeno e alti livelli di concentrazione di anidride carbonica.
Ora, cosa succede quando generiamo bassi livelli di ossigeno e alti livelli di anidride carbonica? Se priviamo i muscoli di ossigeno a breve termine, lo Ione Idrogeno (H+) in arrivo dal muscolo non si ossida, in quanto non c'è ossigeno sufficiente; se si ossida forma acqua - per cui, in carenza di ossigeno, quello ione idrogeno si associa all'acido piruvico che a sua volta forma acido lattico.
Successivamente, l'acido lattico si dissocia in ione idrogeno e lattato; l'anidride carbonica allo stesso tempo aumenta durante la trattenuta controllata del respiro a polmoni vuoti, così da poter ulteriormente alzare i livelli di ione idrogeno e bicarbonato.
Quindi abbiamo uno ione idrogeno dato dai bassi livelli di ossigeno - uno ione idrogeno dato dagli alti livelli di anidride carbonica e così possiamo andare a "disturbare" l'equilibrio acido-base del sangue, stimolando la glicolisi anaerobica che costringe il corpo a migliorare la "capacità tampone" (buffer), probabilmente all'interno del compartimento muscolare.
Per cui, gli ioni idrogeno e la CO2 vengono rilasciati dal muscolo molto piu' lentamente, in modo tale che si verificano enormi adattamenti, attuabili tramite "semplici" tecniche di trattenuta controllata del respiro (ipossia controllata). Nelle prime fasi, questi protocolli possono rappresentare una vera sfida per il corpo, in quanto è possibile "disturbare" l'omeostasi in modo incredibile.
Se compariamo quanto appena illustrato ai protocolli di allenamento HIIT che diversi atleti svolgono per stimolare la glicolisi anaerobica - in termini di livelli di saturazione di ossigeno nel sangue, non c'è assolutamente storia o paragone.
(Testo originale: Patrick McKeown. Adattamento in italiano di Mattia Bianucci Trainer)

domenica 16 ottobre 2016

Staffetta per la solidarietà - Casale Monferrato


Partiti con l'intenzione di correrci 5 tranquilli km per una giusta causa, arrivati a Casale, la cittadina monferrina ci accoglie allegramente con un pomeriggio inaspettatamente primaverile e sulla pista ciclabile lungo Po nel quartiere Ronzone, presso il gazebo Avis installato per l'occasione, già si parlava di staffette e staffettisti...
Ok, va bene, che staffetta sia! Il volantino recita 3X1000..... si ma, noi siamo in due, il sottoscritto e il buon Viper Sanna; inutili i tentativi di ricerca e reclutamento del terzo staffettista.... introvabile!! :D :D Ci mancava solo più che chiedessimo alla gente a passeggio ed eravamo a posto!
La nostra staffetta è stata quindi una 2+1X1000 (2+2=4 & 2X2=4 Coincidenze? Nd Adam Kadmon) e ci siamo divertiti! Ne io ne il Viper ci aspettavamo una domenica pomeriggio di ripetute, ma quello che ne è scaturito è stato un meeting divertente, come si evince dalle foto, in pieno stile Team Quality.

E' stato divertente anche il fatto che il percorso da poco meno di 1000 mt abbia richiesto diversi giri di "studio e rodaggio" soprattutto per capire quale fosse il senso di percorrenza, con l'alto rischio di perdersi a Po!!! Ah ah ah! Alla fine, ben in sei abbiamo dovuto farci accompagnare da un apri-pista Avis per "memorizzare" il tragitto, al quale, per future eventuali edizioni, abbiamo anche suggerito di legarsi in vita un palloncino stile pace-maker... Scene epiche!

Mancando il terzo frazionista ho corso due frazioni, la prima e la terza, mentre il Viper, in ritrovato spolvero, quella centrale. Ero parecchio cotto dall'allenamento in collina di stamattina e questi due mille sono stati corsi in semi apnea... ma che importa! Ciò che contava era esserci! 

Alla fine è stato un bel pomeriggio diverso dal solito e un'occasione, per molti mancanta, di approfittare dell'evento contribuendo ad una buona causa ma senza ricevere nessun pacco gara, o anche solo per "scaricare" un pò dalle gare mattutine. Noi l'abbiamo fatto!!

Dopo Mede a settembre, oggi ci siamo concessi il bis a Casale, completando così due bei progetti benefici pensati e realizzati dal team BioCorrendo

Ora vi saluto e vi lascio alla mia GALLERIA FOTOGRAFICA!!























lunedì 13 aprile 2015

Nuova enoteca a Frassineto Po

(http://www.unpodivino.com) 

In questo nuovo post non parlerò nè di fitness nè di allenamento, ma della nuova enoteca di un mio buon cliente e ottimo elemento, Stefano Barbieri, di prossima apertura in quel di Frassineto Po (AL).
Il nome, UnPodiVino, già evoca di per sè gusti e sapori tipici del Monferrato. Inaugurazione il prossimo 9 maggio, accorrete numerosi!

Per info e contatti:
Stefano Barbieri: 366 199 9566
E-mail: stefano@unpodivino.com