**La DOMANDA che mi giunge dal web:
“Sono una maratoneta di 41 anni e
talvolta, per esigenze di tempo e famiglia, mi trovo costretta a
“spezzare” il lungo originariamente programmato da 2 ore in due
sessioni da 1 ora ciascuna. Secondo te, va bene fare così a livello
di benefici allenanti? Ottengo più o meno lo stesso risultato?”
M.
**La RISPOSTA:
"L'esercizio continuativo e prolungato è
necessario al fine di sviluppare nuovi capillari (capillarizzazione),
perciò due blocchi separati di allenamento da 1 ora, (integrando e
riposando nel mentre) non possono neanche lontanamente risultare
efficaci quanto un lungo intero da 2 ore.
Questo è spesso un discorso tirato in
ballo da quei runners amanti della Corsa Lunga Lenta (CLL) a favore
del loro particolare approccio a questo tipo di uscita; ad ogni modo,
mentre se da una parte è vero che alla lunga otterranno benefici
correndo per diverse ore ad un passo lento, dall'altra non
raggiungeranno i migliori risultati. Un maggior sviluppo del sistema
cardiocircolatorio è ottenuto con una più alta “pressione
aerobica” di esercizio, rispetto a quella che normalmente si
riscontra nelle CLL.
Per ottenere risultati superiori in
queste uscite (che appunto vanno interpretate come blocchi unici di
allenamento da minimo 90') bisogna ambire ad un livello di lavoro dal
70 al 100% (Karvonen) del miglior sforzo aerobico, il che non
significa quindi “fare jogging” o “tapasciare”. Riassumendo,
gli atleti – sottoponendosi a ragionevoli protocolli di allenamento
aerobico ogni giorno, stimolano il metabolismo dei loro corpi a
fornire sangue via via sempre più ricco di ossigeno (ossigenazione),
sviluppando così:
Un miglior assorbimento e
trasporto di ossigeno ai muscoli.
Una più rapida circolazione
sanguigna dal cuore attraverso le arterie, arteriole, capillari e
vene verso i polmoni e i muscoli, e di nuovo indietro verso il
cuore.
Una più efficiente ventilazione
polmonare e capillarizzazione, così come un miglior utilizzo
dell'ossigeno nei muscoli.
Più velocemente il cuore riesce a
pompare sangue attraverso il corpo, migliori saranno le performance
atletiche. E questo è possibile ottenerlo solo tramite SINGOLE
USCITE sufficientemente lunghe e intense atte a sviluppare la dovuta
“Stamina” per sostenere l'intero percorso di condizionamento
atletico."
**Mattia Bianucci - Personal Trainer ONLINE**- Alessandria e Novi Ligure