Mattia Bianucci | Preparatore atletico e Personal Trainer | Alessandria

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mercoledì 27 giugno 2018

SILVANO D'ORBA - Giro delle Frazioni

Buongiono amici, soprattutto amiche e cari lettori!

In giornata, girovagando nella mia mezz'ora post pranzo dedicata alla piattaforma Facebook (o forse era su Whatsapp?! Boh non ricordo, il caldo mi dà alla testa! Ah ah ah), in un commento ho avuto modo di definire la gara di Silvano d'Orba come un Giro del Morto miniaturizzato 😁 Per quale ragione?

Premetto che il Giro delle Frazioni rientra nella categoria delle "stracciagambe" provinciali... una perla di tracciato per chi, da bravo masochista 💀, dopo una lunga giornata di lavoro - decide, volontariamente, di darsi il colpo di grazia serale!! Ah ah ah 
Si perché sebbene si tratti di una gara da appena 5,3 km, l'atleta se li deve sudare TUTTI e dal primo metro; di fatto, il profilo altimetrico di Silvano d'Orba può essere definito come una V rovesciata, con i primi 2,5 km circa di salita secca su fondo misto con tanto di tornante e i rimanenti principalmente in discesa con solo l'ultima parte in prossimità degli impianti sportivi veramente in piano.

www.runninggenoa.blogspot.com
Qual'è stato il settore più impegnativo di gara? Dal mio punto di vista direi, senza esitazione alcuna l'attacco alla discesa. Sembrerà paradossale ma, data la distanza relativamente corta, l'atleta si trova in condizioni di attaccare con verve e freschezza la salita - che, seppur impegnativa, scorre via liscia. Il problema è che il massimo livello di fatica e produzione di acido lattico con annesso forte senso di bruciore sui quadricipiti lo si avverte sullo scollinamento...

...La gara si fa qui, chi è forte in discesa per spalancare il gas a martello se ne va via ed è sempre in questo settore che bisogna cercare di gestire l'elevatissimo livello di sforzo percepito e respirazione impegnatissima. Ci si cerca di rilassare il più possibile armonizzando il giro di gambe alla pendenza negativa per poi provare a finire forte durante le "manovre di avvicinamento" agli impianti sportivi.

Sacchetto di carta e vino: dopo la gara mi son dato
 alla pazza gioia! :D #GiroDelleFrazioniMadeMyDay
Proprio nei primi metri di discesa perdo due posizioni, gap che mi risulterà difficile colmare.. sebbene non di molto, e termino in settima posizione assoluta col tempo di 19':59''. Come ho già potuto affermare ieri sera nel post gara, (potete vedere il video in 2 parti su My Own Workout) considerato la dieta ad alti carichi chilometrici a cui mi sto sottoponendo nelle ultime tre settimane, che mi imballano un pò le gambe, devo dire che sono soddisfatto. 

Ma alla domanda: "Alti carichi chilometrici incidono sulla velocità"? La mia risposta è SI e qui apro un attimo una parentesi tecnica che può tornare utile anche a voi. I sistemi arobico - anaerobico lattacido - anaerobico alattacido sono molto difficili da coordinare tra loro a prescindere dalla "periodizzazione"- ci si trova costantemente a lavorare su una delicatissima linea di confine, nel periodo dell'anno in cui si gareggia continuando ad allenarsi. Come si può bilanciare al meglio la questione? Rendendo l'allenamento distanza (e gara) specifico il più possibile.. Facile vero? NO! Soprattutto se ci si trova impegnati in campionati o stagioni, come quella estiva in cui ci troviamo  (che presenta almeno 3 appuntamenti a settimana) con continue gare dalle caratteristiche sempre diverse. Bravo è il preparatore in grado di saper "progettare/adattare" all'atleta continue variazioni di microcicili settimanali ad hoc e cuciti sulla gara/e. 

Vedete che la corsa sembra facile... ma il dietro le quinte non lo è affatto 💣💣

Per concludere, il "pacchetto gara" Giro delle Frazioni di Silvano d'Orba mi è proprio piaciuto.. consigliatissimo per tutti coloro che al termine di una calda giornata estiva, sentendosi un pò fiacchi, decidono di darsi una botta di vita! 😅😅  Questo tracciato fa proprio per voi! Notevole anche il "terzo tempo" con ottimo Pasta Party e dolci a corredo. In chiusura ne approfitto per salutare i vincitori della gara e amici Diego Picollo e Silva Dondero entrambi in forze ai Maratoneti Genovesi!

E per ora è tutto!
Per foto, classifiche e altri punti di vista, vi invito a visitare il sito dell'ATLETICA NOVESE

A presto!


domenica 24 giugno 2018

VOGATORE di durata

Buonasera a tutti i mie cari amici e lettori! :)

La domenica giunge quasi al termine e, nonostante siano le 22:31 mentre scrivo, il mio studiolo pare un "forno crematorio", benchè abbia la finestra spalancata.. 💢 Poco male, focalizzo tutte le mie energie sul monitor e sulla scrittura..

Nella settimana appena trascorsa, la decisione di correre più giorni consecutivamente e principalmente su asfalto, soprattutto nella fase centrale, non è che sia stata cosa granché gradita dai miei piedi... anzi, meglio specificare, dai miei calcagni.. che già dalla mattinata di giovedi davano qualche segno di "irrequietezza".

Per esperienza, so bene che devo assecondarli, quando pungono significa che le borse retrocalcaneari vanno lasciate in pace per qualche giorno; questo significa non fare nulla? Assolutamente no, bensì passare ad attività a più basso impatto articolare oppure correre sull'erba - fondo che ho imparato ad amare sempre più, in quanto un vero e proprio balsamo per il sistema muscolo-scheletrico, che consente di protrarre l'attività fisica per molto tempo e in sicurezza.

Per tutte queste ragioni, la sessione lunga domenicale di oggi non ha riguardato né il Running nè il Nordic Running bensì il Vogatore (Remoergometro) approcciato con un 💣mindset💣 da pura endurance. Per chi non lo sapesse o se lo fosse dimenticato - nelle gambe, il vogatore allena gli stessi gruppi muscolari utilizzati nella corsa, ma senza alcun sovraccarico sul sistema muscolo-scheletrico, in quanto durante la pratica siamo seduti su un  bel "sellino mobile"; e, checché se ne possa pensare, il rowing è uno sport prettamente di gambe, dal momento che il 60% della spinta viene esercitata proprio dagli arti inferiori.

"Ok, ci dicevi pura endurance... cioè quanto hai fatto? E a che media?" :)

Dunque, cari, il mio pacchettino di oggi era così composto:

- 10' di Riscaldamento con stretching dinamico ed esercizi di mobilità articolare.

- 10 ' di salto con la corda ad andature da jogging (non provateci perché tanto non siete capaci :D :D) come ulteriore riscaldamento.

- 40' di remoergometro filati. Sul vogatore, questi volumi di esercizio sono veramente un'infinità, ma allenano a rimanere concentrati sul ritmo e sulla monotonia del gesto, esattamente quello che accade quando si fanno uscite di fondo lunghe per la maratona o similari: quindi non solo resistenza organica e muscolare a battere su un ritmo svelto per tanto tempo, ma soprattutto stamina e durezza mentale. 
L'endurance rowing non è facile, in quanto, sebbene lo sforzo medio sia ben gestibile, la resistenza muscolare richiesta su tutto il corpo è veramente notevole. Se non vi siete mai allenati su questa macchina, il primo esempio pratico che mi viene in mente è questo: immaginatevi impegnati alla leg press per 40'... contemporaneamente aggiungeteci anche dei pulley bassi e vi sarete fatti (solo) un'idea.
Con soddisfazione riesco a mantenere una bella media di 26 battute al minuto e una percezione, sulle gambe, non dissimile dall'aver corso un bel collinare "tranquillo" ma con i piedi "a riposo".

- 6 X 2 rampe di scale. Come richiamo della tecnica di corsa e della flessibilità delle caviglie: balzi di due scalini in due scalini staccando forte con piedi. Molto meglio del classico skip normalmente incluso nel salto con la corda, questo esercizio sviluppa una 👽 tremenda 👽 potenza sulle caviglie. Provare per credere (anzi no, non voglio che vi facciate male, è molto meglio che ve lo faccia vedere di persona! :D :D)

- 10' di spinning bike a ritmo blando di defaticamento.

- 10' di stretching generale. (Vedi VLOG sotto)

NOTA: per tutti quei lettori che fossero frequentatori di palestre fornite di vogatori (ne dubito fortemente) e volessero prendere spunto, vi avviso su una cosa importantissima: questa macchina non può e non deve essere "improvvisata" come la corsa - nel senso: non basta sedersi sul sellino come indossare un paio di scarpe ed iniziare a vogare, bensì è necessaria la presenza di un Istruttore Esperto che PRIMA vi mostri la tecnica corretta e l'ABC per cominciare. L'Indoor Rowing è una grandiosa attività completa ma strettamente tecnico/specifica, per cui agite di conseguenza e buon senso per evitare di farvi male. Il termine ad minchiam qui è bandito!! 😃😃

Buona notte e a presto!




mercoledì 20 giugno 2018

G3 Novi Ligure

Ciao a tutti amici e amiche sportive!

Un aggiornamento davvero flash per la Corsa del Quartiere G3 andata in scena iera sera a Novi Ligure.
Presenza "obbligata" in quanto prova di campionato interno, tuttavia con i carichi chilometrici domenicali aumentati nelle ultime due settimane (già in vista di un importante impegno futuro) - durante le mie recenti gare del martedi (esclusa Pozzolo) ho trovato un tantino impegnativo mantenere certe medie con gambe belle cariche 💣, ma è normale che sia così, non ci si può allenare forte e gareggiare forte contemporaneamente... bisogna mantenere un certo equilibrio e scendere a compromessi..

Foto di Luana Cao
Percorso davvero equilibrato ed interessante ma, al contempo, di non facile interpretazione in quanto accessoriato con vari strappettini piazzati qua e là lungo il tracciato dal fondo misto, che si fanno sentire più o meno pesantemente sulle gambe - perciò l'atleta deve fare molta attenzione a dosare lo sforzo e a variare l'assetto di corsa in sintonia col profilo altimetrico, che, sebbene non sia niente di esagerato, in una 6km a cannone può comunque fare la differenza.

Ho corso bene fino al quarto km, poi ho cominciato via via ad appesantirmi come tra l'altro accaduto ad almeno un altro paio di atleti nelle prime dieci posizioni; riesco comunque a concludere la prova in ottava posizione assoluta e secondo nella mia categoria. Come posso definire la mia prestazione? Per le ragioni esposte in apertura mi do un bene ma non benissimo, ben conscio del fatto che sia G3 che StraCastelnovese della settimana scorsa, non sono state gare "preparate" o target (che fa più figo :D), con una settimana di avvicinamento ad hoc. Diversamente, quando il microciclo settimanale è cucito sulla gara, la faccenda cambia, e molto!

Ottimo lavoro dell'Atletica Novese in tutti i contesti organizzativi - noi atleti abbiamo apprezzato molto e ringraziamo. Da evidenziare l'introduzione del deposito borse custodito: durante la settimana ci sono state molte richieste a riguardo, visto gli spiacevoli fatti di Tagliolo avvenuti recentemente e la squadra ha prontamente soddisfatto le richieste dei suoi iscritti.

E per ora è tutto!

Visitate ATLETICA NOVESE per ulteriori punti di vista sulla gara, classifiche e gallerie fotografiche!

A presto!




lunedì 18 giugno 2018

E' possibile fare a meno di una BISTECCA per praticare sport?

Ciao a tutti!

Se è possibile fare a meno di una bistecca? Per rispondere a questa domandona non è assolutamente mia intenzione scomodare alcun "tecnicismo nutrizionale" , non ne avrei comunque le competenze necessarie, ma vi dico solo che sono vegetariano dall'età di 15 anni e in questo lasso di tempo un bel pò di attività motoria l'ho praticata con grande soddisfazione personale, e fisicamente non sono di certo smilzo o con carenze.

Ho sempre mangiato unicamente dei grilletti di insalata per giungere a certi risultati? No di certo! E con questo voglio "disintegrare" 💣 definitivamente una noiosa nozione stereotipicamente comune nell'immaginario collettivo, che vuole il vegetariano/vegano smunto, sfigato e fisicamente deperito; ben lungi dall'assere così..

Ora, questo breve articolo non ha come obbiettivo quello di martellarvi su un certo tipo di ideologia piuttosto che un'altra, o spaventarvi con sinistre immagini di animali trucidati miseramente nei mattatoi (sebbene sia un FATTO su cui bisogna prendere coscienza!); uno stile insistente proprio a diversi gruppi di vegani un tantino "fondamentalisti", che non approvo nel modo più assoluto.

Non bisogna forzare nessuno a fare proprio niente credendosi "migliori", bensì è molto più importante instillare nelle persone quella scintilla necessaria a far loro riflettere (tutti i cambiamenti avvengono in primo luogo interiormente, dopo un lungo processo di elaborazione). Per questo motivo sono necessari molto garbo, gentilezza, metodo ma soprattutto l'inclinazione ad "educare" con l'Esempio Personale che è sinonimo di credibilità.

Spostandoci invece sul tema "cosa e come si nutre un atleta vegetariano", diciamo che questo esula un tantino dal mio campo, non essendo io un dietologo né tanto meno un biologo nutrizionista. Quello che però posso dirvi è che in una dieta VEG non manca proprio nulla e, proprio come nell'allenamento, anche una buona dieta vegetariana va minuziosamente programmata ed equilibrata tra i vari nutrienti anche in base al periodo specifico di programmazione dell'allenamento. Le possibilità sono molteplici, ma, ancora una volta, il mio consiglio è quello di evitare il fai da te su internet; rivolgetevi, piuttosto, ad un buon biologo nutrizionista che saprà consigliarvi al meglio.
Non è detto che prima o poi non dedichi un post interamente a questo tema.

Prima di lasciarvi... recentemente un articolo andato in onda sul TG5 ha diffuso la notizia secondo la quale, nel 2017, più di un milione di vegetariani/vegani sono tornati a magiare bistecche. Sarà davvero così? NO non è così! In quanto negli ultimi anni, non solo in Italia ma nel mondo, la gente sta fortunatamente acquisendo maggior consapevolezza sul tema... Questo infastidisce qualcuno? Certo che SI!

Salutandovi, vi lascio con un link di approfondimento che spero instilli in voi un briciolo di curiosità.
La conoscenza è luce... :) 

Nuovo studio scientifico conferma che una dieta 100% vegetale è il modo più potente per ridurre il nostro impatto sul pianeta


A presto!

mercoledì 6 giugno 2018

StraPozzolo 2018

Buonasera a tutti, cari lettori e compagni di corse!

In memoria di Dick Quax

Parlando della StraPozzolo, solo una parola mi sorge spontanea: divertimento! Si perché questa gara ricorda una "montagna russa" con le sue curve e contro curve, stop e ripartenze repentine... ettolitri ed ettolitri di acido lattico a getto libero nel flusso ematico! Ah ah ah! Ma parla come mangi!!! 👶

Foto da www.atleticanovese.it
Prova di campionato sociale - perciò era importantissimo esserci, e infatti la squadra ha risposto con una presenza massiccia composta da 57 atleti al via, un gran bel numero che dà prova di gran compattezza della compagine novese, quest'anno particolarmente evidente sia negli impegni di campionato interno che di CorriPiemonte.

A la carte 6,3 km, ma quando faccio riscaldamento e defaticamento con Ilaria, il chilometraggio complessivo, gara inclusa, può arrivare anche a 12-13 km in estrema scioltezza 💣💣 e anche ieri non abbiamo fatto assolutamente eccezione! Perciò queste "serali" assumono molto il sapore di "medio variato".. Non è la prima volta che capita, e non sarà nemmeno l'ultima... 😁😁

Tutto questo riscaldamento è stato assai propedeutico, tanto da permettermi una partenza a fionda,  e la tenuta di un ritmo medio, per l'intera gara, sui 3':20-25''/km. Nessuno strappo, passo regolare fino al terzo km, poi in costante e ponderata progressione nella seconda metà di gara - senza spingere, bensì lavorando su inclinazione ed ampiezza di falcata. 

Proprio per la sua natura nervosa, da trainer dico che la StraPozzolo la si alleni al meglio con "sessioni chiave" di sausages fartlek, i famigerati fartlek a salsiccia già menzionati in questa sede un pò di tempo fa, e che se siete stati attenti sicuramente ricorderete... vi dico solo che non è una cosa che si mangia :D In caso contrario non esitate a scrivermi! Sarò ben lieto di soddisfare le vostre curiosità atletiche! ✌✌
Appunto questa tipologia di fartlek, unica nel suo genere e per veri appassionati, è stato il piatto forte che mi sono cuccato nella mattinata di sabato... il quale, combinato all'intensiva seduta domenicale di Nordic Running ha prodotto ottimi risultati.

Particolare soddisfazione mi ha dato l'ultimo chilometro di gara.. attimi in cui, gas a martello, dopo l'uscita dal "sottopasso" con insidiosissime gradinate in dotazione di serie 💢, sono stato in grado di gestire molto bene la fatica e di allungare in modo decisivo, o come direbbe il Coach Keith Livingstone "to kick", consolidando la terza posizione assoluta sull'ultimo impegnativo cavalcavia. 

In conclusione che dire? Una "Stra" davvero spassosa da correre, l'hashtag per discrivere e racchiudere l'essenza della gara potrebbe benissimo essere #MaiUnaNoia!  Eh eh eh Perciò StraPozzolo, Stra-consigliata per l'edizione 2019! 

Per tutte gli altri contributi sulla StraPozzolo visitate il sito dell'ATLETICA NOVESE! A presto! 




venerdì 1 giugno 2018

Quanti minuti si possono digerire su una MACCHINA CARDIO FITNESS?

Ciao a tutti!

Fresco fresco, si fa per dire 😄, da una seduta sul remoergometro da 40 minuti (un'infinità) - la riflessione che mi sorge spontanea è esattamente la stessa che dà il titolo all'articolo.
Nella dimensione indoor bisogna entrarci con in testa una pianificazione assai mirata e funzionale, e dicendo questo faccio certamente riferimento, in termini generici, al potenziamento invernale e a tutte le circostanze in cui abbiamo condizioni climatiche impegnative. Oppure ancora, per me che pratico un tipo di Multisport alquanto particolare che si serve del vogatore come pietra angolare/attività a basso impatto salva articolazioni.

In tutti gli altri casi, ove e quando possibile - soprattutto in primavera estate, è decisamente meglio cercare di trascorrere il maggior tempo a disposizione per allenarsi, possibilmente  in esterna, anzi, OUTDOOR! Yeah! :) Tuttavia esiste un altro "setting mentale" con cui approcciarsi alle macchine cardio, e ora rientro subito sul binario discorsivo, visto che stavo palesemente divagando! :D

E' innegabile che fare "movimento da fermi", quint'essenza dell'ossimoro, alla lunga possa diventare noioso - si percepisce proprio la "monotonia del gesto" ripetuto all'infinito; ora riflettete: non sono forse le stesse condizioni che un atleta si trova ad affrontare durante una maratona o qualsiasi ultra-distanza? Risposta: si proprio così! 👏👏

Perciò allenarsi sulle macchine cardio oltre i 40 minuti trovo che sia un gran lavoro di resistenza mentale, che richiede un mind setting alla stregua della meditazione... lo stesso che chiunque abbia corso una maratona o simili ha (forse) sperimentato.
Su un tappeto, spinning bike, remoergometro, l'unica cosa che si può fare per alti volumi d'esercizio è quella di "chiudersi in sé stessi" e procedere coi "paraocchi", concentrati su un attento e misurato dosaggio delle energie e auto-ascolto. E proprio in riferimento all'alto volume della sessione, abbiamo tutto il tempo necessario per focalizzarci su vari aspetti quali: assetto posturale, tecnica corretta, rilassamento muscolare, respirazione e via dicendo, anzi no... e quant'altro! Dovevo riempire uno spazio! 👶

Ma alla fine, quanti minuti si possono digerire su una macchina cardio? 
Una risposta definitiva ovviamente non esiste, il parametro è totalmente individuale; dal mio punto di vista, però, trovo che siano soprattutto quegli atleti molto forti mentalmente e con una grandissima capacità di concentrazione a riuscire a spingersi verso minutaggi davvero molto corposi... da fermi!! :D Stamina mentale appunto!

E voi fin dove vi siete spinti su una macchina cardio??

A presto!!! 

domenica 27 maggio 2018

Il GIRO DEI MOCCHI di Vignole Borbera: L'ANALISI

Buona domenica amici e amiche sportivi!

Foto da www.atleticanovese.it
Gran fermento agonistico in casa Atletica Novese nelle ultime due settimane! In rapida sequenza cronologica i passaggi sono stati: - StraNovi - Giro del Tanaro di Alba (CorriPiemonte) - Giro dei Mocchi (Prova di campionato interno). Ciascuna di queste gare con peculiarità proprie differenti dalle altre, a partire dalla tipologia di fondo ed estensione chilometrica; l'abilità, da parte dell'atleta impegnato in questi impegni ravvicinati (quindi un vero e proprio campionato) sta nell'essere in grado di modificare oculatamente il microciclo settimanale di allenamento tramite i giusti "settaggi" in linea con le caratteristiche della gara domenicale, e non è cosa affatto facile.

Chiusa questa parentesi "tecnica", oggi, dopo una bella sequenza di "piattoni", siamo tornati a gareggiare su percorso misto ondulato... e che percorso! Senza tanti fronzoli affermo subito, come ho già avuto modo di scrivere in un commento su Facebook, che il Giro dei Mocchi si è dimostrato un evento da 10 e lode per l'alta qualità del "format" proposto. A disposizione degli atleti ci sono stati:

- Docce.

- Deposito Borse. E su questo punto è bene soffermarsi in quanto, dal mio punto di vista, tutte le gare dovrebbero allinearsi a questo standard ed imitare sia il Giro dei Mocchi che la 10 km della Fraschetta. Gli atleti possono correre col "cuore in pace" sapendo che i loro oggetti personali sono custoditi, evitando così spiacevoli sorprese post gara di rientro alle macchine.. come capitato nel recente passato.

- Segnaletica e Presidio del percorso: mi è capitato in pochissime altre occasioni di vedere un tracciato così ben presidiato e segnalato ad ogni svolta... per la serie "impossibile sbagliare strada".

- Rifornimenti idrici: correndo non le ho contate, ma le "stazioni di rifornimento" messe a disposizioe sul percorso sono state molte, e tutte piazzate nei punti giusti, o, se vogliamo, stretegici. Anche qui il Giro dei Mocchi fa scuola e molte altre gare dovrebbero prendere come esempio. Ci avviciniamo all'estate e col caldo gareggiare diventa molto più impegnativo - avere quindi frequenti rifornimenti d'acqua da bere o rovesciarsi in testa e su tutto il corpo diventa fondamentale e quasi un supporto tattico per l'atleta. Personalmente ho apprezzato tantissimo questa premura organizzativa che mi è stata molto d'aiuto e ringrazio vivamente. Questo dovrebbe diventare uno standard qualitativo costante nelle gare.

- Speaker e Musica: chi nei propri eventi introduce questi elementi, dal mio punto di vista di "divoratore di musica" si distingue dalla "concorrenza" al 100%. Lo vedo anche un pò come segno di "svecchiamento" dagli "usuali" meccanismi che precedono le gare. Oggi lo speaker di turno è stato Fausto BIO CORRENDO De Andrea, che col microfono in mano ha saputo destreggiarsi molto bene e tenere animata l'atmosfera! Ne approfitto per ringraziarlo delle ripetute menzioni al sottoscritto e a questo sito. Visitate il suo portale cliccando sul link. Anche questo dovrebbe diventare uno standard qualitativo costante nelle gare.

- And last but not least Il ristoro finale: l'evento, su dispositivo e lancio, si faceva forte di questo rigoglioso ristoro finale. E la promessa è stata mantenuta! Oltre ai litri e litri di bottigliette d'acqua messe a disposizione, al banco ci è stato messo a disposizione qualsiasi tipo di leccornia: dai biscotti variegati alle banane essenziali, passando per formaggi, fragole, focaccine, angurie, meloni e altra miscellanea varia... e il quantitativo non lo definirei solo abbondante... parlerei proprio di quantità industriali! Tutti soddisfatti e sazi! :D :D

Nel trattare la gara vera e propria farò un rapido excursus:
10,7 km di sviluppo per un tracciato che non avevo mai corso prima. Cosa faccio per studiarmi la gara se non l'ho mai corsa? Vado sul sito Genova di Corsa di Paolo Pelloni (che vi consiglio vivamente di visitare) il quale ci fa il grande dono di una sezione GPX davvero ben nutrita, con molte gare dei nostri circuiti. E poi studio su questi grafici altimetrici:

Partendo proprio da questo, risulta evidente che la gara sia praticamente suddivisa in due parti, in cui abbiamo il settore dai 2,5 fino ai 5,5 km circa di ascesa più impegnativa, soprattutto il primo attacco su asfalto, per poi proseguire con una seconda parte, sempre su fondo misto ma più scorrevole.

Il settore centrale rappresenta il bosco con passaggi abbastanza ostici e fangosi in single track e la chiave della gara stava proprio a gestirsi bene questa fase, distribuendo bene le energie. Immaginatevi ora di correre dentro il bosco, ombra totale, un'oasi di temporanea frescura.... che figata!! 
A dispetto di quel picco che ricorda il Monviso a metà grafico, quella particolare fase è stata caratterizzata da ondulazioni continue, più a salire che a scendere ma comunque niente di assolutamente insormontabile, anzi, direi tutto molto equilibrato. Il percorso è stato non solo "disegnato", ma anche testato da un gruppo di runners... che evidentemente sa il fatto suo!

Bosco ha significato anche anima trail del Giro dei Mocchi; qui infatti gli atleti forniti di "gomme da sterrato" se ne andavano via, eccome se se ne andavano via! Io, con scarpe ben ammortizzate da strada faticavo a tenere il passo, soprattutto su discesa resa tecnica dalla presenza del fango scivoloso. In questo frangente ho perso ben tre posizioni! MA....

...Entriamo nell'ultimo settore di gara, ultimi km di semplice ondulato misto, ma con prevalenza di asfalto - per me questo ha significato una sola cosa: gas a martello! Ampie falcate!! :D Superata la fase ostica di mancanza di aderenza boschiva, lungo i tre km conclusivi di gara, non solo sono andato a colmare il gap delle posizioni perse in precedenza, ma sono anche riuscito a costruirmi un bel margine rispetto ai trailers inseguitori e in chiara difficoltà senza le scarpe da strada, o proprio per il fatto di correre su strada.. come confidatomi da uno di loro in corsa. Approfittando di questa situazione ribaltata, sono fuggito dritto al traguardo! :D

Chiudo la mia prova in sesta posizione assoluta e secondo di categoria col tempo di 41':25'', completamente soddisfatto sia per il buon lavoro di avvicinamento fatto in settimana, sia per la gara.
Vincono la corsa Diego Picollo e l'amica Ilaria Bergaglio che saluto entrambi! 👋

Bene, penso di aver trattato in modo esauriente tutti i punti essenziali di questa bellissima gara. Oltre al già menzionato BIO CORRENDO, vi invito a visitare il sito dell'ATLETICA NOVESE per ulteriori contributi da Vignole Borbera, foto e classifiche.

Ciao e alla prossima!