(la mia amica Irene, via Facebook, mi ha lanciato una sfida interessante: 30 push up al giorno, ovvero i piegamenti a corpo libero, per 30 giorni, quindi per tutto il mese di aprile. Carissima, ecco la prova fotografica che io oggi ho eseguito, ho dato! eh eh eh)
Ebbene dopo anni, anzi direi proprio secoli in cui non mi accingevo più ad eseguire prove ripetute di corsa, oggi, proprio per variare il programma e testare la mia condizione di forma data da un periodo non di sola corsa ma di multisport training, sono tornato ad inserire questa tipologia di corsa meccanica in allenamento.
Premesso che ho sempre considerato questa metodica di allenamento come l'ammazza corsa, che difficilmente permette di far esperire al praticante un contenuto emozionale dato dal muoversi liberamente all'aria aperta, possibilmente in natura. Molti che si ostinano ad utilizzare questo sistema, oltre che a condsiderarlo "essenziale" al fine di migliorarsi, lo descrivono quasi solamente come fatica fisica e mentale già solo all'idea di dover correre le ripetute ancora prima di cominciare.
Io sono convinto che ci si debba allenare all'80% per stare bene nella vita quotidiana e al 40% per migliorare se stessi e i propri limiti fisici (o vedi anche obiettivi agonistici). Sentire gente affermare "stasera devo allenarmi" non mi piace, uno "vuole allenarsi di sua scelta, perchè ciò lo appaga e lo fa sentire bene", sembra quasi che si esca dal lavoro per cominciare un altro lavoro.... quello delle prove ripetute... in questa gabbia mentale ci sono finiti in molti, sfiancandosi e finendo pieni di infortuni..
Perchè intanto poi nelle gare su strada, pochi, tra la miriade di amatori che si tirano il collo nei 5x1000 a 3':25'' riescono a tenere un ipotetico ritmo gara inferiore ai 3':45'' al km, ragione per cui sostengo che in parecchi utilizzino male o in modo inverosimile questa metodica allenante..
Come allenamento alla qualità per le varie gare a cui ho partecipato negli ultimi anni, ho sempre utilizzato le tre forme di fartlek in base alla distanza che andavo ad allenare, quindi corto - medio e lungo e poi il corto veloce; facendo ciò mi sono sempre, puntualmente, piazzato davanti ad atleti preparati e sfiancati a suon di prove ripetute su strada o su pista, corse a ritmi irragionevoli.
E questo mi ha fatto riflettere...
Fatto questo preambolo, che è poi il mio punto di vista, ecco come sono andate le mie prove:
3 x 1600m, recupero attivo con corsa lenta 30'':
1^: 6':20''
2^: 6':21''
3^: 6':27''
Ho avuto costantemente vento contro per tutto il tratto in rettilineo da 1km, il che, nell'ultima prova mi ha rallentato molto. Ho corso a mente libera, godendomi il ritmo brillante. Sono riuscito a mantenere, nonostante l'attrito dell'aria, un'azione sciolta che mi soddisfa anche come ritmo.
Rientrato a casa, ho ancora eseguito esercizi isometrici da 8'' per parte su tutto il corpo e tra poco mi dedichero allo stretching prima di andare a dormire.
Alla prossima! ;)