Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure: fitness trainer novi ligure

Aiutami a far crescere il sito con una piccola donazione. Grazie! ;)


"AIUTAMI A FAR CRESCERE IL SITO CON UNA PICCOLA DONAZIONE. GRAZIE! ;)"
Visualizzazione post con etichetta fitness trainer novi ligure. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta fitness trainer novi ligure. Mostra tutti i post

venerdì 22 ottobre 2021

PERSONAL TRAINER & Running COACH

 


Quanto spesso dovrei gareggiare?" Questa domanda non ha una risposta univoca, in quanto il programma gare ottimale di un podista dipende da tanti fattori diversi: distanza di gara, forma fisica, esperienza, disponibilità di gare, aspettative, obblighi verso la squadra di appartenenza e/o preferenze personali. Troviamo quindi soggetti che gareggiano 30 volte all'anno su strada, pista e sentieri, mentre altri che fanno in media una gara su strada al mese. Un atleta delle scuole superiori o del college (USA), può gareggiare anche in tre meeting settimanali a metà stagione, mentre un maratoneta keniota del calibro di Eliud Kipchoge, tende a lasciare i suoi percorsi preferiti di allenamento per gareggiare ai massimi livelli solo una volta ogni sei mesi.

Determinare un calendario gare ottimale è fondamentale per massimizzare il proprio potenziale di corsa sia a breve che a lungo termine. Tuttavia si osservano sempre più podisti, paradossalmente anche seguiti, che corrono troppo piuttosto che troppo poco: il campioncino cadetto che corre ogni doppio meeting "per la squadra" e non ha più nulla da dare sul finale di stagione, il podista su strada alle “prime armi” che si intossica di Personal Best e corre ogni fine settimana (o più), gli atleti senior e master evoluti che cercano un rapido guadagno (arrotondamento) finanziario rispondendo presente alle “gare a invito”. Il sovrallenamento può arrivare all'improvviso, quasi di soppiatto: le prestazioni calano improvvisamente – e ci si ritrova sulla linea di partenza completamente privi di energie e disinteressati al potenziale risultato. A differenza del sovrallenamento, che si può riconoscere e gestire in privato, l'over-racing può essere un fallimento molto pubblico e, più spesso che no, accade proprio quando ottenere risultati conta di più.

La chiave per evitare l'over-racing (concediamoci di tradurre il termine come “sovra-gareggiare”), naturalmente, è un'oculata e saggia pianificazione. Non c'è proprio altro modo per periodizzare al meglio i fondamentali cicli di carico, rifinitura/coordinazione dei sistemi energetici, picco di performance/mantenimento, recupero/rigenerazione – definendo di conseguenza un programma gare personalizzato (comprese le intensità di sforzo gara specifiche). Prima si cerchiano in calendario le gare target - poi si lavora “a ritroso” - idealmente accumulando almeno un blocco trimestrale di allenamento. Affinate la vostra intelligenza atletica per arrivare a capire come gestire e impostare le gare/garette secondarie (di avvicinamento), approcciandole alla stregua di allenamenti di qualità. (Concetto facile da scrivere, ma per esperienza molto piu' complesso da inculcare e far mettere in pratica).


Se correte per una squadra, il vostro allenatore DEVE aiutarvi in ogni modo ad evitare l'over-racing. "Se gareggiate tre volte a settimana per sei settimane, è troppo", dice Tom Fleming, allenatore di ragazzi e ragazze che corrono alla Montclair Kimberley Academy nel New Jersey ed ex maratoneta da 2:11. "È compito del vostro allenatore progettare al meglio il programma di lavoro e mantenere una linea decisa, non importa quanto l'atleta implori di correre ogni gara in calendario o meeting in pista. Il runner deve prendere coscienza che il recupero fa parte dell'allenamento, comprenderne realmente l'importanza psicologica e fisiologica e conservare energie per quegli eventi target sopra menzionati". Fleming non è un sostenitore del “migliorare utilizzando le gare”, a qualsiasi livello. "Con un pettorale sulla canotta, state gareggiando", afferma.


Gli atleti post-universitari (USA) possono fare l'errore non solo di gareggiare troppo spesso, ma anche di estendere eccessivamente la stagione agonistica, con gli onnipresenti circuiti di corse su strada non strutturati. Si ritorna dunque a “martellare” sul discorso della periodizzazione (dove l'allenatore può e deve aiutare) talvolta venendo a compromessi con il costante richiamo/tentazione del premio in denaro/gara a invito, (un “fattore sabotante” preso in condiderazione da amatori evoluti e semi professionisti). Il Master Coach Jack Daniels ci ricorda di porgerci una domanda pre-gara molto importante: Perchè sto facendo questa gara? Cosa ne ricavo? (In senso lato)
Se non siete in grado di rispondere adeguatamente a questa domanda, qual'è lo step successivo? I runners di club/squadra dovrebbero consultarsi con il loro allenatore, e pianificare un periodo di tempo lontano dalle gare, se possibile - anche una settimana può aiutare, asservendo al ruolo di “detox”.


Molti atleti che seguo, aperti e ricettivi a comprendere il valore di queste “golden rules” in tema pianificazione dell'allenamento e del calendario gare – hanno capito e stanno capendo che la soluzione/risposta è quella di “staccare la spina” dalle gare finche la scintilla non torna... la cosa bella è che torna sempre!


Per programmi di allenamento personalizzato potete contattarmi in privato a questo link:

https://facebook.com/mattiabianuccitrainer

IG: mattia.bianucci.trainer


Personal Running Coach e Fitness Trainer

Alessandria, Novi Ligure, Gavi, Tortona, Casale Monferrato, Acqui Terme

https://www.google.com/maps/d/edit?mid=1sLImF3nba2awTNocQHepUYCjacroWIAf&usp=sharing

https://www.google.com/maps/d/editmid=1FMLDlExkL3uPCj2Z_y6FvwAlWyhXzHFP&usp=sharing 


#biocorrendo #biocorrendoclassifiche2021 #biocorrendofoto #biocorrendocalendario2022 #biocorrendofidal #genovadicorsa #atleticanovese

giovedì 12 agosto 2021

COACH Metodo Buteyko Sport - Addestramento Respiratorio (Personal Fitness Trainer Alessandria-Novi Ligure)

 

💊 BUTEYKO SPORT The Oxygen Advantage e il Sistema WIM HOF 🌬 - Riaddestramento Respiratorio



Con la tecnica di trattenuta del respiro controllata (breath hold: inspirazione diaframmatica dal naso / espirazione dal naso / trattenuta per tot secondi) monitoriamo i livelli di saturazione di ossigeno nel sangue - che vogliamo far scendere a circa l'85%, cioè un'ipossia piuttosto importante.
La domanda che spesso cii viene rivolta è questa: qual'è la differenza tra il sistema Wim Hof e The Oxygen Advantage? La differenza è che il primo è un approccio ipossico: bassi livelli di ossigeno (O2) e bassi livelli di anidride carbonica (CO2); mentre il secondo consiste in bassi livelli di ossigeno e alti livelli di concentrazione di anidride carbonica.
Ora, cosa succede quando generiamo bassi livelli di ossigeno e alti livelli di anidride carbonica? Se priviamo i muscoli di ossigeno a breve termine, lo Ione Idrogeno (H+) in arrivo dal muscolo non si ossida, in quanto non c'è ossigeno sufficiente; se si ossida forma acqua - per cui, in carenza di ossigeno, quello ione idrogeno si associa all'acido piruvico che a sua volta forma acido lattico.
Successivamente, l'acido lattico si dissocia in ione idrogeno e lattato; l'anidride carbonica allo stesso tempo aumenta durante la trattenuta controllata del respiro a polmoni vuoti, così da poter ulteriormente alzare i livelli di ione idrogeno e bicarbonato.
Quindi abbiamo uno ione idrogeno dato dai bassi livelli di ossigeno - uno ione idrogeno dato dagli alti livelli di anidride carbonica e così possiamo andare a "disturbare" l'equilibrio acido-base del sangue, stimolando la glicolisi anaerobica che costringe il corpo a migliorare la "capacità tampone" (buffer), probabilmente all'interno del compartimento muscolare.
Per cui, gli ioni idrogeno e la CO2 vengono rilasciati dal muscolo molto piu' lentamente, in modo tale che si verificano enormi adattamenti, attuabili tramite "semplici" tecniche di trattenuta controllata del respiro (ipossia controllata). Nelle prime fasi, questi protocolli possono rappresentare una vera sfida per il corpo, in quanto è possibile "disturbare" l'omeostasi in modo incredibile.
Se compariamo quanto appena illustrato ai protocolli di allenamento HIIT che diversi atleti svolgono per stimolare la glicolisi anaerobica - in termini di livelli di saturazione di ossigeno nel sangue, non c'è assolutamente storia o paragone.
(Testo originale: Patrick McKeown. Adattamento in italiano di Mattia Bianucci Trainer)

sabato 3 luglio 2021

FITNESS PERSONAL COACH Alessandria e Novi Ligure


Varietà in allenamento?
SOLO su The Original #MyOwnWorkoutTV!!!

#YouTubeOriginals #YouTubeItaly #PersonalTraining #FullBodyFitness #CardioFitness #ManubriOldSchool #OldSchoolFitness #Spinning #Bike #MultiSportTraining 

domenica 6 giugno 2021

💊 SISTEMI ENERGETICI E TIPI DI FIBRE MUSCOLARI PER LA RESISTENZA 💊 [Personal Trainer Alessandria - Personal Fitness Coach Novi Ligure]

 



Ci sono due sistemi energetici principali e due tipi distinti di fibre muscolari coinvolti in tutti gli esercizi di resistenza.
Il sistema energetico di gran lunga più importante da allenare per la resistenza è il vasto sistema aerobico di combustione dei grassi. Il tipo di fibra muscolare più associato alla capacità di bruciare i grassi è la fibra muscolare a contrazione lenta di tipo I. La fibra muscolare di tipo I è fatta per continue contrazioni a bassa potenza in presenza di carburante e ossigeno, ed è più rossa delle fibre muscolari a contrazione rapida perché ha molta più mioglobina, che è una variante a base muscolare fissa della stessa emoglobina rossa, proteina ricca di ferro presente nei globuli rossi.
L'emoglobina è la proteina che lega l'ossigeno nei globuli rossi. I muscoli a contrazione lenta hanno meno proteine contrattili (actina e miosina) delle potenti fibre a contrazione rapida, ma molti più mitocondri. I mitocondri sono organelli di dimensioni di un batterio che producono energia negli organi, nelle ghiandole e nei muscoli e che generano energia dal metabolismo aerobico del grasso o del glucosio.
Ci sono due tipi principali di fibre a contrazione rapida di cui dobbiamo preoccuparci nell'atletica, e solo uno di essi è fortemente associato al potenziale di resistenza.
La fibra a contrazione rapida più coinvolta per la resistenza è la fibra muscolare a contrazione rapida di tipo IIA. Questa è la seconda fibra muscolare a contrazione rapida più potente. È la più associata alla contrazione potente dai 20 secondi ai 2 minuti, e per fare questo genera rapidamente potenza dalla scomposizione del glucosio con ossigeno (glicolisi aerobica) o senza (glicolisi anaerobica).
Con l'allenamento aerobico di resistenza, si attivano i geni che permettono la proliferazione dei mitocondri nella fibra muscolare IIA, così come un grande aumento degli enzimi aerobici, in modo che la fibra muscolare IIA acquisisca qualità aerobiche resistenti alla fatica. Si attivano anche i geni che permettono l'angiogenesi, o la crescita di nuovi vasi sanguigni, in tutta la muscolatura di tipo IIA, in modo che molto più ossigeno e carburante possano essere consegnati nel muscolo, e molta più anidride carbonica e prodotti di scarto acidi – riescano ad essere rapidamente rimossi.


giovedì 20 maggio 2021

🎯 Gli effetti di una gara di ultramaratona (308 km) sul metabolismo osseo e sui biomarcatori di danno alla cartilagine 🎯 [Campionato Italiano 100 km su strada Imola, Personal Trainer Alessandria - Novi Ligure - Allenatore Atletica Leggera]







💊 Obiettivo
Valutare i potenziali effetti di un'ultramaratona di 308 km sui biomarcatori dell'osso e della cartilagine.
💊 Metodo
Sono stati raccolti campioni di sangue venoso nel pre-gara, ai 100 km, ai 200 km e ai 308 km. In seguito, sono stati osservati e analizzati i seguenti marcatori del danno alla cartilagine e del metabolismo osseo: osteocalcina (OC), osteoprotegerina (OPG), calcio, fosforo e proteina della matrice oligomerica della cartilagine (COMP).
💊 Risultati
I campioni di sangue sono stati prelevati da 20 corridori maschi in quattro diversi punti di controllo. La COMP sierica è aumentata del 194,1% (130,7% al km 100 e 160,4% al km 200). L'OPG sierica era significativamente aumentata del 158,57% al km 100 e del 114,1% al km 200, rispetto alle misurazioni pre-gara. OC è stato soppresso transitoriamente al km 200. Le concentrazioni di calcio e fosforo nel siero sono diminuite rispetto alle misurazioni pre-gara.
💊 Conclusione
Questo studio ha dimostrato che l'ultramaratona di 308 km ha indotto diversi cambiamenti, tra cui il disaccoppiamento transitorio del metabolismo osseo, l'aumento del riassorbimento osseo, la soppressione della formazione ossea e del turnover osseo e ha avuto un impatto importante sulla struttura della cartilagine.