Mattia Bianucci - Personal Trainer Running - Alessandria,Valenza,Casale, Novi Ligure

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martedì 10 aprile 2018

Le DONNE e la palestra: i 3 errori tipici

Articolo/analisi di approfondimento del collega Dottor Nicola Sacchi per www.nonsolofitness.it
che merita un'attenta lettura! ;)


Uomini e donne non sono uguali, neppure in palestra! Entrambi compiono degli errori nel corso dell'allenamento, ma quali sono quelli comuni tra il gentil sesso? Vediamo i 3 errori che le donne fanno in palestra.

Da tanti anni lavoro in centri fitness e in tutto questo tempo ho potuto constatare che i clienti di sesso femminile svolgono i loro allenamenti trascurando importanti fattori, in tutte le palestre in cui ho avuto modo di lavorare ho sempre visto compiere dalle donne gli stessi errori.

Questi errori si possono riassumere in tre categorie: l'eccesso di attività aerobica, lo scarso impegno negli esercizi di tonificazione e la mancanza di esercizi con pesi liberi utilizzando inoltre carichi appropriati. Con questo breve articolo voglio spiegare perché questi tre fattori incidono negativamente sui risultati e come una ragazza deve impostare un allenamento per renderlo maggiormente efficace.

Ora andiamo ad analizzare i tre errori in modo più dettagliato.

Errore 1: Troppa attività aerobica

Vedo sempre, in tutte le palestre, ragazze che passano ore sullo step o sul tapis roulant, che fanno bagni di sudore, arrivando spappolate a fine allenamento ma che non riescono a perdere i cuscinetti sui fianchi. Eppure sono convinte di fare tutto il necessario per eliminare grasso e cellulite: anche i muri ormai sanno che l'attività aerobica favorisce il consumo dei grassi e migliora la microcircolazione. Però i muri non sanno che l'eccesso può portare al risultato opposto. Queste effetto è dato dalla risposta endocrina all'attività fisica.


Allenamenti troppo lunghi e troppo provanti per il corpo, come sono appunto le ore passate a sudare sullo step favoriscono il rilascio da parte dell'organismo di cortisolo il più grande nemico del dimagrimento. Il cortisolo è il cosiddetto ormone dello stress, in quanto viene secreto dalle ghiandole surrenali in conseguenza di condizioni di stress protratto nel tempo come un allenamento aerobico prolungato.

Il cortisolo è una sorta di segnale per il corpo che indica una situazione di emergenza, di eccessivo affaticamento, è una sorta di freno utilizzato dall'organismo per contenere i danni che questa situazione potrebbe creare in caso di eccessiva durata.

Gli effetti principali di questo ormone sul corpo e sulla forma fisica sono: il rallentamento del metabolismo, l'aumento della ritenzione idrica, il catabolismo della massa muscolare e la stanchezza generale; inoltre ha tutta un'altra serie di effetti negativi che però non ci interessano in questo contesto.

Quindi il cortisolo non solo impedisce al corpo di ridurre i cuscinetti sui fianchi e di dimagrire, ma promuove esattamente l'effetto opposto favorendo l'accumulo dei liquidi, il gonfiore alle gambe e il deposito dei grassi.

Questi sono i classici effetti del cosiddetto "sovrallenamento" ovvero una particolare condizione fisica prodotta dall'eccessiva attività fisica in cui il corpo tende a gonfiarsi, ad avere scarse energie e ad ingrassare. Quando il corpo entra in questa condizione il corpo si sente eccessivamente affaticato, i livelli di cortisolo sono cronicamente elevati e non ci sono miglioramenti estetici anzi è facile che vi sia un peggioramento.

Un allenamento dimagrante efficace deve come prima cosa impedire che il cortisolo si alzi. Per fare ciò l'allenamento non deve essere troppo lungo ed estenuante. Questa regola deve essere rispettata anche nel caso di attività aerobica. Diversi studi hanno evidenziato che il cortisolo inizia a salire dopo 20 minuti di attività fisica e continua a salire in funzione della durata dell'attività, pertanto il lavoro cardiovascolare dovrebbe durare dai 20 ai 40 minuti (non ore come spesso si vede in palestra).

Anche l'intensità di questa attività non deve essere troppo elevata ma è bene mantenerla intorno al 70/80% della frequenza cardiaca massimale che si traduce in un lavoro tale da permettere di parlare con i compagni di allenamento.

Errore 2: Pochi esercizi di tonificazione

La credenza popolare che sollevare i pesi faccia inevitabilmente crescere i muscoli ha generato nelle donne dedite all'attività fisica la fobia collettiva dei muscoloni tipo culturista che si potrebbero sviluppare anche solo guardando le macchine per gli esercizi di tonificazione presenti in ogni palestra. Pertanto il pubblico femminile dei centri fitness considera l'attività di tonificazione un pericolo per la propria linea e si impegna solo marginalmente in tale attività.

Questa convinzione è assolutamente sbagliata. L'attività isotonica (spostare pesi con macchinari e attrezzatura varia) è fondamentale per ottenere un corpo magro e sodo. Il mito dell'eccesiva crescita muscolare è completamente privo di fondamento per 3 ragioni fondamentali:

I muscoli crescono per la presenza degli ormoni maschili che sono ovviamente scarsi nelle donne
Per fare crescere i muscoli occorre un'alimentazione adeguata a tale obbiettivo, ovvero un'alimentazione ipercalorica ed iperproteica, senza l'apporto di parecchie calorie e parecchie proteine il corpo non ha risorse per fare crescere i muscoli
L'allenamento deve essere estremamente pesante dato che il muscolo cresce solo se è obbligato da esercizi che lo portano a spremersi al massimo (questo è uno splendido discorso di fisiologia, ma non essendo questa la sede per approfondirlo prendete come buona questa spiegazione generica)
Basta considerare la dedizione e l'impegno che deve mettere un uomo per sviluppare la massa muscolare (allenamenti, alimentazione, integratori e a volte anche farmaci) come può essere possibile per una donna, che non ha un profilo ormonale favorevole, non cura l'alimentazione in modo specifico e non impegna tutte le proprie forze nel sollevare pesi, sviluppare muscoli enormi semplicemente facendo qualche esercizio di tonificazione? La risposta a questa domanda è che non è assolutamente possibile che sollevando qualche peso una ragazzi si ritrovi i muscoli di un uomo.

Il lavoro di tonificazione è importante per 2 motivi:

1 - Ottenere muscoli sodi
2 - Dimagrire!!!

Un maggior tono muscolare comporta un aumento del metabolismo basale, quindi un maggiore dispendio calorico a riposo ed in qualunque momento della giornata. Se i muscoli sono più tonici il corpo brucia di più.

Per queste ragioni è importante svolgere esercizi di tonificazione due o tre volte la settimana e farlo con impegno, dato che sono la parte più importante dell'allenamento visto il doppio risultato a cui portano.

Una ragazza che inizia a sollevare pesi non si deve preoccupare se dopo i primi allenamenti i jeans stringono un po' di più. Il volume muscolare può aumentare ma questo effetto è molto limitato. Soprattutto all'inizio di un percorso di allenamento con i pesi succede che i muscoli si tonificano facendo aumentare temporaneamente la circonferenza delle cosce, ma ciò è spiegato dal fatto che il processo di tonificazione è più rapido di quello di dimagrimento. Quindi la coscia cresce moderatamente perché il muscolo si sviluppa leggermente ma il tessuto adiposo che c'è sopra e gli eventuali cuscini creati dalla ritenzione idrica non sono ancora stati consumati. Ciò avverrà in modo più lento. Pertanto bisogna avere pazienza ed aspettare che avvenga anche questo secondo processo per ottenere le circonferenze desiderate.

Per una donna che vuole dimagrire o rassodarsi è importante dedicare dai 30 ai 60 minuti dell'allenamento (diciamo il 60/70% dell'allenamento) al lavoro di tonificazione per ottenere muscoli sodi e tenere alto il metabolismo nonché rafforzare ossa, tendini, legamenti e prevenire dolori articolari come il mal di schiena.

Errore 3: Trascurare gli esercizi di base eseguiti con pesi liberi utilizzando carichi appropriati

La vasta gamma di esercizi che si possono fare in palestra si può suddividere in 2 categorie principali: gli esercizi base in cui un unico movimento fa lavorare contemporaneamente un certo numero di muscoli e gli esercizi complementari nei quali invece lavora un singolo muscolo detti anche di isolamento.

La prima categoria è caratterizzata da movimenti che coinvolgono varie articolazioni, per tale motivo diversi muscoli si contraggono per eseguire tale movimento e sono chiamati anche multiarticolari. Un esempio è il piegamento sulle gambe o squat, questo esercizio si sviluppa muovendo le articolazioni di caviglia, ginocchio ed anca e coinvolge i quadricipiti, i glutei, i bicipiti femorali, i lombari, gli adduttori ed altri muscoli minori.

Nella seconda categoria rientrano gli esercizi monoarticolari, così definiti perché coinvolgono una sola articolazione. Un esempio sono le adduzioni (chiusure) delle gambe che si eseguono aprendo e chiudendo l'articolazione coxofemorale (l'anca) e muscolarmente fanno contrarre gli adduttori (interno coscia).

Gli esercizi base si eseguono utilizzando i pesi liberi, mentre esistono un numero infinito di macchinari e di piccoli attrezzi per fare gli esercizi complementari.

Devo aggiungere che gli esercizi base, facendo lavorare diversi muscoli contemporaneamente, sono molto più faticosi dei complementari e questo dovrebbe fare capire che sono anche più efficace nel tonificare il corpo.

Generalmente le donne però preferiscono svolgere esercizi appartenenti alla seconda categoria, perché si eseguono utilizzando comodi macchinari, perché sono appunto meno faticosi e perché ricordano meno il sollevamento pesi ed i muscoloni.

Questo è il terzo grave errore che le ragazze fanno in palestra: non eseguire gli efficacissimi esercizi base come lo squat e gli affondi, ma limitarsi a fare qualche eserciziO di isolamento come gli slanci per i glutei o le adduzioni per l'interno coscia.

I risultati che si ottengono con gli esercizi multiarticolari non sono riproducibili con nessun altro tipo di attività fisica! Solo questi esercizi fanno contrarre e quindi rassodare tutte le fibre di un certo muscolo, inoltre come abbiamo appena detto, con pochi esercizi facciamo lavorare vari muscoli. Questo permette anche di rendere più breve l'allenamento (ricordate il discorso del cortisolo legato alla durata dell'attività?). Un allenamento per stimolare in modo efficace la tonificazione dei muscoli deve essere composto principalmente da esercizi base con carichi considerevoli.

La scelta del peso da utilizzare è un altro fattore importante per un lavoro di successo. Una ragazza deve utilizzare i chilogrammi che solleva come un alleato per dimagrire e definire i muscoli, quindi maggiore è il carico e maggiori saranno i risultati! Ovviamente il peso deve comunque essere tale da consentire una esecuzione corretta dell'esercizio in questione. Non abbiate paura, i muscoli come ho già spiegato non cresceranno, però diventeranno molto più sodi e daranno forma alle curve del corpo. Inoltre favoriranno il dimagrimento: un corpo più muscoloso è come una macchina con una cilindrata più grossa che brucia più benzina (calorie) e che quindi è portato a dimagrire consumando il grasso in eccesso.

Un allenamento per rassodare i muscoli e favorire il dimagrimento deve prevedere esercizi quali squat, affondi, trazioni con lat machine e distensioni su panca piana e sopra le spalle; questi esercizi vanno eseguiti con poche ripetizioni (8/15) e con più peso possibile. In questo modo oltre ad aumentare la forza il corpo femminile svilupperà glutei rotondi e sodi, cosce magre e affusolate, spalle piene e braccia non ballonzolanti!


Riassumendo
Un allenamento non dovrebbe durare più di 60/70 minuti. Deve prevedere esercizi di tonificazione con manubri e bilancieri da svolgere con carichi con cui si sente faticare i muscoli, ed una parte di attività aerobica di non più di 40 minuti (meglio se rimane entro i 30) da fare con una lezione o sulle macchine da cardiofitness. Lavorando in questo modo il corpo dimagrirà ridurra la cellulite ed i muscoli diventeranno più sodi valorizzando maggiormente le curve e la femminilità.

www.nonsolofitness.it

domenica 8 aprile 2018

CORRIPIEMONTE: La quarta tappa di Arona

Buona domenica a tutti carissimi amici!

Rapidissimo FLASH! 😎 #BreakingNews 👈

L'odierna domenica mattina è stata dedicata alla trasferta di Arona con gli amici e compagni dell'Atletica Novese. Quarta tappa di CorriPiemonte per la quale Massimo Giacobbe ci aveva richiesto massimo coinvolgimento e partecipazione, e allora eccomi presente a dar man forte alla compagine bianco-celeste!   

Con la prestazione odierna, Diego Scabbio 
torna a far paura! ✌
E' bello e buona cosa, di tanto in tanto, cambiare un pò aria ed andare a correre in altre zone, in primis per rompere un pò la "monotonia" inevitabile dei consueti tracciati di allenamento, e in secundis perché è interessante, da più punti di vista, confrontarsi con altre realtà.

Location affascinante data la presenza del lago con la sua tipica cornice lacustre a fare da sfondo alle "ostilità atletiche", tuttavia la mia prima impressione, sia a caldo che a freddo, è che si sarebbe potuto fare un pò di più in termini di percorso... in realtà un circuito veloce "bordo lago" di 3,3km da ripetere in loop X 3, sinceramente un pò noiosetto per i miei gusti, ma perfetto per spalancare bene il gas! 👊

Sono super soddisfatto della mia gara, e, non per cantarmela da solo, posso affermare di averla gestita perfettamente come da programma: sciolto e senza forzature, regolare sul passo. Più che sul ritmo me la sono giocata sulla tecnica di corsa, con il giusto "setting posturale" tale da conferirmi un'ottima velocità di crociera. Termino questa prova su strada da 10 km con un bellissimo 36':23''.

Bene, ora vi saluto, vado a farmi una bella e meritata pennica! 😅 

Per tutti gli altri aggiornamenti e ulteriori punti di vista sulla gara con gallerie fotografiche a corredo vi invito a passare dal sito dell'ATLETICA NOVESE

sabato 31 marzo 2018

FInalmente una GARA: Acqui Terme Cross Country

Buon sabato a tutti!

Il  videocommento a caldo dopo due piatti di pasta :D


L'ultima mia partecipazione ad una gara risale, se la memoria non mi inganna, all'11 febbraio scorso, data che coincideva col Cross del Laghetto di Castellazzo Bormida; dopodichè, a causa di persistenti condizioni meteo impietose e balle varie, c'è stata una serie di clamorosi slittamenti.... fino a ieri sera.

Il Cross Fontana d'Orto, di fatto, è stata una delle prime, se non la prima - gara serale di stagione, dal tipico chilometraggio tra i 5 e i 6 km totali, nella fattispecie 5,4, che solitamente mi piace inserire al posto di allenamenti di corto veloce o prove a tempo.. perciò, presa la palla al balzo... Let's Go!

Meeting Point all'impianto polisportivo Mombarone, giungo sul posto con un anticipo piuttosto imbarazzante 👶.. ma una mossa che risulta quasi sempre vincente in ottica "parcheggi disponibili", e anche ieri non è stata un'eccezione. Location pittoresca, con un bel panorama collinare a fare da cornice a questo centro-palestra multisportivo... della serie: varcato l'uscio sei già in campagna 😂, infatti solo una strada si interpone tra il ginnasio e...

...l'ampio campo ondulato, teatro delle "ostilità campestri". La prima parola che mi esce di getto per descrivere il profilo del percorso? Un'ONDA.... dal moto regolare e dolce e con una qualità del fondo erboso davvero buona, a garanzia di un ottimo grip per gli atleti in gara. Gli appoggi risultavano morbidi il giusto, ma senza rischio di andare ad appesantire le cosce e molti tratti permettevano di smaltire alla grande e di potenza le salitine piazzate qua e là nella pancia del circuito. Spettacolari, anzi permettetemi il termine, una vera figata, gli ultimi 800m a rotta di collo costeggiando la strada e giù "gas a martello" fino al tavolo dei giudici!

Per foto, classifiche e altri punti di vista sulla gara
visitate www.atleticanovese.it
Una campestre davvero spassosa e ben equilibrata da Pier Marco Gallo, che ha avuto non poche gatte da pelare nel lavoro di "progettazione e segnaletica" sul campo, considerato il forte vento presente nella giornata di ieri. Nel post gara un pensiero mi è balenato per la testa: come sarebbe stato questo cross, se l'avessimo corso in pieno inverno con tutti i suoi tratti tipici?? Apriti cielo!! 😅  Dal mio punto di vista e gusti personali, e in base anche alle altre campestri disputate (in provincia), dico che sarebbe il miglior cross delle nostre zone, in quanto presenta tutti gli ingredienti necessari: piano, salite, discese, curve varie.... aggiungiamoci qualche ostacolo e la fangazza pesante e avremmo davvero un livello TOP! Dai Pier Marco, prossimo anno a gennaio! 😏

Concludo quarto assoluto e primo nella mia categoria, con tutto ciò che mi serviva sapere sul mio stato di forma attuale e sulla bontà della strada intrapresa. Ora avanti così, cercando di venire sempre più su di condizione 👆. Il post gara? Due bei piattazzi di ottima pasta al sugo di pomodoro non me li ha tolti nessuno! Sembrava di essere già in piena estate, e invece è appena primavera! Che di fatto deve ancora iniziare... Purtroppo, ahimè, ieri mi sono dimenticato a casa la mia porzione di frutta abituale: la banana che chiude tutte le trasferte podistiche; poco male, tipo alle 22:30 ho rimediato con ancora un secondo di insalata mista e macedonia... in stile tarda cena spagnola ✌✌

E per oggi vi saluto, augurandovi una BUONA PASQUA, buoni allenamenti e buone gare. In ogni caso, non esagerate!

A PRESTO! 


lunedì 26 marzo 2018

Coach Livingstone: errori classici e pazze storie di allenamento

Estratto dall'articolo "More crazy training stories" del Coach-Dr. Keith Livingstone
Adattamento in italiano: Mattia Bianucci Trainer

A sinistra il Coach - Dr. Keith Livingstone con
Alastair Leslie, 1980. foto
 http://blog.garymoller.com/
"...A riprova del fatto che non avevo imparato nulla dai miei errori, nel 1984 feci una sessione di intervalli da 800m il giovedi, tre giorni prima di una gara su strada domenicale da 10km. Il mio compagno di allenamenti all'epoca era l'ex campione australiano juniores sui 5000m Jeff Chambers, e insieme ci tiravamo duramente l'un l'altro, con nessuno dei due disposto a mollare un pò il ritmo. Finivamo col correre quattro intervalli da 800m con 800m di recupero in jogging alla media di 2:02, con un'ultima frazione completata in 2:00. Questo non era assolutamente necessario e decisamente troppo veloce per avere una qualche rilevanza in proiezione delle gare invernali a venire, soprattutto al nostro livello di sviluppo e condizione in quel momento. Ad ogni modo, la sessione fu una vera "bomba" ed entrambi ci sentivamo davvero soddisfatti del nostro operato.

La domenica seguente, in una gara sui 10km a Brisbane, ero ancora così pieno di adrenalina che il primo miglio lo corsi in "modalità crociera" in circa 4:20, lasciando un atleta di classe 100m dietro, per poi soccombere ad una morte lenta e inevitabile, concludendo la gara in quinta posizione. Se ci dedichiamo a troppe sessioni corte, intense e tirate, il passo gara reale su distanze come i 10km sembrerà come una passeggiata domenicale, per cui la tentazione in allenamento è quella di uscire e correre ad un passo che pare andar "bene", ma che poi effettivamente risulta insostenibile sulla distanza.

In quell'occasione, corsi un'altra gara la settimana seguente, sempre sui 10km in strada. Questo evento faceva parte di un circuito di gare su strada nazionali, sponsorizzato dalla ditta Budget Rental Car. Avendo appena corso una bruttissima gara, anzi direi imbarazzante, figlia della stupidità e di una cattiva preparazione, per tutta la settimana che portava all'evento, mi concentrai a testa bassa su sessioni di jogging da circa un'ora l'una finché non recuperai forza e un minimo di condizione, in seguito mi spostai a Hobart, Tasmania, per la "gran finale" della serie.

Questa gara era un circuito su strada che si sviluppava attorno ai terreni di Hobart, e il posto somigliava molto alle zone collinari su cui ero abituato a correre in Nuova Zelanda.

C'era una squadra proveniente dall'Istituto dello Sport di Camberra che aveva vinto il suo bel numero di gare consecutive nelle serie. Erano sicuri di poter stendere la nostra squadra piglia tutto di Glenhuntly, anch'essa dedentrice di un bel numero di vittorie in serie a Melbourne, Perth, Sydney e Brisbane.

Le sessioni di intervalli troppo intensi e troppo veloci sugli 800m di cui parlavo ad inizio articolo, combinati con la gara domenicale floscia su strada da 10km e i 5 giorni di jogging rigenerativo, mi consentirono di "portare a casa la giornata" scappandomene via da Gary Briggs (siepista nazionale e campione di corsa campestre) su una frazione di salita, andando a vincere con oltre 30 secondi di vantaggio da Gary e David Forbes. Come ciliegina sulla torta, complessivamente la nostra squadra primeggio nell'intera serie. Mi sentivo così bene e rigenerato dopo un relativo riposo di 5 giorni prima della gara, che quando Gary decise di attaccare con un allungo deciso in salita, partii insieme a lui tenendo duro fino alla fine.

Ad ogni modo, la natura irregolare e incostante di queste performance non era assolutamente necessaria, e con un approccio più intelligente e controllato (e col beneficio del senno di poi) ora posso dire che siamo in possesso di un sistema di allenamento razionale e prevedibile, atto a  condurre gli atleti verso una buona performance in gara, affine alla scuola Lydiard. Non si tratta di scienza missilistica ma semplicemente di non impegnarsi in sessioni di allenamento troppo dure e probanti - troppo in prossimità di gare e di corricchiare facilmente nei quattro, cinque giorni che precedono l'impegno agonistico".




giovedì 22 marzo 2018

La RICETTA giornaliera :D

Buonasera a tutti cari amici e amiche! :D

www.nordicrunningitaly.com
L'aggiornamento di oggi è semplicemente una "registrazione" della mia giornata di allenamento:

Mattino presto:

- Esercizi di mobilità articolare.
- 15' di salto con la corda a ritmo molto blando e rilassato (risveglio muscolare)
- 10' di stretching dinamico generale

Primo pomeriggio:

- 10' esercizi di mobilità articolare.
- 15' di jogging su erba come riscaldamento
- 1500m in pista, prova a tempo (time trial): 4':50''
- 10' di ginnastica isometrica total body
- 15' di remoergometro a ritmo molto blando e rilassato come defaticamento
- 10' di stretching generale

Un'ottima giornata energizzante!

Un saluto a tutti e buoni allenamenti! ✌👋👍👍


lunedì 19 marzo 2018

FARTLEK: La storia delle "SESSIONI A SALSICCIA"

Articolo originale del Coach Keith Livingstone
Traduzione in italiano: Mattia Bianucci Trainer

Recentemente, in Australia, ho sentito diversi runners utilizzare il termine "sessione a salsiccia" senza pensare che io potessi avere la minima comprensione del termine o conoscenza del metodo di allenamento; per questo motivo, forse è ora di raccontare la storia brevemente.

foto http://www.bendbulletin.com
Quando ero un bambinetto negli anni Cinquanta, la formula per il successo era data dal correre ripetute in pista. Bannister, Zatopek, Pirie - tutti i più grandi erano il prodotto di intense ripetute, solitamente sulla distanza di 400 m. Sostenuto dal tedesco Woldemar Gerschler e ai tempi sposato dalla maggioranza dei coach europei e americani, si trattava di un sistema molto germanico - metodico - disciplinato e misurabile.

Dal momento in cui cominciai l'università, un altro approccio stava prendendo piede, traendo origine dall'atmosfera più libera delle foreste di pini in Svezia, ovvero l'idea del fartlek di Gosta Holmer (gioco di velocità) che in breve tempo si diffuse in tutto il mondo, arrivando fino alle colline sabbiose di Portsea, Victoria. L'ideale o l'essenza del fartlek era che la corsa dovesse esprimere la personalità del corridore, e per questo motivo, dalle parole di Holmer stesso, "l'allenamento si sviluppa in base all'individualità propria del runner". Il fartlek, come le ripetute, è un allenamento veloce-lento, ma gli sforzi e i recuperi sono dettati dall'indole dell'atleta e dal tipo di terreno, non da una distanza esattamente misurata da coprire come in pista o da un cronometro.

Le "sessioni a salsiccia" fondono questi due principi opposti. Come studenti, eravamo dediti a sperimentare di tutto, dall'inglese vecchio stile "lepre e segugi" (traduzione letterale di "hare and hounds", gioco su percorso campestre, in cui un gruppo di persone (segugi) seguiva un altro individuo o gruppo (lepri) che lasciavano dietro di sé pezzetti di carta (essenza). Stile di corsa campestre che si sviluppò in Inghilterra agli inizi del 19° secolo da un gioco scolastico chiamato appunto "hare and hounds" o "inseguimento della carta". NdMBT) con finale in progressione, alle ripetute ad alto volume "Zatopekiane" in pista. Cominciammo a spostare l'enfasi sugli intervalli lunghi, X 1 miglio o X 2 miglia, che in quei giorni potevano sembrare una peculiarità tipicamente inglese, con Gordon Pirie come esponente di spicco. Mi ricordo ancora quel giorno del 1961, quando Mike Turner, al culmine della sua lunga carriera internazionale, corse 9 X 1 miglio sulla pista dell'Università di Cambridge, logorando un bel numero di compagni di allenamento proprio come l'insaziabile Imperatrice Romana Messalina aveva fama di aver esaurito i suoi amanti. Personalmente, rinunciai dopo sette.
Una notevole decade di runners internazionali stava per emergere da Cambridge sotto l'ispirazione perspicace ma intransigente di Turner.

Dr. Keith Livingstone
Da questi lunghi intervalli in pista, ci spostammo ai lunghi intervalli fuori pista. Cinque minuti di ripetute sulla strada (solitamente 6 X 5 minuti con 2 minuti di recupero) divennero un'istituzione di Turner - tre all'andata, tre al ritorno, nessun modo per svignarsela. Successivamente, lontano da Cambridge per tre anni, adattai l'idea degli intervalli a tempo ad una varietà di sessioni da 5 minuti o approssimativamente 1 miglio, su e giù per le colline sabbiose e ricoperte di erica molto comuni nel sud-est Surrey, dove ora vivevo. Una volta o due alla settimana mi dedicavo a sedute da 10 X 5 minuti, ciascuna su un terreno differente. Nel frattempo, sui sinuosi campi dai colori sgargianti della contea di Cambridge, Mike conduceva una truppa di runners su un regolare circuito da 10 miglia, suddiviso in sforzi da 2 minuti, con un minuto di camminata come recupero a rotazione. Dato che ciò somigliava in qualche modo ad una lunga sequenza di rigonfiamenti separati da un cordino, l'allenamento divenne noto come la sessione a salsiccia.

Tornai a Cambridge per ricerche nel 1964. Mike, anch'egli impegnato a lavorare sulla sua tesi di dottorato, era ormai un affermato campione a livello internazionale e io ero campione provinciale della contea di Surrey. Desideravamo entrambi fare un sacco di corse tirate in campestre, ma ci impegnavamo in simili sessioni almeno una volta alla settimana conducendo gruppi di studenti più giovani. Perciò le mie serie di miglia campestri e le sue sequenze di sforzi dai 2 ai 5 minuti furono combinati nell'allenamento generale di corsa ad intervalli senza un percorso precisamente stabilito, ma misurato in base al tempo piuttosto che ad un circuito conosciuto. Quanto distante potevamo correre in ogni frazione da 5 minuti era molto dipeso "dall'andazzo" del momento... ma in quel bel pantano fangoso, non è che andassimo molto lontano.

Ancora adesso le chiamiamo sessioni a salsiccia, ma il cordino oggi tende a diventare ingarbugliato dal momento che chi conduce il gruppo spesso esegue delle "virate" per andare a recuperare runners affaticati o che stanno per mollare. Avremmo potuto chiamare queste sessioni "Segui il mio leader" o "Ripetute Campestri". Se all'epoca ci fossero stati i computer, avremmo potuto chiamarle LIOCROW (Long Intervals On Country Run On the Watch - Lunghi Intervalli Su Campestre Corsi Con l'Orologio, NdMBT), oppure FRIGS (Free Ranging Interval Group Sessions - Sessioni Di Gruppo A Intervalli Liberi, NdMBT).

Ma salsicce anticipò il linguaggio dei computer.


I BENEFICI DELLE SALSICCE

MENTALI

* Mantengono e generano interesse: non c'è ripetitività, lo scenario varia in continuazione e con esso le sfide intrinseche.
* Sviluppo di quello che mi piace definire un "attitudine filosofica"; ad esempio imparare ad accettare le colline o il fango come fatti della vita, nessuna afflizione da cui scappare via.
* Insegnano il controllo del passo su tutti i tipi di terreno.
* Insegnano a come transitare da una tipo di fondo all'altro a ritmo gara.
* Insegnano a famigliarizzare con la corsa di gruppo.

FISICI

* Forza generale, in particolare i muscoli delle gambe.
* Muscoli posturali ed equilibrio (propriocettività) da qui la velocità per lunghe sessioni. Velocità di gambe.
* Cuore e sistema cardio respiratorio.
* Abilità di correre bene da affaticati
* Mentali/Fisici

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Buoni allenamenti a tutti! Magari.... a salsiccia! 👈👈

A presto!


domenica 11 marzo 2018

L'ennesima GARA SALTATA... e quindi?

Buona domenica a tutti, cari amici e amiche!


E quindi niente... una volta la neve, poi cause di forza maggiore, fatto sta che i programmi di gara slittano anche per quanto riguarda questo fine settimana, con ben due campestri saltate.... 👶 Sono qui che piango per questo? Assolutamente no! Eh eh eh Spero solo che domenica prossima, visto che in programma c'è la prima tappa di campionato interno Atletica Novese le condizioni climatiche e non, siano dalla mia (e dalla vostra) parte!! 💃💃

A prescindere dal fatto che ieri pomeriggio c'era un clima che ispirava solo una bella pennica, esattamente identico a quello attuale mentre sto scrivendo, al posto del Cross di Valenza, nel tardo pomeriggio ho affrontato una sessione di prova a tempo (time trial) su remoergometro con "attitudine da gara".... in fondo questo piano B dell'ultimo momento doveva in qualche modo sostituire la campestre!

E questo cos'ha comportato? 20 minuti totali alla media di 32 battute al minuto, con punte di 33 verso il finale. Sensazioni: bruciore diffuso, intenso lavoro muscolare.. al limite della soglia.. esattamente quello che mi avrebbe riservato il cross... né più né meno. Per amplificare ulteriormente il lavoro muscolare, in chiusura de tutto mi sono concentrato su due rampe di scale, utilizzando la tecnica di hill bounding, in pratica dei balzi ogni due scalini enfatizzando molto lo stacco di avampiede ad ogni appoggio e l'azione di potenza delle caviglie.

Venendo a stamattina, me ne sono assolutamente fregato della pioggerella fine e continua e, armato di due coppie di bastoni da Nordic (Walking e Running) mi sono presentato in Cittadella, sfortunatamente colma di personaggi coi cani nonostante la pioggia - alcuni dei quali non al guinzaglio e dediti ad infastidire, non poco, il regolare svolgimento dell'attività di quei tre gatti di podisti che eravamo 💣

Nonostante ciò, riesco a concludere 90' di ottima attività fisica su un percorso che presentava tutte le caratteristiche che una campestre dovrebbe avere: pozzanghere, fango, scarsa tenuta, messa alla prova dell'equilibrio, acqua nelle scarpe, slittamenti ecc ecc. Pacchetto completo! 👈

Salutandovi vi presento il menu nel dettaglio:

- 10' stretching dinamico come riscaldamento;

- 1h Nordic Running prendendo tutti i saliscendi, ritmo a sensazione - focus esclusivamente sul rilassamento muscolare e la facilità d'azione.

- 30' Nordic Ski Walking: Tenuta di un ampio range articolare in simulazione di sci di fondo in tecnica classica. Focus esclusivo sul rilassamento muscolare e un'azione sciolta.

- Stretching 15'.

Buona domenica e a presto! ;)

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